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    Ma non c'è nessuno appassionato di TVR su questo forum?

    Mi sono sempre piaciute... dalla Griffith alla pazzesca Sagaris

    Beati i possessori di cotanti mezzi

  • #2
    Re: Tvr

    La TVR nasce nel finire degli anni 50, dalla capacita’ imprenditoriale ma soprattutto grande passione di Trevor ( TVR) Wilkinson, in una Inghilterra, epicentro mondiale dell’automobilismo sportivo, fatta di tanti piccoli costruttori artigianali ma dotati di grandi capacita’ tecniche ed inventive, come la Lotus di Chapman, la Marcos di Marsh, la Ginetta dei fratelli Walklett.

    Dopo i primi successi di vendita e nelle competizioni del primo modello chiaramente ispirato alla Seven di Chapman, Wilkinson decide di caratterizzare nel tempo le proprie auto dotandole di una vera carrozzeria GT e di motorizzazioni piu’ generose nella cilindrata e nella cavalleria. Nacquero cosi’ vetture apprezzate come la Tuscan, la Vixen, la Grantura, piccole, compatti agili e straordinariamente veloci oltre che molto belle nelle linee inovative per il periodo.

    Il punto massimo di notorieta’ si raggiunse quando l’importatore americano Griffith decise di installare un 289 cu V8 Ford da 400cv nell’esile corpicino di una Tuscan 1800cc, ripetendo il fortunato esperimento di Shelby quando trapianto’ sulla AC COBRA un motore V8 americano, anzi il medesimo 289cu, allargando le carreggiate e creando un mostro quasi imbattibile su pista che vinse tutto quello che c’era da vincere.

    Vede cosi’ la luce la GRIFFITH, prima TVR V8 della storia e simbolo nelle gare degli anni 60, quando raggiunse notevoli risultati nei ricchi Stati Uniti, amanti di potenze stratosferiche e cubature esagerate ma affascinati dalle linee delle vetture europee e dalla loro leggerezza.
    La GRIFFITH pesava solo 900kg, e possiamo solo immaginare cosa rappresentassero in un panorama automobilistico dove le sportive più leggere pesavano almeno 1200kg.

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    • #3
      Re: Tvr

      Dai fortunati e prolifici anni 60, si rotola lentamente ai poco redditizi anni 70, fatti di crisi del mercato statunitense e della poca inventiva dei tecnici TVR e forse anche della stanchezza del proprietario. Si passa cosi’ dal trascinamento dei vecchi modelli riaggiornati ad una serie di auto denominate WEDGES che rompeva del tutto con i classici stilemi TVR e cercava di proiettare il marchio in una dimensione piu’ moderna, dominata da linee tese e sempre piu’ a cuneo.

      Le nuove TVR assomigliavano pero’ troppo alla sfortunata Triumph TR7 e sebbene fossero piu’ curate, con molti piu’ cavalli ed esclusive, non raggiunsero mai picchi di vendite interessanti per lo sviluppo del marchio. Insomma, la crisi di domanda americana, l’assenza dalle competizioni e la mancanza di idee valide avevano ormai rilegato il marchio TVR a commercializzare le sue poche sportive all’interno della sola Inghilterra, tutte guida a destra e solamente ad un ristretto numero di “fanatici” appassionati storici.

      Tra questi pochi fanatici che hanno permesso in quegli anni alla TVR di sopravvivere si nascondeva un magnate della chimica che viveva nello Yorkshire, un tale Mr. Peter Wheeler, cosi’ fanatico che vedendo la TVR cadere sempre piu’ in basso decise a meta’ anni 80 di avanzare una offerta di acquisto. Le trattative andarono in porto e Mr. Wheeler prese subito possesso del suo nuovo giocattolo: “Perche’ comprare un auto quando puoi comprare tutta la fabbrica e farti i modelli che vuoi?”

      Non c’e` che dire Mr. Wheeler aveva le idee molto chiare, idee di un appassionato entusiasta con una buona dose di soldi da investire, il che non guasta ma. Il primo passo fu di motorizzare tutte le TVR wedges con il V8 di origine Rover: insomma se immediatamente non si poteva porre rimedio alle forme, che almeno le TVR fossero fra le piu’ prestazionali del pianeta. La SEAC ad esempio nel periodo in cui esisteva la Ferrari 348, si permetteva il lusso di impiegare solo 4,2 secondi per arrivare a 100km/h e solo 10 per i 160km/h e contro i 5,7 e 13 della 348.

