Re: Lavoro da sogno lontano da casa ? [vita WIP+ferrari+passione all'estero]
grazie ancora a tutti, sono davvero contento che la storia piaccia !
inauguriamo il 2015 con 17 giorni di ritardo (capodanno è stato bello tosto, mi so ripreso ieri)
torno indietro nel tempo, circa settembre/ottobre 2014, per riprendere il racconto
sono stato assunto in qualità di apprendista nel settore Classiche.
questo significa che tutti i ferri dal 1979 in giu, se farò il bravo, prima o poi passeranno sotto le mie mani.
Il lavoro comprende la manutenzione dei veicoli marcianti o in buona salute, ma la maggior parte del business e del profitto sta nelle "restorations", vale a dire i restauri delle ragazze piu belle e costose.
La manutenzione si spiega grosso modo da sola. Grazie a Dio esistono alcuni dei fortunati proprietari di Ferrari classiche o simili che amano usare la loro amata piu di una volta all'anno, il che ovviamente, porta al deterioramento o peggio alla rottura di questo e quel componente, in generale stupidaggini legate alla qualità a dir poco approssimativa dell'assemblaggio dell'epoca.
qualche esempio,
Miura P400 aggiornata SV, coppa olio bagnata (sigilla e spera) più alcuni manometri poco affidabili.
tornata dopo due settimane, test drive, cavo di alimentazione principale fuso e intero cablaggio da cambiare
330 GTC, pompa benza da buttare
e così via..
--
Da quel che ho avuto modo di capire esistono diversi livelli di restauro, direttamente proporzionali alle possibilità del cliente. Ma grosso modo il processo è molto simile in ognuno dei casi.
Le macchine vengono acquistate per lo più presso le aste che si tengono periodicamente in ogni angolo del mondo dove la gente abbia abbastanza grana. esistono anche esemplari trovati in capannoni come accade nelle serie TV, come esistono gli ereditieri che non sanno cosa farsene del giocattolo di papà o del nonno.
Nel caso dei restauri completi la macchina viene provata su strada per avere un'idea delle condizioni del motore, impianto di raffreddamento ed elettronica, piu eventuali extra come il condizionatore o lo stereo. Ma in molti casi tale procedimento viene saltato a piè pari, dato che di li a poco, della carrozza rimarrà solo la scocca e gli interni.
Completato lo "stripping", ci si ritrova con motore, cambio, sospensioni, scarichi, serbatoio e freni sparsi a terra, e la scocca con solo i vetri, gli interni e l'impianto elettrico viene caricata su un carrello o "dolly" pronta per essere spedita a Maranello, dove la carrozzeria Zanasi entra in gioco, rispedendo la merce dopo alcuni mesi
La nera è una 250 GT California, molto simile a quella vista su TopGear guidata da James May qualche stagione fa. Si tratta di una SWB (passo corto) con frontale aggiornato del 1961.
E' probabilmente la Ferrari classica più desiderabile dopo la 250GTO, data la serie molto limitata e la sicurezza che ognuno del circa 90 esemplari sia stato posseduto da qualche star del cinema, di conseguenza i prezzi raggiungono cifre comiche anche per esemplari da asta. Questa in foto è sul ponte da circa un mese e mezzo, restauro completo con qualche variazione comandata dal budget, ed è stata venduta per 8 milioni di sterline. (e ci fanno problemi se lo scarico è da cambiare, ma andate a lavorareee)
La vedremo ancora
La Blu invece è una 250 Berlinetta SWB del '60, anche lei tutta da rimontare come un lego, anche se in questo caso il budget è un pò piu consistente. caso curioso il prezzo di acquisto è leggermente inferiore, dato lo strapotere delle California, circa 6milioni.
Nelle foto ci sono anche una 250 Testa Rossa del '58 (non sono sicuro sia originale), e una 275 GTS, del tutto simile a quella guidata da Jeremy Clarkson quando nel 2007 provò la 599GTB, anche lei in fase di restauro completo.
Nell'angolo in fondo, un'altra California passo corto completa e marciante.
