notizia presa da 4ruote.it
se è già stata postata chiedo venia!
La notizia è passata quasi inosservata, ma può avere conseguenze importanti per tutti quelli che speravano in un allentamento delle norme relative agli interventi di personalizzazione sulle auto.
Durante l'esame del disegno di legge Bersani sulle liberalizzazioni in corso alla Camera, il "cecchinaggio" dell'opposizione ha consentito l'approvazione di un emendamento presentato dal forzista Uggè che prevedeva la cancellazione dell'art. 5 del ddl stesso, relativo alla "componentistica dei veicoli a motore". Cioè proprio l'articolo che, previe le necessarie certificazioni, consentiva di modificare certi componenti dei veicoli senza l'obbligo del nulla osta della casa costruttrice e senza la visita e prova presso gli uffici competenti della Direzione della motorizzazione.
Una disposizione che, in pratica, avrebbe introdotto questa possibilità, così come avviene in altri Paesi europei, come la Germania, dove organismi come il Tüv o la Dekra possono certificare le modifiche su delega degli organismi statali.
Adesso, per l'ennesima volta, i giochi sono da rifare. Il Governo ha assicurato che reintrodurrà l'articolo al Senato oppure "in un altro provvedimento".
le speranze si sono infrante?
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La notizia è passata quasi inosservata, ma può avere conseguenze importanti per tutti quelli che speravano in un allentamento delle norme relative agli interventi di personalizzazione sulle auto.
Durante l'esame del disegno di legge Bersani sulle liberalizzazioni in corso alla Camera, il "cecchinaggio" dell'opposizione ha consentito l'approvazione di un emendamento presentato dal forzista Uggè che prevedeva la cancellazione dell'art. 5 del ddl stesso, relativo alla "componentistica dei veicoli a motore". Cioè proprio l'articolo che, previe le necessarie certificazioni, consentiva di modificare certi componenti dei veicoli senza l'obbligo del nulla osta della casa costruttrice e senza la visita e prova presso gli uffici competenti della Direzione della motorizzazione.
Una disposizione che, in pratica, avrebbe introdotto questa possibilità, così come avviene in altri Paesi europei, come la Germania, dove organismi come il Tüv o la Dekra possono certificare le modifiche su delega degli organismi statali.
Adesso, per l'ennesima volta, i giochi sono da rifare. Il Governo ha assicurato che reintrodurrà l'articolo al Senato oppure "in un altro provvedimento".
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