Da "La Repubblica" online, sembra che un caso di citazione in giudizio che ha coinvolto l'autore di un sito creato per la segnalazione delle postazioni fisse e mobili abituali di autovelox, l'abbia spuntata a fronte di una denuncia del Codacons o, almeno, è sicuro del fatto suo!
Roma, 17:03
Sito antiautovelox, il creatore: servizio, non frode
Il creatore del sito che svela le postazioni di “autovelox” sulle strade italiane e che ieri era stato denunciato dall’associazione dei consumatori Codacons (leggi qui), afferma di aver costruito uno strumento assolutamente legale che svolge un servizio in favore degli automobilistici.
“Sfido chiunque a trovare un solo articolo del Codice Penale o delle nostre leggi penali, che descrivano il nostro servizo come reato”, ha scritto Alessandro Gori in una mail indirizzata ai siti che avevano pubblicato la notizia: “Penso di svolgere un servizio agli automobilisti, non una ‘frode agli autovelox’ (piccola precisazione: si frodano le persone fisiche/giuridiche, non gli oggetti)”.
Gori precisa di essersi consultato “con vari professori” della facoltà di Giurisprudenza della Luiss di Roma prima di realizzare il sito “al fine di trovare eventuali ipotesi di reato che si adattino alla fattispecie concreta”, con il risultato di stabilire che “chiaramente i contenuti del sito sono completamente legali”.
Gori ironizza, inoltre, sulla “scoperta degli investigatori del Codacons”, sottolineando che del sito avevano già parlato diversi quotidiani e settimanali nazionali, oltre che stazioni radio, televisioni e newsletter specialistiche. (red)
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Per il futuro, speriamo ma, nel frattempo, evitiamo di essere sanzionabili! Ricordatelo sempre e non pubblicate mai niente del genere!
LuVi
Roma, 17:03
Sito antiautovelox, il creatore: servizio, non frode
Il creatore del sito che svela le postazioni di “autovelox” sulle strade italiane e che ieri era stato denunciato dall’associazione dei consumatori Codacons (leggi qui), afferma di aver costruito uno strumento assolutamente legale che svolge un servizio in favore degli automobilistici.
“Sfido chiunque a trovare un solo articolo del Codice Penale o delle nostre leggi penali, che descrivano il nostro servizo come reato”, ha scritto Alessandro Gori in una mail indirizzata ai siti che avevano pubblicato la notizia: “Penso di svolgere un servizio agli automobilisti, non una ‘frode agli autovelox’ (piccola precisazione: si frodano le persone fisiche/giuridiche, non gli oggetti)”.
Gori precisa di essersi consultato “con vari professori” della facoltà di Giurisprudenza della Luiss di Roma prima di realizzare il sito “al fine di trovare eventuali ipotesi di reato che si adattino alla fattispecie concreta”, con il risultato di stabilire che “chiaramente i contenuti del sito sono completamente legali”.
Gori ironizza, inoltre, sulla “scoperta degli investigatori del Codacons”, sottolineando che del sito avevano già parlato diversi quotidiani e settimanali nazionali, oltre che stazioni radio, televisioni e newsletter specialistiche. (red)
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Per il futuro, speriamo ma, nel frattempo, evitiamo di essere sanzionabili! Ricordatelo sempre e non pubblicate mai niente del genere!
LuVi
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