      Ma non poteva durare. Nel 1989 la TVR presento’ finalmente il nuovo progetto Tuscan Race. Il ritorno di un nome mitico, su un auto completamente inedita, realizzata per il futuro campionato monomarca che oggi a distanza di 15 anni e’ ancora tra i piu’ spettacolari del Regno Unito. La Tuscan Race non era stata creata solo per il campionato, ma soprattutto come laboratorio di sviluppo delle nuove e future TVR che Wheeler aveva gia’ in mente.

      Il telaio era tutto nuovo e di una rigidita’ mai vista fino ad allora, i motori erano i V8 di origine Rover pesantemente elaborati capaci di arrivare ad oltre 500cv, mentre il peso era ridotto a soli 850kg, e la linea era da puro roadster britanico, con sperfici cure e molto muscolose.
      Insomma la TUSCAN Race aveva fatto breccia tra tutti gli appassionati inglesi, per tutte le sue enormi qualita’, peccato che pero’ non si potesse acquistare per guidarla in strada.

      Le numerose richieste di una versione stradale portarono Wheeler a presentare nel 1990, quella che e’ riconosciuta come la vera pietra migliare della TVR moderna: la GRIFFITH. Si proprio lei, dopo essere stata l’icona TVR egli anni 60, torna per essere la regina anche negli anni 90, questa volta pero’ senza l’aiuto americano. Una vera British Sports Car al 100%. Il peso contenuto in 1000kg, i motori V8 con una buona dose di cavalleria, gli interni lussuosi, la ottima abitabilita’, la linea incantevole e il prezzo abbordabile ne decretarono subito il successo.



      Mr. Wheeler aveva fatto centro. Aveva proposto l’auto che tutti gli appassionati in Inghilterra stavano cercando. Arrivarono centinaia di contratti di acquisto. La TVR doveva ingrandirsi, troppa domanda, troppo notorieta’ in poco tempo. Le richieste arrivarono anche dai mercati esteri, tante richieste, cosi’ da spingere alla creazione di una versione specifica export con guida a sinistra. La Griffith e’ consacrata l’auto della rinascita TVR. Un successo senza pari nella storia del marchio che la portò fino al 2002, anno della dolorosa sospensione della produzione con una serie limitatissima di 100 esemplari. Non che vi fosse mancanza di richieste, anzi ancora oggi sarebbe vendutissima, ma ormai gli anni erano passati, e il secondo step evolutivo del marchio, dopo 10 anni ne aveva decretato la vetustita’ del progetto.

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      • #4
        Re: Tvr

        Ma non ci fu solo la Griffith a procurare una nuova notorieta’ mondiale della TVR. Due anni dopo fu presentata la Chimaera, auto gemella della Griffith, stesso telaio, motore ed interni, diversa carrozzeria, molto piu’ classica ed elegante, per una clientela piu’ esigente e meno sportiva.



        Non solo, nel 1994 arriva anche la stupenda Cerbera, un coupe’ sportivissimo realizzato sulla base della Chimaera ma con 4 posti e motori molto piu’ potenti ed interni specifici con soluzioni innovative nel design della plancia.



        Il successo si ripete’ per la Chimaera e per la Cerbera, facendo capire due importanti cose a Mr. Wheeler: la prima che si poteva osare nelle forme, sia interne che esterne, tanto se sono belle ed armoniose la risposta del pubblico arriva; la seconda che era possibile costruire sportive artigianali con tanti cavalli, prestazioni elevatissime, usabili tutti i giorni a costi talvolta inferiori alle auto di serie. Gli anni novanta sono stati un gran successo TVR grazie a questi 3 modelli, uno meglio dell’altro. Forse anche di piu’ se fosse stata costuita una versione Cerbera con guida a sinistra, sono ancora in molti a rimpiangerla, ma Mr. Wheeler sapeva che tutto non sarebbe durato all’infinito.

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        • #5
          Re: Tvr

          Dopo il record di oltre 2000 auto vendute nel 1999, doveva dare nuova linfa a tutta la produzione portando la TVR nel nuovo millennio. Nuovamente e come e’ sempre stato per sua abitudine, Wheeler presenta nel 1999, a sorpresa, una nuova auto, la TUSCAN, nome mitico ma modello totalmente nuovo. E’ un'altra svolta. La nuova TUSCAN all’ improvviso fa invecchiare di 10 anni la produzione sportiva del periodo. Le linee sono totalmente innovative, frutto di un giovane e sconosciuto designer inglese. Tutti i riferimenti classici di una sportiva se ne erano andati alla presentazione di una sola auto.





          Non suscitava scalpore solo il design esterno, ma anche quello interno. Che dire poi del telaio tutto nuovo e del nuovo motore denominato Speedsix, un sei cilindri in linea da 3600cc con carter secco e aspirazione a farfalle singole che offriva 100cv litro! E’ rivoluzione.