--
Come credo sia sia capito, il nostro compito è quello di assicurarci che le componenti meccaniche siano all'altezza della situazione. In base al budget e alla destinazione d'uso della macchina si decide cosa fare di ciò che è utilizzabile fra i pezzi originali.
Nei restauri completi ad alto budget si ricostruisce tutto, preservando l'originalità del salvabile ed esaltandola grazie all'uso di moderne tecnologie. Sembra tutto molto bello, ma accade meno spesso di quanto ci si aspetta.
Durante il periodo nel quale la carrozzeria e gli interni sono in Italia, il resto viene spedito a specialisti per essere ricostruito o revisionato., mentre il motore rimane da noi per essere anch'esso smutandato e rivoltato come un calzino, o talvolta persino rivoluzionato.
Ultima chicca della Joe Macari Performance Cars, la sala prova motori:
luogo niente male dove, dopo esser stati ricostruiti da zero o anche pompati, i motori vengono fatti girare per l'equivalente di circa 1500miglia, e talvolta anche misurati per potenza e coppia.
In foto il V12 piatto di una 365 GT/4 BB, con camme 512 e alesato a circa 5.1 litri. (non fatevi fottere dagli ignoranti, non è un boxer!). dal canto mio non ho mai visto un propulsore così grande !
--
altri componenti come le scatole guida, i freni, assali quando presenti, e bracci delle sospensioni, vengono rimessi al mondo da aziende specializzate e tornano sugli scaffali in "unit six" in attesa che la carrozzeria faccia ritorno dall'italia.
Nel mondo perfetto il procedimento consisterebbe nel semplice rimontaggio, ma è ovvio che così non è.
Molte auto, giunte in italia, necessitano della ricostruzione di parte della carrozzeria, o anche dell'intera scocca; esistono poi componenti che non possono più essere acquistati dalla fabbrica per ovvie ragioni, e le repliche, anche se costosissime, non montano MAI alla prima botta.
Gli impianti elettrici vengono ricostruiti da zero mantenendo gli optional, ma ci sarà sempre qualche connettore che "achecazzoservenonsesà".
Le difficoltà legate alla differenza di linguaggio poi non sono poche. da quando sono stato assunto io il problema non sussiste. e daje.
Per quanto possa sembrare singolare, anche in restauri dal budget astronomico, si spende moltissimo tempo a migliorare, modificare, segare, incollare, saldare e maledire questo o quel componente per rimontare il presepe come si deve.
altra diapositiva
esempio con l'intero sistema di sospensioni di una Dino 206, esclusi mozzi e barre stabilizzatrici.
Siamo ad Ottobre 2014, avevo gia cominciato ad usare le mani, preparai e verniciai le molle e infilai dentro alcune delle boccole nei bracci. Gli stessi sono stati verniciati a polvere da una azienda specializzata, con un film spesso anche 1mm in alcune parti... Spesi ore con il taglierino per limare via vernice in eccesso.
L'esemplare in questione è uno dei circa 150 prodotti della primissima serie di Ferrari Dino. La stragrande maggioranza sono 246GTS, le GT ancora più rare, ma le 206 con motore 2litri e carrozzeria in alluminio sono gli esempi piu rari e desiderabili per un amante delle Dino. Circa 500.000sterline.
--
Al termine del processo di rimontaggio c'è quello che definirei "controllo qualità", che non credo necessiti di spiegazioni.
Ricorderete la Daytona Oro nel primissimo post
o queste due 275, una GTB a sinistra, GTS a destra
.
Non vi aspettate la perfezione. Queste macchine sembrano e sono stupende, ma il caro vecchio V12 fu progettato negli anni 40, e i fortunati esemplari sopravvissuti sono stati gia ricostruiti almeno un paio di volte. Non sarà mai, quindi, a prova di perdite. E' normale trovarsi di fronte a ferri da 15milioni con tante, ma tante goccioline sotto, per non parlare di set di carburatori costati anche 30mila euro che sbarellano tutto d'un botto.
la risposta dello scozzese responsabile delle storiche con il quale ormai lavoro da piu di un mese è sempre la stessa: "they are very old italian cars".
grazie ancora a tutti, sono davvero contento che la storia piaccia !
inauguriamo il 2015 con 17 giorni di ritardo (capodanno è stato bello tosto, mi so ripreso ieri)
torno indietro nel tempo, circa settembre/ottobre 2014, per riprendere il racconto
sono stato assunto in qualità di apprendista nel settore Classiche.
questo significa che tutti i ferri dal 1979 in giu, se farò il bravo, prima o poi passeranno sotto le mie mani.
