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Area C (Milano)

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  • Area C (Milano)

    Ecco spiegato per bene il regolamento che entra in vigore il 16 gennaio 2012 per circolare a Milano .........
    http://www.comune.milano.it/portale/...bc93/PUBLISHED
    Ultima modifica di Peppe.83; 29-12-2011, 14:50.
    Grande Punto Abarth - Rosso Velocità Extraserie Best Lap : Monza 2:32 Franciacorta 1:34 Arce 1:04
    "C'è gusto a umiliare, con una modesta utilitaria, vetture di classe e prezzo superiori". Sapete cos'è una lepre? un coniglio Abarth"
    http://www.youtube.com/user/Giudipeppe83?feature=mhee

  • #2
    Re: Area C (Milano)

    Originariamente inviato da Peppe.83 Visualizza il messaggio
    Ecco spiegato per bene il regolamento che entra in vigore il 16 gennaio 2012 per circolare a Milano .........
    http://www.comune.milano.it/portale/...tent/Determina 212011 - be3562804993d0f284c28531fbb3bc93/be3562804993d0f284c28531fbb3bc93/PUBLISHED
    Ora me lo leggo


    ps: cosi il link funziona meglio: DOCUMENTO

    «...sapete cosa ho scoperto?» «Che cosa?» «Che la gente non dice nulla» «Oh, parlerà pure di qualche cosa, la gente!» «No, vi assicuro. Parla di una gran quantità di automobili, parla di vestiti e di piscine e dice che sono una meraviglia! Ma non fanno tutti che dire le stesse cose e nessuno dice qualcosa di diverso dagli altri...»
    [Ray Bradbury, Fahrenheit 451]

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    • #3
      Re: Area C (Milano)

      già ho corretto sopra .....
      io pensavo di essere già blokkano con E2 a benza, e invece bloccano solo le E0 a benza .... ho qualche giorno in più per pensare a quale auto a GPL prendere , in attesa di prendere casa fuori Milano ......
      comunque sarà un bel macello per molti ....
      Grande Punto Abarth - Rosso Velocità Extraserie Best Lap : Monza 2:32 Franciacorta 1:34 Arce 1:04
      "C'è gusto a umiliare, con una modesta utilitaria, vetture di classe e prezzo superiori". Sapete cos'è una lepre? un coniglio Abarth"
      http://www.youtube.com/user/Giudipeppe83?feature=mhee

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      • #4
        Re: Area C (Milano)

        Area C Milano, incontro Maran con residenti Zona 1, folla inferocita e poche risposteCirca 400 persone accolte in una sala da 80, e l’assemblea si trasferisce all’aperto fino a mezzanotte: i residenti di zona 1 hanno resistito al freddo pur di spiegare al 31enne assessore perché Area C è anticostituzionale ed iniquo, e pertanto non lo vogliono pagare

        Furibondi. Questo il più immediato degli aggettivi per descrivere le centinaia di cittadini accorsi ieri sera al CAM di corso Garibaldi 27, al fine di partecipare al primo degli incontri predisposti dal Comune di Milano per “confortarsi” con i milanesi sullo scottante tema dell’Area C, comunque al via dal 16 gennaio 2012.



        Protagonista della serata il 31enne assessore alla Viabilità di Milano, Pier Francesco Maran, sostenuto da un ridotto team di collaboratori comunali.



        UNA SALA DA 80 POSTI CIRCA PER ACCOGLIERE GLI OLTRE 400 CITTADINI INTERVENUTI – I problemi iniziano da subito: la piccola ma elegante sala del CAM ospita soltanto un’ottantina di posti a sedere, esauriti in pochi minuti. La gente, a breve, non sa più dove assieparsi: tutti vogliono esprimere il proprio dissenso per il provvedimento che “porterà i residenti della Cerchia a pagare per tornare nella propria casa – spiegano i milanesi, furiosi – creando cittadini liberi di circolare e cittadini che per portare i figli a scuola o andare a lavorare devono pure pagare”.



        PAROLACCE E ACCUSE – Gli animi si scaldano subito, e non aiuta il fatto che dalla saletta sempre più satura, in tanti, troppi, sono costretti ad accalcarsi fino a riversarsi in strada, peraltro velocemente bloccata da una camionetta della Polizia.