          Ora la TVR e’ un costruttore come pochi al mondo. Realizza in casa proprio tutto, dai motori, ai telai, dagli interni alla strumentazione. La scalata alla notorieta’ mondiale tra i marchi sportivi piu’ blasonati e’ iniziata. La TVR TUSCAN rappresena la vera supercar britannica, osannata in ogni parte del Globo, dagli Stati Uniti, con Hollywood che la scrittura per diversi films, al Giappone, dall’Australia all’Europa continentale.

          La TUSCAN e’ l’auto britannica piu’ ambita dagli appassionati. Il fenomeno Griffith si ripete a 10 anni di distanza. Le richieste dei clienti inglesi superano in breve tempo le 500 unita’, mentre tutti gli altri possono solo sognarla poiche’ la Tuscan e’ realizzata solo con guida a destra e per di piu’ neanche omologabile nella maggioranza dei mercati. Un vero peccato. Migliaia di richieste da tutto il mondo e solo pochi esemplari prodotti per il mercato interno.

          Il successo e’ stato decretato. Wheeler aveva ottenuto quello che aveva desiderato, un marchio conosciuto e desiderato a livello mondiale ma riservato a pochi, e per sua diretta ammissione senza interesse nelle vendite per i mercati stranieri con guida a sinistra che avrebbero portato a dover rivoluzionare la logistica della produzione artigianale capace di 2000 esemplari annui e non certo di eventuali 10.000.

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          • #6
            Re: Tvr

            Nel 2000 la situazione in casa TVR era ben delineata: 3 auto ( Griffith, Chimaera e Cerbera) ormai simbolo della produzione sportiva e ancora richiestissime; la Tuscan, acclamatissima e primo modello totalmente realizzato in casa; la Tuscan race, la Barchetta del campionato monomarca.

            Ma per fortuna le novita’ e l’ambizione di stupire non sono terminate. Wheeler presenta un'altra auto shock. Probabilmente irripetibile nella storia dell’automobilismo moderno. Il 2001 e’ l’anno della Cerbera Speed 12. Il nome puo’ ingannare, la Speed 12 sebbene potesse ricordare nelle forme la Cerbera, non aveva alcun bullone in comune a parte il nome. Questo mostro e’ frutto del desiderio della TVR di partecipare e dominare il campionato GT inglese. Ci sono riusciti in maniera egregia, non solo per i repentini successi ma soprattutto perche’ della Speed 12 ne furono costruite anche alcune versioni stradali.

            Nella normale concezione di trasposizione di una vettura da gara portata in strada vi e’ l’adeguamento a qualsiasi livello per facilitarne l’utilizzo stradale oltre che ad un miglioramento del confort. Per gli inglesi, invece, una vettura stradale con origine pistaiola e’ molto semplicemente la medesima auto ma con le targhe. In questo modo e’ nata la piu’ assurda auto sportiva degli ultimi 50 anni.

            La SPEED 12 era mossa da un 7700cc V12 realizzato dall’unione di due Speedsix. Il problema e’ che questo compatto e leggero motore sviluppava con facilita’ 940 Cavalli in versione stradale contro i 650 della versione flagiata da pista. Ma non basta, la Speed 12 mantiene il roll bar totale interno, il cambio sequenziale da gara ma soprattutto il peso, il non trascurabile dettaglio di un auto che realizzata in carbonio e derivata dalle competizioni, si riconduce a solo 1000kg.

            Mai nessuno aveva osato tanto su una versione stradale. Ed e’ subito pandemonio. La notizia della TVR piu’ potente della storia, nonche’ dell’auto sportiva con il miglior rapporto peso/potenza mai prodotta in versione stradale, rimbalzava da una parte all’altra del Globo, facendo credere che alla TVR oltre che bellissime auto dal punto di vista estetico, fossero capaci di fare sportive velocissime ed uniche, oltre a non avere alcun pudore nel dichiarare le loro intenzioni, come per altro amava ricordare Mr. Wheeler: “La TVR fa auto che gli altri costruttori non si possono permettere di costruire”.

