Se qualcuno avesse letto l'altro mio post saprebbe che io non ho trascorso un 25 aprile molto sereno...
però c'è chi se l'è passata peggio di me... e per motivi davvero futili.
[questa notizia non la troverete su nessun giornale quindi ve racconto io che ne sono stato testimone]
Vista la bella giornata, con alcuni amici abbiamo deciso di andare a pranzo in una simpatica trattoria situata tra il verde sulle alture di Genova.
Per raggiungere il locale bisogna percorrere una strada molto stretta (ci passa giusto una macchina ed avanza a stento lo spazio per un pedone) e lunga 5 km circa.
Per salire non ci sono stati problemi.. invece, al ritorno, dopo un paio di km, dietro ad una curva, abbiamo trovato alcune macchine ferme... io sono sceso dall'auto per dare un'occhiata ed ho visto subito che la coda si era creata perchè c'era un ciclista privo di sensi sdraiato sull'erba nella scarpata, 10 mt a valle della strada...
ovviamente io ho pensato che fosse finito la sotto a causa di un incidente... invece, quando poi è arrivata l'ambulanza (ed i carabinieri), ho chiesto ad un milite del 118 notizie sullo stato di salute del ciclista... e così ho scoperto com'erano andate davvero le cose: pare che a farlo finire di sotto sia stato un automobilista... però non a causa di un incidenta stradale bensì a seguito una lite scoppiata tra il ciclista e l'automobilista...
il primo, salendo, avrebbe rigato col manubrio della bici la portiera dell'auto del secondo e questo avrebbe reagito dando una spinta (o un pugno) al ciclista facendogli saltare una ringhiera alta 1 mt e facendolo volare a valle lungo la scarpata per una decina di mt. (quelli del 118 hanno impiegato più di mezz'ora per metterlo sulla "barella a cucchiaio" e riuscire poi ad issarlo fino a alla strada).
Non so chi fosse il ciclista ma l'automobilista era un padre di famiglia che, con moglie, 2 figli ed in compagnia di un altro paio di famigliole, aveva pranzato nel tavolo accanto a quello dove ero seduto io.... e, a occhio, posso dire che non mi era sembrato proprio un tipo capace di fare una cosa così.
Belin... non ho parole.
però c'è chi se l'è passata peggio di me... e per motivi davvero futili.
[questa notizia non la troverete su nessun giornale quindi ve racconto io che ne sono stato testimone]
Vista la bella giornata, con alcuni amici abbiamo deciso di andare a pranzo in una simpatica trattoria situata tra il verde sulle alture di Genova.
Per raggiungere il locale bisogna percorrere una strada molto stretta (ci passa giusto una macchina ed avanza a stento lo spazio per un pedone) e lunga 5 km circa.
Per salire non ci sono stati problemi.. invece, al ritorno, dopo un paio di km, dietro ad una curva, abbiamo trovato alcune macchine ferme... io sono sceso dall'auto per dare un'occhiata ed ho visto subito che la coda si era creata perchè c'era un ciclista privo di sensi sdraiato sull'erba nella scarpata, 10 mt a valle della strada...
ovviamente io ho pensato che fosse finito la sotto a causa di un incidente... invece, quando poi è arrivata l'ambulanza (ed i carabinieri), ho chiesto ad un milite del 118 notizie sullo stato di salute del ciclista... e così ho scoperto com'erano andate davvero le cose: pare che a farlo finire di sotto sia stato un automobilista... però non a causa di un incidenta stradale bensì a seguito una lite scoppiata tra il ciclista e l'automobilista...
il primo, salendo, avrebbe rigato col manubrio della bici la portiera dell'auto del secondo e questo avrebbe reagito dando una spinta (o un pugno) al ciclista facendogli saltare una ringhiera alta 1 mt e facendolo volare a valle lungo la scarpata per una decina di mt. (quelli del 118 hanno impiegato più di mezz'ora per metterlo sulla "barella a cucchiaio" e riuscire poi ad issarlo fino a alla strada).
Non so chi fosse il ciclista ma l'automobilista era un padre di famiglia che, con moglie, 2 figli ed in compagnia di un altro paio di famigliole, aveva pranzato nel tavolo accanto a quello dove ero seduto io.... e, a occhio, posso dire che non mi era sembrato proprio un tipo capace di fare una cosa così.
Belin... non ho parole.
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