        •Alle grida dei cittadini, esasperati anche da questo palese sbaglio di valutazione circa l’affluenza residenti di Zona 1, il noto Paolo Limonta, coordinatore dei comitati per Pisapia e responsabile dell’ufficio rapporti con la città, esclama: “Ma questi chi ca..o sono?!?”
        •La frase, purtroppo, non sfugge ai cittadini più vicini al desco occupato dai rappresentanti del Comune, e i toni si alzano ancora: “Chiedi scusa, siamo cittadini, siamo qui per difendere i nostri diritti!”
        •Il parapiglia monta ancora di più, tra fischi “Buuuu” e cori da stadio che gridano “Buffoni, non siete neanche capaci di organizzare un’assemblea!” “Avete predisposto una saletta da 80 posti per incontrare tutti i residenti di Zona 1, buffoni, andate a casa, buffoni!!”


        L’ASSEMBLEA, ALL’ADDICCIO CON UNA PANCHINA A FAR DA PODIO – Dopo una contrattazione di oltre mezzora durante la quale l’assessore Maran propone di sciogliere la seduta e tornare l’indomani (eventualità che scatena una nuova ondata di furia da parte di chi ha disdetto i propri impegni per essere presente all’incontro), si decide di spostare la consultazione all’esterno della sala, nel più ampio giardino del CAM, dove i residenti rimangono al gelo fino a mezzanotte pur di esporre il perché è inutile, iniquo, discriminante ed anticostituzionale farli pagare per entrare e uscire dalle proprie abitazioni.

        •Per tutto ciò, palco improvvisato diventa una panchina sulla quale si pigiano in piedi Stefano D’Onofrio, presidente della commissione viabilità di Zona 1, l’assessore alla Viabilità, il 31enne Pier Francesco Maran e Paolo Limonta. Tra loro, a turno, cittadini di ogni età iscrittisi su una fugace lista impugnano il microfono per intervenire.


        LE RICHIESTE DEI CITTADINI – Tra le richieste, i residenti sono unanimi nel sostenere che non vogliono pagare una tassa per far ritorno nella propria abitazione:

        •Completamente avversati, a questo proposito, i 40 ingressi omaggio concessi dal Comune, una volta consumati i quali i residenti dovranno pagare 2 euro come pedaggio per tornare a casa.
        •“E’ un provvedimento importante, che impatta moltissimo sulla vita dei cittadini”, protesta una signora. “Non potevate prenderlo con più calma e attenzione, in modo da eseguirlo per dare davvero un servizio ai cittadini? Così è inutile”. “Lo smog non si ferma al limitare della Cerchia dei Bastioni”, aggiunge un altro cittadino, “e costringendo i milanesi a intasare la circonvallazione per non entrare nel centro, non si farà che aumentare il traffico e l’emissione di smog causata da ogni auto”.
        •“Se proprio ci devono far pagare, si torni all’abbonamento annuale”, propongono in molti, “ci facciano sborsare una tantum come già facciamo e ci lascino vivere in pace!”.
        •Tra i presenti, non manca chi domanda il motivo per cui “un camion è libero di intasare la circonvallazione a proprio piacimento ma, se entra nell’Area C, deve pagare: fuori dalla circonvallazione non inquina?!”
        •“Vogliamo sapere quanti soldi ha speso il Comune per i 2 milioni di volantini e le 700mila lettere spedite ai cittadini!”, chiedono altri.
        •“Non vogliamo catene al piede”, spiega un uomo sui quarant’anni, “i 40 accessi omaggio sembrano l’ora d’aria concessa ai carcerati. Inoltre, il provvedimento privilegia determinate categorie di commercianti, come i locali notturni. Dopo le 19,30 di sera, infatti, chiunque può accedere al centro inquinando come vuole. Se il motivo è l’aria pulita, allora il provvedimento dovrebbe essere fatto sulle 24 ore, senza comunque far pagare i residenti. Altrimenti il risultato è solo quello di creare lavoratori di serie A (cioè quelli con attività che iniziano dopo le 19,30) e di serie B, che devono sempre pagare per andare a lavorare all’interno dell’Area C”;
        •C’è poi il caso, direttamente citato dallo stesso Maran, di quanti risiedono all’interno di vie a senso unico che conducono obbligatoriamente all’uscita di un varco Ecopass. “In questi due mesi cercheremo una soluzione”, specifica l’assessore “siamo disponibilissimi a lavorare insieme per migliorare il provvedimento!”;
        •“Fate i controlli alle caldaie”, urlano un gruppetto, “possibile che non capiate che l’inquinamento viene da lì? A giugno non ci sono mai i blocchi del traffico!”
        •Cosa succederà, poi, alle 20mila famiglie di residenti proprietari di un veicolo diesel Euro 3? Area C ne vieta la circolazione all’interno della Cerchia, accordando una deroga per i primi 12 mesi. “Peccato che il provvedimento duri 18 mesi: al termine dei primi 12 i residenti coinvolti saranno anche costretti ad acquistare un’auto nuova, in un periodo di così grande crisi economica”? Qui Maran risponde: “Un auto Euro 3 inquina 10 volte di più di un euro 4. Chi potrà cambiare l’auto, lo farà.” “Tra 12 mesi – lancia comunque una mezza promessa l’assessore, “probabilmente ci sarà un’altra deroga”, ma la risposta pronunciata in termini vaghi ed incerti non convince, lasciando le 20mila famiglie nel dubbio impellente: devo trovare il modo di mettere da parte migliaia di euro perché sono obbligato a comprare una nuova auto, oppure no?