Il lavoro comprende la manutenzione dei veicoli marcianti o in buona salute, ma la maggior parte del business e del profitto sta nelle "restorations", vale a dire i restauri delle ragazze piu belle e costose.
La manutenzione si spiega grosso modo da sola. Grazie a Dio esistono alcuni dei fortunati proprietari di Ferrari classiche o simili che amano usare la loro amata piu di una volta all'anno, il che ovviamente, porta al deterioramento o peggio alla rottura di questo e quel componente, in generale stupidaggini legate alla qualità a dir poco approssimativa dell'assemblaggio dell'epoca.
qualche esempio,
Miura P400 aggiornata SV, coppa olio bagnata (sigilla e spera) più alcuni manometri poco affidabili.
tornata dopo due settimane, test drive, cavo di alimentazione principale fuso e intero cablaggio da cambiare
330 GTC, pompa benza da buttare
e così via..
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Da quel che ho avuto modo di capire esistono diversi livelli di restauro, direttamente proporzionali alle possibilità del cliente. Ma grosso modo il processo è molto simile in ognuno dei casi.
Le macchine vengono acquistate per lo più presso le aste che si tengono periodicamente in ogni angolo del mondo dove la gente abbia abbastanza grana. esistono anche esemplari trovati in capannoni come accade nelle serie TV, come esistono gli ereditieri che non sanno cosa farsene del giocattolo di papà o del nonno.
Nel caso dei restauri completi la macchina viene provata su strada per avere un'idea delle condizioni del motore, impianto di raffreddamento ed elettronica, piu eventuali extra come il condizionatore o lo stereo. Ma in molti casi tale procedimento viene saltato a piè pari, dato che di li a poco, della carrozza rimarrà solo la scocca e gli interni.
Completato lo "stripping", ci si ritrova con motore, cambio, sospensioni, scarichi, serbatoio e freni sparsi a terra, e la scocca con solo i vetri, gli interni e l'impianto elettrico viene caricata su un carrello o "dolly" pronta per essere spedita a Maranello, dove la carrozzeria Zanasi entra in gioco, rispedendo la merce dopo alcuni mesi
La nera è una 250 GT California, molto simile a quella vista su TopGear guidata da James May qualche stagione fa. Si tratta di una SWB (passo corto) con frontale aggiornato del 1961.
E' probabilmente la Ferrari classica più desiderabile dopo la 250GTO, data la serie molto limitata e la sicurezza che ognuno del circa 90 esemplari sia stato posseduto da qualche star del cinema, di conseguenza i prezzi raggiungono cifre comiche anche per esemplari da asta. Questa in foto è sul ponte da circa un mese e mezzo, restauro completo con qualche variazione comandata dal budget, ed è stata venduta per 8 milioni di sterline. (e ci fanno problemi se lo scarico è da cambiare, ma andate a lavorareee)
La vedremo ancora
La Blu invece è una 250 Berlinetta SWB del '60, anche lei tutta da rimontare come un lego, anche se in questo caso il budget è un pò piu consistente. caso curioso il prezzo di acquisto è leggermente inferiore, dato lo strapotere delle California, circa 6milioni.
Nelle foto ci sono anche una 250 Testa Rossa del '58 (non sono sicuro sia originale), e una 275 GTS, del tutto simile a quella guidata da Jeremy Clarkson quando nel 2007 provò la 599GTB, anche lei in fase di restauro completo.
Nell'angolo in fondo, un'altra California passo corto completa e marciante.
