Mediaset: MotoGP addio, non dai certezze
Martedì 15 Maggio 2012 19:31 di rm
Dopo la conferma dell’acquisto da parte di Sky dei diritti della MotoGP a partire dal 2014 è arrivata quella del passaggio della Superbike da La 7 a Mediaset. L’azienda milanese ha acquisito da Infront i diritti esclusivi del campionato derivate di serie per il triennio 2013-15 con un’opzione per i tre anni successivi.
Italia 1 abbandonerà quindi i prototipi, che seguiva senza interruzioni dal 2002, per puntare sulla SBK, campionato che sembra avere più possibilità anche dal punto di vista economico. Le parole dei vertici del Biscione sono chiare: “in assenza di certezze sui regolamenti e sul numero di Case e di campioni presenti nel 2014, Mediaset ha deciso di non rinnovare il contratto con Dorna in ragione di valutazioni non coincidenti tra le parti sul valore odierno e prospettico dei diritti televisivi del circuito” recita il comunicato stampa. La traduzione è semplice, il periodo di crisi di Valentino Rossi, la mancanza di campioni non solo in pista ma anche dal punto di vista mediatico e i continui cambi ai regolamenti che hanno fatto scappare già molte Case dal Circus, rendono la MotoGP un piatto meno appetibile rispetto a qualche anno fa. Gli ascolti televisivi riflettono questa regressione, con un continuo calo dei telespettatori dallo scorso anno fino a oggi. Non vale più, insomma, quei 17 milioni di euro a stagione che si vocifera costasse averla.
La soluzione per i vertici di Mediaset è stata semplice, riniiziare con un campionato che potenzialmente ha ampi margini di crescita, sia dal punto di vista dell’audience che del ritorno pubblicitario. “Il Superbike World Championship è un circuito molto competitivo che si caratterizza per un alto numero di piloti e scuderie ufficiali in pista (Bmw, Honda, Suzuki, Kawasaki, Aprilia e Ducati), oltre che per una formula che vede gareggiare moto di serie praticamente uguali a quelle disponibili sul mercato per il pubblico degli appassionati”. Un campionato come meno storia alle spalle, ma più concreto e con più Case presenti e che con la copertura mediatica adatta potrebbe riservare più di una sorpresa al ben più prestigioso fratello.
Si inizierà con un anno di transizione, con la convivenza tra MotoGP e SBK, per poi concentrare tutti gli sforzi sulle derivate di serie. L’obiettivo sarà il sorpasso, non in pista ma in tv. C’è ancora un anno di tempo per prepararsi la strada.
Fonte: www.gpone.com
Martedì 15 Maggio 2012 19:31 di rm
Dopo la conferma dell’acquisto da parte di Sky dei diritti della MotoGP a partire dal 2014 è arrivata quella del passaggio della Superbike da La 7 a Mediaset. L’azienda milanese ha acquisito da Infront i diritti esclusivi del campionato derivate di serie per il triennio 2013-15 con un’opzione per i tre anni successivi.
Italia 1 abbandonerà quindi i prototipi, che seguiva senza interruzioni dal 2002, per puntare sulla SBK, campionato che sembra avere più possibilità anche dal punto di vista economico. Le parole dei vertici del Biscione sono chiare: “in assenza di certezze sui regolamenti e sul numero di Case e di campioni presenti nel 2014, Mediaset ha deciso di non rinnovare il contratto con Dorna in ragione di valutazioni non coincidenti tra le parti sul valore odierno e prospettico dei diritti televisivi del circuito” recita il comunicato stampa. La traduzione è semplice, il periodo di crisi di Valentino Rossi, la mancanza di campioni non solo in pista ma anche dal punto di vista mediatico e i continui cambi ai regolamenti che hanno fatto scappare già molte Case dal Circus, rendono la MotoGP un piatto meno appetibile rispetto a qualche anno fa. Gli ascolti televisivi riflettono questa regressione, con un continuo calo dei telespettatori dallo scorso anno fino a oggi. Non vale più, insomma, quei 17 milioni di euro a stagione che si vocifera costasse averla.
La soluzione per i vertici di Mediaset è stata semplice, riniiziare con un campionato che potenzialmente ha ampi margini di crescita, sia dal punto di vista dell’audience che del ritorno pubblicitario. “Il Superbike World Championship è un circuito molto competitivo che si caratterizza per un alto numero di piloti e scuderie ufficiali in pista (Bmw, Honda, Suzuki, Kawasaki, Aprilia e Ducati), oltre che per una formula che vede gareggiare moto di serie praticamente uguali a quelle disponibili sul mercato per il pubblico degli appassionati”. Un campionato come meno storia alle spalle, ma più concreto e con più Case presenti e che con la copertura mediatica adatta potrebbe riservare più di una sorpresa al ben più prestigioso fratello.
Si inizierà con un anno di transizione, con la convivenza tra MotoGP e SBK, per poi concentrare tutti gli sforzi sulle derivate di serie. L’obiettivo sarà il sorpasso, non in pista ma in tv. C’è ancora un anno di tempo per prepararsi la strada.
Fonte: www.gpone.com
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