        I PRESENTI, TRA POLITICI E QUANT’ALTRO – Mentre la notte cala, non mancano gli interventi di noti politici, rappresentati di importanti enti assistenziali, organizzatori di comitati e altro. In ordine di intervento:

        •Luca Scalmana, in rappresentanza delle 1500 famiglie circa riunite nel comitato “Residenti No Charge”, dice: “I residenti non vogliono essere discriminati rispetto al resto della popolazione, che può tornare a casa propria senza pagare un euro;
        •Marco Cappato, presidente del Gruppo Radicale – Federalista europeo al Consiglio comunale di Milano, nella folla elargisce parole in sostegno del giovane Maran durante momenti di protesta particolarmente intensi;
        •C’è poi Tiziana Maiolo, ex assessore alle Politiche Sociali, che dice che “quando si mette una tassa, si eroga un servizio. Ci dicono di andare in tram, ma il tram costa di più. Il provvedimento, inoltre, è anticostituzionale”;
        •Qualche rappresentante dei “Gentori anti-smog” fa di tutto per manifestare il proprio consenso ad Area C, citando “la qualità della vita” e “l’aria che respiriamo”, nonché sostenendo che “Milano non è più una città per le auto”;
        •Proseguendo in ordine cronologico, è poi il turno di Maurizio Gussoni, commissario della Croce Rossa Italiana della regione Lombardia. La questione sollevata, già posta all’assessore Maran in precedenza, riguarda i volontari che devono seguire i corsi della CRI nella sede milanese di via Caradosso, all’interno della Cerchia. Nonostante tutte le deroghe concesse alle più svariate istituzioni e categorie, nulla è stato concesso a detti volontari della CRI: “Ho più volte chiesto una risposta diretta a Maran” spiega Gussoni, “si tratta di 10 accessi gratuiti a settimana, pari a 50 euro complessivi”. Il commissario della CRI coglie dunque l’occasione per reclamare ancora la risposta cui ha diritto. Ma purtroppo, questa volta l’assessore risponde, e il verdetto è che neanche i volontari della CRI saranno esenti: per recarsi ai corsi sulle tecniche di salvataggio, dovranno pagare.
        •Ancora deroghe richieste da Micaela Goren Monti, del Pdl, che pone in luce la questione dei medici di base: “Perché devono pagare per andare a soccorrere i loro pazienti?”


        PROVVEDIMENTO ANTICOSTITUZIONALE E RICORSI – Tiziana Maiolo porta alla luce i 3 articoli della Costituzione contro i quali andrebbe a cozzare l’Area C, provvedimento anticostituzionale, ingiusto ed iniquo:

        •“Articolo 3, principio di uguaglianza: i cittadini residenti nel centro sono uguali a tutti gli altri e come tutti hanno diritto di tornare a casa senza per questo dover pagare. Articolo 16, libertà di circolazione, e articolo 42, diritto di proprietà: se vivo in un’abitazione devo avere il diritto di entrarvi e uscirvi quando voglio”.
        •“Io, in tutte le sedi in cui potrò, solleverò detta questione, e – conclude la Maiolo ottenendo un’ovazione – sono sicura che vinceremo!”
        •Parla di ricorsi anche l’ex assessore al Territorio, Alessandro Morello, che tra applausi e contestazioni collegate alla vecchia giunta annuncia che sta proseguendo l’iter delle 25mila firme raccolte dalla LN ai gazebo. Morello precisa inoltre che la decisione di fare ricorso si è resa necessaria poiché il consiglio di zona “ha baipassato l’opposizione”, obbligandola a scegliere tale strada.


