Messaggio originariamente postato da Bruno_Jtd
Caro Giuseppe/Sintoflon
ti ringrazio x la risposta, precisa ed esauriente, almeno in alcuni punti..capisco benissimo come il teflon possa sostituirsi all'olio in accoppiamenti sottoposti ad attrito radente, ma come si comporta dove all'attrito dei metalli si sostituisce quello volvente dell'olio?
Precisamente, in corrispondenza delle bronzine, si crea una specie di "camera" in cui l'olio non forma semplicemente un velo, ma crea un certo spessore, che non potrà mai essere colmato, in quanto di vitale importanza x il motore stesso, e sicuramente al di fuori del potere riempitivo del teflon.
Capisco che il vostro prodotto contrasta gli effetti di eventuali sfregamenti, ma queste zone, in prolungata assenza di lubrificazione, sono sottoposte anche a martellamento, che prima o poi determina la deformazione o la rottura dei metalli, anche se ancora a temperature distanti da quella di fusione..è questo il mio dubbio maggiore riguardo ai vostri test, anche se qualche perplessità me la lasciano anche la parte alta del cilindro e la prima fascia, a contatto con prodotti di combustione non proprio "gentili", in cui il rivestimento protettivo potrebbe nonavere vita facile.
Scusate se rompo le scatole, ma certi argomenti preferisco chiarirli fino in fondo. Thanks.
Caro Giuseppe/Sintoflon
ti ringrazio x la risposta, precisa ed esauriente, almeno in alcuni punti..capisco benissimo come il teflon possa sostituirsi all'olio in accoppiamenti sottoposti ad attrito radente, ma come si comporta dove all'attrito dei metalli si sostituisce quello volvente dell'olio?
Precisamente, in corrispondenza delle bronzine, si crea una specie di "camera" in cui l'olio non forma semplicemente un velo, ma crea un certo spessore, che non potrà mai essere colmato, in quanto di vitale importanza x il motore stesso, e sicuramente al di fuori del potere riempitivo del teflon.
Capisco che il vostro prodotto contrasta gli effetti di eventuali sfregamenti, ma queste zone, in prolungata assenza di lubrificazione, sono sottoposte anche a martellamento, che prima o poi determina la deformazione o la rottura dei metalli, anche se ancora a temperature distanti da quella di fusione..è questo il mio dubbio maggiore riguardo ai vostri test, anche se qualche perplessità me la lasciano anche la parte alta del cilindro e la prima fascia, a contatto con prodotti di combustione non proprio "gentili", in cui il rivestimento protettivo potrebbe nonavere vita facile.
Scusate se rompo le scatole, ma certi argomenti preferisco chiarirli fino in fondo. Thanks.
è ovvio che i rivestimenti di teflon non sono fatti per sostituire l'olio e che il funzionamento di motori anche ben trattati non è ottimale, ma per dimostrare oltre ogni dubbio l'effettivo effetto protettivo di tali teflonature la prova estrema e certa è proprio quella di far girare senza olio un motore.
Il teflon ha ottiam resistenza sia agli attriti radenti che volventi: un motore trattato e che giri senz'olio lo si sente più rumoroso, è ovvio ma il maggior potere lubrificante del ptfe rispetto agli olii normali sopperisce a questa carenza, almeno fino ad un certo limite.
Noi qui in ditta abbiamo sempre pronto un motore (sempre lo stesso da anni) a far sentire a chi voglia o nelle fiere nelle quali gira senz'olio..rumoroso sì, ma nessun danno.
Ricordo infatti che la vera applicazione dei prodotti al ptfe è di aiutare e completare la lubrificazione dell'olio ed in quelle condizioni i vantaggi sono sensibili. Se uno non si ferma al solo aumento di potenza o coppia può apprezzare tutti i miglioramenti, silenziosità, vibrazioni, rendimento globale, consumi, e soprattutto la durata.
ciao
Nicola
Sintoflon
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