
Originariamente Scritto da
Peppe.83
L’asfalto oggi è freddino, ma la trazione degli pneumatici Pirelli P-Zero è ottima. In modalità “race” l’elettronica lascia il posteriore libero di muoversi, ma in realtà il differenziale autobloccante elettronico (che frena la ruota con meno aderenza agendo sui dischi dei freni) non regala molte soddisfazioni. Si può provocare un traverso, ma quando si cerca di prolungarlo la potenza non arriva e la macchina si pianta, come quando chiedete a Siri qualcosa che non è in grado di fare. E questo è un po’ seccante. Quando poi il fondo si fa scivoloso, il sistema va un po’ in crisi e il posteriore diventa nervoso e indeciso. È un peccato, perché un autobloccante meccanico sarebbe stato l’ingrediente chiave di una ricetta già molto saporita. Anche la frenata è lontana dall’essere perfetta. La potenza frenante è buona (aiutata dalla massa contenuta dell’auto), ma ci vuole poco per rendere il pedale spugnoso e per sentire i dischi chiedere una pausa. Anche se, in realtà, hanno resistito bene ai maltrattamenti. Diciamo che l’impianto è sufficiente ma non brilla.
La spinta del motore è in perfetta sintonia con il telaio, e nel misto stretto presto ci si ritrova a giocare con freno e gas per farla girare su se stessa. L’Alpine infatti è molto sensibile al tiro-rilascio, tanto che a volte sembra quasi di guidare una compatta sportiva con motore e trazione anteriori. Nel misto veloce però questo posteriore mobile vi darà il suo bel da fare, anche se è semplice da gestire.
L’unica sensazione poco rassicurante si avverte nei cambi di direzione veloci, dove l’auto comincia a oscillare e a galleggiare. Gli ammortizzatori non offrono abbastanza controllo e nella guida al limite si sente l’esigenza di un’auto più composta e misurata. Un assetto più estremo d’altro canto la renderebbe più scomoda e più brusca nelle reazioni, quindi verrebbe a mancare il suo lato da sportiva da tutti i giorni.