Per la prima volta nella mia vita l’altro ieri ho messo i su una Porsche, la Cayman S per la precisione. Cominciamo subito con le impressioni…
Prima cosa che mi ha piacevolmente stupito è la versatilità d’utilizzo e ancor di più la facilità e l’intuitività con cui si lascia portare questa macchina. Le premesse facevano pensare ad un’auto decisamente più estrema e invece va che è una bellezza, sempre. Con un pelo di gas a bassissimi giri, in mezzo al traffico dell’ora di punta o quando la strada si libera e si ha modo di poter apprezzare il poderoso allungo. Il tutto, ripeto, in modo molto naturale, semplice… fin troppo forse… tanto che ci si sente subito padroni, vien voglia di strafare subito. Mai provata un’auto così potente, che ti metta però a tuo agio fin dai primi metri. Sentivo che uno dei pregi delle Porsche è proprio questo, quello di saper fondere in uno stesso progetto un’auto da pista e una per uso quotidiano, ottenendo tra l’altro un prodotto adatto a tutti. Ebbene è così, si gode sempre con sta macchina, pure da fermi e senza fatica!
Altra cosa che di nuovo ho apprezzato molto e che non pensavo è il confort. Che dire… leggendo in giro uno si preoccupa: rigida, rumorosa, sportiva sul serio questa Cayman. Vero… ma fino ad un certo punto. L’assetto naturalmente è una tavola, il rollio è cosa pressoché sconosciuta a quest’auto, ma l’assorbimento è tutt’altro che assassino. Anzi, mi aspettavo di peggio.. rigida, molto rigida, ma assolutamente progressiva e dolce, anche sulle sconnessioni più accentuate tipo dossi o simili. Insomma, nulla che spezzi la schiena dopo pochi km. Diciamo che ricorda molto, per chi ha presente, una Cooper con assetto S… solo che la Mini è forse più secca nella risposta, la Porsche è più dolce, almeno questa è stata la mia prima impressione. E poi la silenziosità… rumore di pneumatici, fruscii, nada… l’unica cosa che si ode è la melodia del boxer che però, non da mai fastidio.. entro la prima metà del contagiri si manifesta in modo lontano, come un sottofondo musicale che è assolutamente piacevole, mentre quando si decide di affondare e superare quota 5000 si trasforma in un rombo acuto, molto presente ma gasante come pochi.. Libidine pura.
Sempre in tema di confort la comodità della posizione di guida… anche qui, mi aspettavo una postura più estrema, più distesa… e invece ci si sta da dio, volante e pedaliera ben allineati, poggiapiede a livello della frizione, cambio lì dove lo si cerca ad ogni passaggio e tanto inaspettato spazio, sia in altezza, sia in larghezza. Io non sono un vatusso, ma manco un nano, sono 182 cm e ci sto alla perfezione. Sedile rigidotto, come tradizione crucca, ma alla fine poi si deve fare e cmq ci si stava benissimo lo stesso.
Si bella sta Porsche, ma come va vi starete chiedendo?? Veniamo al motore. Il sound è uno spettacolo… da fuori, al minimo, non mi entusiasmava più tanto, ma dentro è un altro pianeta. Lo facevo più basso, più cupo e invece ha una tonalità più alta, da auto da corsa… anche alla piccole aperture e a bassi giri ruggisce in modo assolutamente godurioso, per non parlare quando gli si da sfogo. A quel punto è pura libidine, come ho già detto.
Il tiro c’è sempre… dal minimo ad oltre 7000 inutile dire che va dannatamente forte questa Cayman. Ma ho apprezzato in particolar modo l’erogazione e la fasatura variabile. Fino ai 4000 giri circa infatti il motore è fluido, pastoso, regolare, pieno ma discreto. Dai 4000, o poco meno, ai 5000 si appresta a svegliarsi… la spinta si fa più viva e fa presagire l’uragano che arriva dopo. Ai 5000… bam!! Una fucilata nella schiena… si viene pressati con veemenza contro il sedile, il suono diventa impetuoso e la lancetta corre in un baleno oltre i 7000 giri, poi cambio marcia e di nuovo da capo, stessa spinta della marcia inferiore!!!! Che esperienza… una favola. E dopo che si esplora per un paio di volte la zona alta del contagiri quando si torna in basso il motore sembra quasi addormentato… schiacci, ottieni tanto, ma vuoi subito di più, attendi con ansia quel secondo o due che la lancetta impiega a toccare i 5000 per poi entrare in paradiso di nuovo… spettacolo, ragazzi, spettacolo!!
Andando a passeggio cmq il motore, sia per il sound che per la regolarità di funzionamento è altrettanto apprezzabile… il cambio poi accompagna fedelmente il tiro del motore, con passaggi rapidi, precisi e morbidi. Rapportatura tra l’altro azzeccata, visto che come dicevo, se si snocciolano le marce in rapida successione, anche senza tirare, il tiro pare quasi costante… grandioso veramente.
Auguro a tutti voi appasionati di farvi un giro su questo bolide!! Sicuramente ne vale la pena.. Peccato solo che per fare un giro il conce debba essere sicuro che ne prendiate una..