        LE PAROLE DI MARAN – Nervoso e a volte preda di risolini dettati da tensione e imbarazzo (“Assessore, lei continua a ridere ma io non so cosa sta capendo di ciò che le diciamo”, osserva un signore durante il proprio intervento), il 31enne Maran cerca di esporre “la filosofia e la strategia del provvedimento”, definendo l’Area C una “sperimentazione” (“non siamo cavie, prima vogliamo le strutture, dopo fateci pagare!”), e sostenendo che “i dati riscontrati dimostrano che la metà dei residenti del centro usa l’auto meno di 40 volte all’anno.

        •A questo punto una protesta popolare costringe l’assessore a interrompersi, che per uscire dal vicolo cieco sostiene che evidentemente “questo dato si scontra con la percezione d’uso che hanno i residenti, differente dalla realtà”. Poi continua: “C’è un secondo gradino di abitanti del centro che utilizza l’auto tra le 40 e le 80 volte all’anno: tali auto costituiscono il 25% dei veicoli in entrata e, a loro, viene richiesto al massimo un contributo di 80 euro l’anno. C’è una terza fascia, del 20%, che utilizza l’auto frequentemente e un 5% che, per evidenti motivi di lavoro, la usa molto frequentemente, che si troverebbe a pagare comunque solo 180 volte”.
        •Immediate le repliche dei presenti: “Andiamo in ufficio tutti i giorni, portiamo i figli a scuola! O non sapete fare i calcoli o ci state solo prendendo in giro!”
        •“Stiamo cercando di fare quanto approvato dal referendum”, continua Maran, e ancora non mancano repliche: “Chi ha votato al referendum non sapeva che avrebbe pagato per tornare a casa!”
        •“Il referendum era sull’Ecopass, non su una congestione charge!” gridano ancora in molti.
        •“Abbiamo 700mila auto che entrano ogni giorno a Milano”, continua a spiegare Maran. Poi aggiunge: “I dati ci dicono che la metà degli spostamenti che avvengono all’interno di Area C coprono la distanza di 2 km, e potrebbero essere sostituiti se il sistema di trasporto pubblico fosse più efficiente e i cittadini usassero il mezzo pubblico invece dell’auto”. “E i sacchetti del supermercato me li porti a casa te?”, chiede una madre di famiglia, ben sapendo che non avrà risposta.
        •“Il provvedimento Area C porterà una riduzione del traffico sia nel centro della città che, a lungo termine, in tutta Milano” prosegue indefesso il giovane Maran, mentre la folla grida “Balle!” e lui rilancia, non mancando di nominare gli ormai abusatissimi esempi di capitali quali Londra, Stoccolma e Parigi, che, come sottolineano i presenti, sono tutte città dotate di una struttura di linee metropolitane e di superficie sviluppatissima e di massima efficienza.
        •“Noi crediamo che in un sistema dove si chiede qualcosa per entrare”, specifica quindi Maran, “è giusto chiedere qualcosa anche a chi è dentro”, riferendosi a tutti quati dovranno pagare per entrare e uscire da casa propria. In sostegno di ciò, Maran cerca di spiegare che il pedaggio non è attivo tutti i giorni e tutto il giorno, ma solo dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30 (“Vado alle 19,30 a fare la spesa?” “Entro un’ora prima in ufficio?” “Dopo aver iniziato a lavorare alle 6 ogni mattina devo tornare a casa dopo le 19,30 anche se il mio turno è finito alle 18?”)
        •Tra i discorsi dei rappresentati della giunta, non manca inoltre il riferimento alle casse comunali, “trovate vuote dalla Moratti” e, pertanto, necessariamente rimpinguate adesso.


        CONCLUSIONE – L’incontro si conclude a pochi minuti dalla mezzanotte, poiché il CAM deve chiudere.

        •L’assessore Maran non rinuncia a terminare pronunciando un messaggio di condivisione e coesione: “Quello che avete detto non è stato detto al muro. Parliamone, confrontiamoci, il provvedimento si può migliorare in corso d’opera. Vogliamo ridurre il traffico, non fare cassa.”
        •Intanto, il 16 gennaio Area C verrà attivato, e i residenti di Zona 1 nonché la schiacciante maggioranza dei cittadini presenti all’incontro, non possono che sperare che il provvedimento venga cambiato.
        •Intato, come ha detto un signore sui 65 anni, con capelli candidi e sguardo stupito: “Maran, c’è poco da ridere”.

        http://www.cronacamilano.it/cronaca/...-risposte.html
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        • #5
          Re: Area C (Milano)

