La polizia stradale sta indagando sui due episodi
Prima un frigorifero, poi una lavatrice. Il nuovo «sport» che ha già causato almeno due incidenti
MILANO - Non più sassi, bensì elettrodomestici. lanciati giù da cavalcavia, sotto, sull’autostrada tra le macchine che sfrecciano. E’ successo ben due volte sulla A7.
DUE INCIDENTI - Venerdì notte una lavatrice, lanciata dl cavalcavia al chilometro 70 ha provocato due distinti incidenti, per fortuna senza gravi conseguenze: un autocarro e un’auto si sono trovate davanti il pesante elettrodomestico e non hanno potuto evitarlo. Se la sono cavata con danni solo ai veicoli. Gli automobilisti, hanno chiamato la polizia stradale di Milano Ovest, che è intervenuta.
IL PRECEDENTE - Ma non era un episodio isolato: dieci giorni fa, più o meno nello stesso punto, era toccato ad un frigorifero e le indagini sono in corso da allora per scoprire chi siano, vandali o folli, i responsabili. Nel dicembre 1996 Maria Letizia Berdini, 31 anni di Civitanova Marche (Macerata), morì sulla A21 Torino-Piacenza: a colpirla sassi lanciati da un cavalcavia da quattro ragazzi. L’ondata di emulazione fu tale che tra gennaio e febbraio furono segnalati circa 400 casi di lanci di sassi et similia, 266 auto danneggiate, cinque feriti. Una sentenza della corte di Cassazione del 2005 ha stabilito che il lancio di sassi dal cavalcavia avviene con la consapevolezza del rischio di poter uccidere: in caso di morte di conducenti, si configura dunque l’omicidio volontario.
(Apcom)
Imbecilli!!!
Prima un frigorifero, poi una lavatrice. Il nuovo «sport» che ha già causato almeno due incidenti
MILANO - Non più sassi, bensì elettrodomestici. lanciati giù da cavalcavia, sotto, sull’autostrada tra le macchine che sfrecciano. E’ successo ben due volte sulla A7.
DUE INCIDENTI - Venerdì notte una lavatrice, lanciata dl cavalcavia al chilometro 70 ha provocato due distinti incidenti, per fortuna senza gravi conseguenze: un autocarro e un’auto si sono trovate davanti il pesante elettrodomestico e non hanno potuto evitarlo. Se la sono cavata con danni solo ai veicoli. Gli automobilisti, hanno chiamato la polizia stradale di Milano Ovest, che è intervenuta.
IL PRECEDENTE - Ma non era un episodio isolato: dieci giorni fa, più o meno nello stesso punto, era toccato ad un frigorifero e le indagini sono in corso da allora per scoprire chi siano, vandali o folli, i responsabili. Nel dicembre 1996 Maria Letizia Berdini, 31 anni di Civitanova Marche (Macerata), morì sulla A21 Torino-Piacenza: a colpirla sassi lanciati da un cavalcavia da quattro ragazzi. L’ondata di emulazione fu tale che tra gennaio e febbraio furono segnalati circa 400 casi di lanci di sassi et similia, 266 auto danneggiate, cinque feriti. Una sentenza della corte di Cassazione del 2005 ha stabilito che il lancio di sassi dal cavalcavia avviene con la consapevolezza del rischio di poter uccidere: in caso di morte di conducenti, si configura dunque l’omicidio volontario.
(Apcom)
Imbecilli!!!
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