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Come credo sia sia capito, il nostro compito è quello di assicurarci che le componenti meccaniche siano all'altezza della situazione. In base al budget e alla destinazione d'uso della macchina si decide cosa fare di ciò che è utilizzabile fra i pezzi originali.
Nei restauri completi ad alto budget si ricostruisce tutto, preservando l'originalità del salvabile ed esaltandola grazie all'uso di moderne tecnologie. Sembra tutto molto bello, ma accade meno spesso di quanto ci si aspetta.
Durante il periodo nel quale la carrozzeria e gli interni sono in Italia, il resto viene spedito a specialisti per essere ricostruito o revisionato., mentre il motore rimane da noi per essere anch'esso smutandato e rivoltato come un calzino, o talvolta persino rivoluzionato.
Ultima chicca della Joe Macari Performance Cars, la sala prova motori:
luogo niente male dove, dopo esser stati ricostruiti da zero o anche pompati, i motori vengono fatti girare per l'equivalente di circa 1500miglia, e talvolta anche misurati per potenza e coppia.
In foto il V12 piatto di una 365 GT/4 BB, con camme 512 e alesato a circa 5.1 litri. (non fatevi fottere dagli ignoranti, non è un boxer!). dal canto mio non ho mai visto un propulsore così grande !
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altri componenti come le scatole guida, i freni, assali quando presenti, e bracci delle sospensioni, vengono rimessi al mondo da aziende specializzate e tornano sugli scaffali in "unit six" in attesa che la carrozzeria faccia ritorno dall'italia.
Nel mondo perfetto il procedimento consisterebbe nel semplice rimontaggio, ma è ovvio che così non è.
Molte auto, giunte in italia, necessitano della ricostruzione di parte della carrozzeria, o anche dell'intera scocca; esistono poi componenti che non possono più essere acquistati dalla fabbrica per ovvie ragioni, e le repliche, anche se costosissime, non montano MAI alla prima botta.
Gli impianti elettrici vengono ricostruiti da zero mantenendo gli optional, ma ci sarà sempre qualche connettore che "achecazzoservenonsesà".
Le difficoltà legate alla differenza di linguaggio poi non sono poche. da quando sono stato assunto io il problema non sussiste. e daje.
Per quanto possa sembrare singolare, anche in restauri dal budget astronomico, si spende moltissimo tempo a migliorare, modificare, segare, incollare, saldare e maledire questo o quel componente per rimontare il presepe come si deve.
altra diapositiva
esempio con l'intero sistema di sospensioni di una Dino 206, esclusi mozzi e barre stabilizzatrici.
Siamo ad Ottobre 2014, avevo gia cominciato ad usare le mani, preparai e verniciai le molle e infilai dentro alcune delle boccole nei bracci. Gli stessi sono stati verniciati a polvere da una azienda specializzata, con un film spesso anche 1mm in alcune parti... Spesi ore con il taglierino per limare via vernice in eccesso.
L'esemplare in questione è uno dei circa 150 prodotti della primissima serie di Ferrari Dino. La stragrande maggioranza sono 246GTS, le GT ancora più rare, ma le 206 con motore 2litri e carrozzeria in alluminio sono gli esempi piu rari e desiderabili per un amante delle Dino. Circa 500.000sterline.
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Al termine del processo di rimontaggio c'è quello che definirei "controllo qualità", che non credo necessiti di spiegazioni.
Ricorderete la Daytona Oro nel primissimo post
o queste due 275, una GTB a sinistra, GTS a destra
.
Non vi aspettate la perfezione. Queste macchine sembrano e sono stupende, ma il caro vecchio V12 fu progettato negli anni 40, e i fortunati esemplari sopravvissuti sono stati gia ricostruiti almeno un paio di volte. Non sarà mai, quindi, a prova di perdite. E' normale trovarsi di fronte a ferri da 15milioni con tante, ma tante goccioline sotto, per non parlare di set di carburatori costati anche 30mila euro che sbarellano tutto d'un botto.
la risposta dello scozzese responsabile delle storiche con il quale ormai lavoro da piu di un mese è sempre la stessa: "they are very old italian cars".
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