          Area C, contestato Maran: «Una tassa assurda» In centinaia all'incontro con l'assessore
          Rivolta durante l'assemblea in zona 1. «Ci fate pagare per rientrare nelle nostre case». La sala in corso Garibaldi non basta per la folla la protesta

          Area C, contestato Maran: «Una tassa assurda» In centinaia all'incontro con l'assessore

          Rivolta durante l'assemblea in zona 1. «Ci fate pagare per rientrare nelle nostre case». La sala in corso Garibaldi non basta per la folla



          (Fotogramma)
          MILANO - Le urla si gonfiano dal fondo della sala: «Buffoni, buffoni». Mani sbattute sui tavoli. Insulti. La sala comunale di corso Garibaldi è stracolma (anche perché piccola e inadeguata). Qualche centinaio di persone all'interno, altrettante fuori. La rabbia della zona 1 contro l'Area C esplode di fronte all'assessore all'Ambiente della giunta Pisapia, Pierfrancesco Maran, venuto a illustrare il provvedimento antitraffico che partirà il prossimo 16 gennaio. Illustrare, in realtà, è impossibile: già alle nove di sera l'assemblea si trasforma in una bolgia da stadio.

          LA BAGARRE - Ancor prima di cominciare, e per più di un'ora, si discute solo sull'ipotesi di rimandare l'appuntamento o spostare la discussione all'esterno. È quel che accade, alla fine: intorno alle dieci l'incontro su Area C si svolge al freddo, in un giardino. E dal Comune arriva una minima apertura: «Possibile qualche modifica per i residenti che escono ed entrano ogni giorno dal centro».

          I RESIDENTI - A Palazzo Marino tutti erano consapevoli che l'appuntamento con i residenti all'interno dell'Area C sarebbe stato il più teso e problematico dell'intero tour programmato dalla giunta nelle zone della città. Qui, dentro i Bastioni, batte il nervo scoperto dei molti residenti che hanno già presentato ricorsi al Tar e si ribellano: «È inconcepibile dover pagare per rientrare in casa propria». Nessuno però prevedeva un livello di tensione così alto. L'evento è simbolico. Non si trattava di una riunione rionale, ma del primo dibattito pubblico sul provvedimento che rivoluzionerà la politica ambientale di Milano e cambierà le abitudini di decine di migliaia di cittadini.

          IL CENTRODESTRA - Tanto era simbolico questo appuntamento, che il centrodestra ha schierato i suoi pasdaran : l'avvocato Roberto Lassini (autore dei manifesti che infiammarono la scorsa campagna elettorale, «Fuori le Br dalle Procure») e l'ex assessore Tiziana Maiolo. Con loro un gruppetto di militanti di partito, tra i più accesi contestatori. Intorno a questo nucleo si sono però radunati circa 400 residenti animati da genuina insofferenza. Parlare, anche fuori dalla sala, è stato complicato. Con cori e urla per ribattere a qualsiasi frase dell'assessore. Maran: «È un provvedimento complesso...». Applausi ironici. Maran: «C'è stato il referendum». Replica: «Bugia». Maran: «È una sperimentazione, verificheremo...». Risposta: «Non vogliamo pagare».

          IPOTESI MODIFICHE - È escluso che a questo punto Palazzo Marino possa cambiare i principi base di un sistema di regole ormai scritte, ma è altrettanto vero che l'intera giunta e il sindaco Pisapia non potranno ignorare questa «rivolta». È lo stesso Maran a rendersi conto della situazione e, a metà dell'incontro, apre a una possibile modifica: «Abbiamo due mesi di tempo, dobbiamo individuare nuove soluzioni per quel 20 per cento di residenti che esce frequentemente dal centro per lavoro». È quello il nodo: chi lavora fuori dai Bastioni, e non può usare i mezzi, potrebbe spendere oltre 300 euro l'anno proprio per tornare dall'ufficio a casa.

          GLI INTERVENTI - «Peccato - commenta Anna Gerometta, dei "Genitori antismog" -, ci sono molti abitanti del centro favorevoli all'Area C, ma in questo contesto è impossibile sentire la loro voce». Gli interventi dei cittadini, che parlano dopo l'assessore, sono però tutti contrari. Su questa linea: «Le statistiche del Comune perdono di vista le persone. Abbiamo il diritto di veder rispettate le nostre esigenze». Martedì, in serata, dovrebbe esserci una nuova assemblea davanti alla Camera del lavoro in corso di Porta Vittoria. Con la probabilità concreta che il messaggio sia ancora quello sintetizzato ieri da Luca Scalmana, portavoce delle 1.500 famiglie del movimento «Residenti no charge»: «Vogliamo rientrare in casa senza dover guardare l'orologio. Non vogliamo essere discriminati».