Prima cosa che mi ha piacevolmente stupito è la versatilità d’utilizzo e ancor di più la facilità e l’intuitività con cui si lascia portare questa macchina. Le premesse facevano pensare ad un’auto decisamente più estrema e invece va che è una bellezza, sempre. Con un pelo di gas a bassissimi giri, in mezzo al traffico dell’ora di punta o quando la strada si libera e si ha modo di poter apprezzare il poderoso allungo. Il tutto, ripeto, in modo molto naturale, semplice… fin troppo forse… tanto che ci si sente subito padroni, vien voglia di strafare subito. Mai provata un’auto così potente, che ti metta però a tuo agio fin dai primi metri. Sentivo che uno dei pregi delle Porsche è proprio questo, quello di saper fondere in uno stesso progetto un’auto da pista e una per uso quotidiano, ottenendo tra l’altro un prodotto adatto a tutti. Ebbene è così, si gode sempre con sta macchina, pure da fermi e senza fatica!
Altra cosa che di nuovo ho apprezzato molto e che non pensavo è il confort. Che dire… leggendo in giro uno si preoccupa: rigida, rumorosa, sportiva sul serio questa Cayman. Vero… ma fino ad un certo punto. L’assetto naturalmente è una tavola, il rollio è cosa pressoché sconosciuta a quest’auto, ma l’assorbimento è tutt’altro che assassino. Anzi, mi aspettavo di peggio.. rigida, molto rigida, ma assolutamente progressiva e dolce, anche sulle sconnessioni più accentuate tipo dossi o simili. Insomma, nulla che spezzi la schiena dopo pochi km. Diciamo che ricorda molto, per chi ha presente, una Cooper con assetto S… solo che la Mini è forse più secca nella risposta, la Porsche è più dolce, almeno questa è stata la mia prima impressione. E poi la silenziosità… rumore di pneumatici, fruscii, nada… l’unica cosa che si ode è la melodia del boxer che però, non da mai fastidio.. entro la prima metà del contagiri si manifesta in modo lontano, come un sottofondo musicale che è assolutamente piacevole, mentre quando si decide di affondare e superare quota 5000 si trasforma in un rombo acuto, molto presente ma gasante come pochi.. Libidine pura.
Sempre in tema di confort la comodità della posizione di guida… anche qui, mi aspettavo una postura più estrema, più distesa… e invece ci si sta da dio, volante e pedaliera ben allineati, poggiapiede a livello della frizione, cambio lì dove lo si cerca ad ogni passaggio e tanto inaspettato spazio, sia in altezza, sia in larghezza. Io non sono un vatusso, ma manco un nano, sono 182 cm e ci sto alla perfezione. Sedile rigidotto, come tradizione crucca, ma alla fine poi si deve fare e cmq ci si stava benissimo lo stesso.
Si bella sta Porsche, ma come va vi starete chiedendo?? Veniamo al motore. Il sound è uno spettacolo… da fuori, al minimo, non mi entusiasmava più tanto, ma dentro è un altro pianeta. Lo facevo più basso, più cupo e invece ha una tonalità più alta, da auto da corsa… anche alla piccole aperture e a bassi giri ruggisce in modo assolutamente godurioso, per non parlare quando gli si da sfogo. A quel punto è pura libidine, come ho già detto.
Il tiro c’è sempre… dal minimo ad oltre 7000 inutile dire che va dannatamente forte questa Cayman. Ma ho apprezzato in particolar modo l’erogazione e la fasatura variabile. Fino ai 4000 giri circa infatti il motore è fluido, pastoso, regolare, pieno ma discreto. Dai 4000, o poco meno, ai 5000 si appresta a svegliarsi… la spinta si fa più viva e fa presagire l’uragano che arriva dopo. Ai 5000… bam!! Una fucilata nella schiena… si viene pressati con veemenza contro il sedile, il suono diventa impetuoso e la lancetta corre in un baleno oltre i 7000 giri, poi cambio marcia e di nuovo da capo, stessa spinta della marcia inferiore!!!! Che esperienza… una favola. E dopo che si esplora per un paio di volte la zona alta del contagiri quando si torna in basso il motore sembra quasi addormentato… schiacci, ottieni tanto, ma vuoi subito di più, attendi con ansia quel secondo o due che la lancetta impiega a toccare i 5000 per poi entrare in paradiso di nuovo… spettacolo, ragazzi, spettacolo!!
Andando a passeggio cmq il motore, sia per il sound che per la regolarità di funzionamento è altrettanto apprezzabile… il cambio poi accompagna fedelmente il tiro del motore, con passaggi rapidi, precisi e morbidi. Rapportatura tra l’altro azzeccata, visto che come dicevo, se si snocciolano le marce in rapida successione, anche senza tirare, il tiro pare quasi costante… grandioso veramente.
Auguro a tutti voi appasionati di farvi un giro su questo bolide!! Sicuramente ne vale la pena.. Peccato solo che per fare un giro il conce debba essere sicuro che ne prendiate una..
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