Varese - È successo a Ciro Sarubbi, delegato sindacale della Fiom che ha già chiesto la sospensione del provvedimento
L'MV Agusta licenzia il responsabile dei lavoratori per la sicurezza
Ciro Sarubbi, 63 anni, invalido del lavoro, rappresentante RSU dell'azienda e ora RLS, cioè rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, è stato licenziato dall'Mv Agusta. L'azienda avrebbe ritenuto che ci fosse la "giusta causa", a seguito di un episodio che avrebbe “leso il rapporto di fiducia con l'azienda”: l'essersi lamentato con l'ispettore Asl durante un'ispezione nella sede di Schiranna con i controlli previsti circa l'applicazione della legge 626, cioè su quanto si facesse per la sicurezza in azienda.
“La legge però è chiara – precisa il legale della Cgil e del Sarubbi, Andrea Bordone – e dice che il responsabile 626 non può subire pregiudizio per il fatto che ha svolto la sua attività, qualunque cosa dica”.
Per il fatto che il Carubbi si è lamentato con l'ispettore, MV ha visto in quell'episodio gli estremi per una contestazione ufficiale, anticamera del licenziamento ”per giusta causa”, come poi è effettivamente sucesso.
E a questo punto da parte del lavoratore, che è a solo due anni di contribuzione dalla pensione, è partito il ricorso che ha come fine la sospensione del licenziamento.
L'azienda, a proposito, non commenta. Oscar Brun, operatore della Fiom varesina, interviene invece sulla questione domandandosi se "è mai possibile che a Varese un lavoratore quando si rivolge all’Asl per un intervento che rientra nelle sue competenze di RLS, sia da considerare traditore del rapporto di fiducia con l'azienda? Cosa dovrebbe fare, tacere?”.
L'MV Agusta licenzia il responsabile dei lavoratori per la sicurezza
Ciro Sarubbi, 63 anni, invalido del lavoro, rappresentante RSU dell'azienda e ora RLS, cioè rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, è stato licenziato dall'Mv Agusta. L'azienda avrebbe ritenuto che ci fosse la "giusta causa", a seguito di un episodio che avrebbe “leso il rapporto di fiducia con l'azienda”: l'essersi lamentato con l'ispettore Asl durante un'ispezione nella sede di Schiranna con i controlli previsti circa l'applicazione della legge 626, cioè su quanto si facesse per la sicurezza in azienda.
“La legge però è chiara – precisa il legale della Cgil e del Sarubbi, Andrea Bordone – e dice che il responsabile 626 non può subire pregiudizio per il fatto che ha svolto la sua attività, qualunque cosa dica”.
Per il fatto che il Carubbi si è lamentato con l'ispettore, MV ha visto in quell'episodio gli estremi per una contestazione ufficiale, anticamera del licenziamento ”per giusta causa”, come poi è effettivamente sucesso.
E a questo punto da parte del lavoratore, che è a solo due anni di contribuzione dalla pensione, è partito il ricorso che ha come fine la sospensione del licenziamento.
L'azienda, a proposito, non commenta. Oscar Brun, operatore della Fiom varesina, interviene invece sulla questione domandandosi se "è mai possibile che a Varese un lavoratore quando si rivolge all’Asl per un intervento che rientra nelle sue competenze di RLS, sia da considerare traditore del rapporto di fiducia con l'azienda? Cosa dovrebbe fare, tacere?”.
Commenta