          Gianni Santucci Armando Stella

          http://milano.corriere.it/milano/not...00104627.shtml
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          • #6
            Re: Area C (Milano)

            Sinceramente io lo preferisco all'ecopass precedente...mi sembra più chiaro e meno confusionario...tariffe uguali per tutti...e almeno hanno levato il nome ecopass che era davvero ridicolo...è una tassa per entrare nella cerchi e basta...

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            • #7
              Re: Area C (Milano)

              ti sembra giusto che anche i residenti devono pagare 2 euro se entrano/escono?

              l'80% di quelli che entrano ora nella cerchia allungheranno la strada spostando tutto il traffico nelle zone vicine...

              ti sembra giusto che abbiano subito alzato il biglietto dei mezzi pubblici a 1,50€ senza prima potenziarli?

              ti sembra giusto pagare il bollo e l'assicurazione x 1 anno intero quando poi te ne fanno limitare l'uso??
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              • #8
                Re: Area C (Milano)

                al rogo, semplice.

                Chi parla non sa di cosa parla, però si sentono in dovere di parlare e legiferare per far vedere che hanno a cuore la città, la salute e cazzate simili.
                Live or exist...you have the key...
                :vecio: Luci accese anche di giorno, piede giù ma prudenza.....SEMPRE! :devil:
                Meglio tirare i remi in barca che tirarseli sui coglioni
                La spiegazione più semplice è sempre anche la migliore
                :sisi: Gli ostacoli sono quelli che vediamo quando distogliamo lo sguardo dagli obiettivi - H.Ford

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                • #9
                  Re: Area C (Milano)

                  Originariamente inviato da lancievolution Visualizza il messaggio
                  ti sembra giusto che anche i residenti devono pagare 2 euro se entrano/escono?

                  l'80% di quelli che entrano ora nella cerchia allungheranno la strada spostando tutto il traffico nelle zone vicine...

                  ti sembra giusto che abbiano subito alzato il biglietto dei mezzi pubblici a 1,50€ senza prima potenziarli?

                  ti sembra giusto pagare il bollo e l'assicurazione x 1 anno intero quando poi te ne fanno limitare l'uso??
                  I residenti avranno 40 pass annuali...è da una ricerca è stato provato che con questi 40 pass annuali il 50% di loro non pagherà mai...

                  Non credo sia giusto che chi è residente debba pagare, perchè svantaggiato...ma d'altra parte chi è residente ha anche il vantaggio di poter parcheggiare nelle famose linee gialle che appunto sono solo a loro "favore".

                  Questa dell'80% che allunga la strada è un pò tirata a casaccio...la cosa che ho notato anche con il mio lavoro è che ecopass o non ecopass la gente entra cmq...

                  ATM era in perdita...

                  Io il bollo lo leverei ma questi sono altri discorsi...

                  Commenta


                  • #10
                    Re: Area C (Milano)

                    Originariamente inviato da joker83 Visualizza il messaggio
                    I residenti avranno 40 pass annuali...è da una ricerca è stato provato che con questi 40 pass annuali il 50% di loro non pagherà mai...

                    Non credo sia giusto che chi è residente debba pagare, perchè svantaggiato...ma d'altra parte chi è residente ha anche il vantaggio di poter parcheggiare nelle famose linee gialle che appunto sono solo a loro "favore".

                    Questa dell'80% che allunga la strada è un pò tirata a casaccio...la cosa che ho notato anche con il mio lavoro è che ecopass o non ecopass la gente entra cmq...

                    ATM era in perdita...

                    Io il bollo lo leverei ma questi sono altri discorsi...
                    ricerca???guarda caso hanno messo come orario 7:30-19:30 cosi sono sicuri di beccare tutti quelli che vanno a lavorare!!

                    la gente entra cmq xchè nel tempo si sono adeguati al ecopass moratti comprando auto euro 4/5,gpl,metano....vedrai qnd tocca pagare 5 euro l'ingresso come stanno alla larga.....

                    l'atm è in perdita?dato che puntavano alla diminuzione del traffico dovevano incentivare l'uso del mezzo pubblico....e di sicuro la soluzione nn è alzare i prezzi...
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                    "one shot,one kill"

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                    Sto operando...
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