            Ne furono costruite 6 di Speed 12, almeno cosi’ si narra, poiche’ nessun dato venne mai ufficialmente mostrato da nessun corrispondente TVR, ma di sicuro furono poche soprattutto per il fatto che cambiarono i regolamenti del campionato GT, perche’ la Speed 12 era comunque una vettura da oltre 250.000 euro e soprattutto perche’ nessuno era seriamente in grado di guidare questo mostro da oltre 100kgm di coppia su 1000kg, capace di accelerare in meno di 3 secondi fino a 100 km/h e superare i 400km/h di velocita’ massima. Persino i piloti ufficiali della versione depotenziata da corsa erano intimoriti nel guidarla, figuriamoci un qualsiasi cliente che doveva salire a bordo della stradale dotata di “soli” 940cv e ovviamente in assenza di qualsiasi dispositivo elettronico. Wheeler la boccio’ con la semplice frase:” Bella ma questa volta abbiamo esagerato!”





            Ultima modifica di Edux85; 30-11-2005, 23:12.

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            • #7
              Re: Tvr

              Il 2002 vede sparire dai listini la mitica Griffith, che dopo oltre 10.000 esemplari prodotti e tanta soddisfazione nei proprietari si vede pensionare. Nessun rimpiazzo viene annunciato ma mai credere a quello che dicono in TVR sui nuovi modelli. Lo stesso anno vede infatti la presentazione dello spider TAMORA, realizzato sulla base della Tuscan, con stesso motore Speedsix ma nella versione 3600cc 360cv e non 4000cc da 390cv che intanto aveva arricchito la gamma Tuscan nella versione S. La Tamora era compattissima, leggera e veramente potente oltre ad aver un costo di acquisto inferiore a 60.000 euro. Questa volta le vere peculiarita’ erano sotto la carrozzeria per la prima volta poco convincente, l’handling superlativo, la meccanica superlativa e gli interni lussuosi hanno permesso di recuperare nel tempo la clientela piu’ diffidente.

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              • #8
                Re: Tvr

                Le novita’ TVR sono ormai una consietudine nei Motorshow inglesi, tanto che tutti aspettano novita’ costanti. Mai come il 2003 vi sono state tante rivoluzioni in casa TVR.
                Viene presenta la versione T350 su base Tamora, un coupe’ che riprende tutte le peculiarita’ della versione spider ma con una linea nettamente piu’ personale e moderna. La storia si ripete, la T350 diventa immediatamente la TVR piu’ richiesta tanto da assorbire da sola il 50% della produzione totale. A far compagnia alla mini coupe’ nasce la super Tuscan, o annunciata Tuscan R, ma come nome definitivo T440. E’ il coupe’ estremo basato sulla stessa versione da gara che partecipa anche a LeMans . In casa TVR hanno imparato la lezione, la T440 e’ si di provenienza corsaiola, ma offre meno cavalli, “solo” 440 su 1000kg, ha il medesimo telaio in acciaio e carbonio ma offre piu’ confort e meno tubi a vista nell’abitacolo, ma soprattutto e’ guidabile come qualsiasi altra TVR da clienti piu’ o meno esperti. Le prestazioni invece sono al top come sempre con oltre 330km/h dichiarati e 3,5 sec. da 0/100km/h.





                Triste l’addio invece alla CHIMAERA, dopo oltre 10.000 esemplari prodotti, va a fare compagnia nella storia TVR alla Griffith. Curioso il fatto che l’ultima Chimaera prodotta sia stata una guida a sinistra in versione 450 per un cliente italiano della UKGARAGE di Milano.
                Altrettanto curioso che invece venga annunciata la produzione della TUSCAN con guida a sinistra dopo le insistenti pressioni proprio della UKGARAGE e del distributore Tedesco e Belga, e che proprio la prima TUSCAN con specifiche europee venga introdotta sul mercato italiano dalla UKGARAGE, purtroppo tale esemplare e’ oggi andato distrutto in un incidente stradale. Sembra che la TVR abbia finalmente ceduto alle lusinghe estere di costruzione di vetture con guida a sinistra.

                La Tuscan e’ pero’ l’unica esportabile in quanto delle altre versioni veivano promesse a breve le versioni con guida a sinistra, ma come la storia insegna questo non avverra’ mai. Rimane pero’ apprezzabile l’apertura, sebbene con un solo modello, a mercati come la Germania, l’Italia, il Belgio e la Russia, oltre che al Giappone ed Australia che si avvantaggiano pero’ del fatto di guidare come nel Regno Unito.
                Ultima modifica di Edux85; 30-11-2005, 23:19.

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                • #9
                  Re: Tvr

                  SAGARIS!!! L'ultima bestia TVR... motore Speedsix 4000cc 6L, 400 cv... velocità massima 310 km/h, 0-100 in 3,7 secondi... 1000 kg









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                  • #10
                    Re: Tvr

                    che rombo le TVR
                    WhiteCossie!WhiteCossie2! WhiteCossie3!
                    Pagina CamaroSSTonyKart125

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