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il mulo meccanico

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  • il mulo meccanico

    vediamo se qualcuno conosce questo "coso"


    Il Mulo Meccanico è stato concepito dal Gen. Garbari per sostituire i muli in pelle e ossa (carne poca) in servizio presso gli Alpini.
    Costruito dalla Moto Guzzi, era un 3x3 adatto per la marcia su fondi accidentati, il motore in futuro fù usato sulla "Guzzona" la V7.

    Il motore era un bicilindrico a V di 90°, 4 tempi di 754cc a corsa corta. Il valore di compressione era basso per non pregiudicare la durata e l'affidabilità, la potenza massima era di 20CV a 4000 giri. La coppia massima non era specificata, si sà però che veniva erogata a circa 2400 giri, quindi a una potenza di ca. 15,8CV, con un calcolo otteniamo una coppia di 4,7 kgm.
    La distribuzione era a aste e bilancieri, il carburatore ere un Weber 26IMB1, pompa alimentazione meccanica, serbatoio da 26 litri.
    Lubrificazione a carter secco con 2 pompe una di mandata e una di ritorno, capacità 5,4 kg (6 l).
    Raffreddamento ad aria, accensione con bobina e spinterogeno, dinamo 180W, impianto elettrico blindato. Avviamento elettrico, attacco per batteria ausiliaria di avviamento, dentatura sulla ventola per scollamento "a mano" dei cilindri durante l'inverno.

    Catena cinematica - motore, cambio, differenziale centrale, differenziale posteriore, alberi e rinvii, ruote.
    La frizione era a monodisco a secco, comando a pedale.
    Cambio a 6 marce + RM, la 1^ la 2^ e la retro erano molto ridotte (rapporto 1^ 12,92 - retro 13,7) e si partiva in terza. Il comando delle marce era a leva.
    Differenziale centrale cilindrico epicicloidale, ripartisce 1/5 della coppia alla ruota anteriore e 4/5 a quella posteriore. Possibilità di blocco del differenziale e innesto del blocco indietreggio per le partenze in salita.
    Differenziale posteriore bloccabile con coppia conica ingresso e due coppie coniche d'uscita che si innestano sul dispositivo di variazione carreggiata.
    Alberi di trasmissione posteriori all'interno dei bracci oscillanti con rinvio conico sulle ruote.
    All'avantreno 2 alberi di trasmissione (uno nel forcellone) e tre rinvii. Rapporto finale 10,2:1.
    La carreggiata posteriore può variare da 1,30 m (max apertura) a 85 cm (minima apertura). Il cambio di carreggiata veniva comandato dal conducente e veniva eseguito in movimento. Per completare l'operazione da max a min servivano 25 m.
    Lo sterzo era a volante, scatola sterzo a 2 ingranaggi cilindrici, diametro di sterzata 4,40 m.
    Freni a tamburo, leva al manubrio davanti e pedale dietro.
    Telaio misto di tubi e scatolati, pianale di carico posteriore, ruota di scorta sul serbatoio alle spalle del conducente. Peso a vuoto, con pieno di benzina e accessori ca. 1000kg. Portata 500kg + conducente. Lunghezza 3,00 m - passo 2,00 m - larghezza min. 1,10 m max 1,53 mt - altezza 1,42 m.
    Velocità massima in 6^ 60 kmh, in 1^ 4 kmh.
    Pendenza massima superabile con ruote 50% con cingoli 70%.
    Guado massimo 40 cm
    Angolo di attacco 90° - uscita 73°.
    Consumo medio 15%.
    Serbatoio da 53 litri.

    ciao Alessandro

    I'm naive , i make mistakes , but i don't give a rat's arse how i'm perceived "Shirley Manson"

  • #2
    E' stato sostituito dal Fresia F18 sembra non proprio con ottimi risultati i primi vengono già dismessi.

    ciao Alessandro

    I'm naive , i make mistakes , but i don't give a rat's arse how i'm perceived "Shirley Manson"

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