FRENI E GOMME INQUINANO PIU' DEI MOTORI
ROMA - Per quanto basse si possano rendere le emissioni del motore di un'auto, questa rimane sempre un pericolo per l'ambiente ma i maggiori colpevoli sono, secondo quanto afferma uno studio apparso sulla rivista Environmental Science and Technology della Società Chimica Americana, freni e pneumatici, maggior fonte di emissione di metalli inquinanti.
I ricercatori dell'università di Kalmar, in Svezia, hanno confrontato diverse fonti di metalli inquinanti nella città di Stoccolma, dalle automobili, alle costruzioni, alle verniciature. In particolare per le automobili è stato separato il contributo dovuto al tubo di scappamento da quello causato dall'usura di freni e pneumatici e dall'attrito sull'asfalto.
Il risultato è stato che in città le auto, anche senza il contributo della combustione del motore, sono i principali inquinanti (poco più del 50% del totale). In particolare freni e gomme costituiscono la più larga fonte di zinco (5 tonnellate all'anno emesse nella sola città di Stoccolma), rame (3,8 tonnellate) e antimonio (0,8 tonnellate).
"Da molti punti di vista Stoccolma è una città nella media, con 700mila abitanti distribuiti su un'area di 190 chilometri quadrati - scrivono gli autori nell'articolo - per cui i risultati possono essere estesi a molti altri centri urbani".
Ricerche simili sono state fatte anche in Italia, e hanno rivelato che freni e pneumatici contribuiscono molto di più del motore anche al totale delle polveri sottili: "Per i motori a benzina il 90% delle emissioni di Pm10 è dovuto all'attrito - conferma Stefano Caserini, docente del Politecnico di Milano che ha seguito uno studio su questo tema per l'Arpa della Lombardia - un po' meno per i diesel. C'é da dire che la natura è diversa, quelle del motore sono più tossiche, ma di fatto una buona percentuale di particelle pericolose sono state trovate anche nelle emissioni da freni e pneumatici. Inoltre bisogna tener presente che queste ultime nei conteggi fatti dalle centraline sono già calcolate".
http://www.ansa.it/opencms/export/si...130520975.html
ROMA - Per quanto basse si possano rendere le emissioni del motore di un'auto, questa rimane sempre un pericolo per l'ambiente ma i maggiori colpevoli sono, secondo quanto afferma uno studio apparso sulla rivista Environmental Science and Technology della Società Chimica Americana, freni e pneumatici, maggior fonte di emissione di metalli inquinanti.
I ricercatori dell'università di Kalmar, in Svezia, hanno confrontato diverse fonti di metalli inquinanti nella città di Stoccolma, dalle automobili, alle costruzioni, alle verniciature. In particolare per le automobili è stato separato il contributo dovuto al tubo di scappamento da quello causato dall'usura di freni e pneumatici e dall'attrito sull'asfalto.
Il risultato è stato che in città le auto, anche senza il contributo della combustione del motore, sono i principali inquinanti (poco più del 50% del totale). In particolare freni e gomme costituiscono la più larga fonte di zinco (5 tonnellate all'anno emesse nella sola città di Stoccolma), rame (3,8 tonnellate) e antimonio (0,8 tonnellate).
"Da molti punti di vista Stoccolma è una città nella media, con 700mila abitanti distribuiti su un'area di 190 chilometri quadrati - scrivono gli autori nell'articolo - per cui i risultati possono essere estesi a molti altri centri urbani".
Ricerche simili sono state fatte anche in Italia, e hanno rivelato che freni e pneumatici contribuiscono molto di più del motore anche al totale delle polveri sottili: "Per i motori a benzina il 90% delle emissioni di Pm10 è dovuto all'attrito - conferma Stefano Caserini, docente del Politecnico di Milano che ha seguito uno studio su questo tema per l'Arpa della Lombardia - un po' meno per i diesel. C'é da dire che la natura è diversa, quelle del motore sono più tossiche, ma di fatto una buona percentuale di particelle pericolose sono state trovate anche nelle emissioni da freni e pneumatici. Inoltre bisogna tener presente che queste ultime nei conteggi fatti dalle centraline sono già calcolate".
http://www.ansa.it/opencms/export/si...130520975.html
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