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Wankel

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  • maximillian
    ha risposto
    mi sa che elaboro la mia auto mettendo al posto del suo motore quello da 4,95 cc !!! :-)


    Scherzi a parte grazie sul serio.

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  • Falko
    ha risposto
    la graupner produce un mini wankel da 4,95 cc e 1,27 cv x l`aereomodellimo altri motori sono prodotti x il campo aereonautico x aerei e elicotteri piccoli dove il minore spazio occupato dal wanke ha dei vantaggi e girando a carichi costanti ha minori problemi di usura e rendimento

    in campo automobilistico x quanto ne so io solo Mazda ne produce ancora

    P.S. quello di F&F era un trirotore da 2,0 litri venduto separatamente dalla stessa mazda se nn sbaglio era adoperato x delle gare monomarca
    Ultima modifica di Falko; 11-06-2003, 20:34.

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  • maximillian
    ha risposto
    Grandioso F4st !!!!!!!!


    Ma torno a chiedere qualcuno sa attualmente oltre a mazda chi produce wankel ?

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  • Falko
    ha risposto
    c`e`pure chi ha trasformato il 13B della RX7 (birotore da 1,3 litri ) in un quadrirotore da 2,6 litri(hanno unito 2 13B) che corrisponde ad un 5,2 litri di un motore a ciclo 8

    azz aveo pure il link del sito che spiegava come costruirselo

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  • deltone4wd
    ha risposto
    da paura! quanti dati!

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  • Falko
    ha risposto
    Messaggio originariamente postato da maximillian
    A me sembra veramente uno spreco che un tipo di motore cosi promettente sia stato abbandonato praticamente da tutte le case !

    é mai possibile che se uno vuole acquistare un auto con motore wankel sia obbligato a comprare mazda ?

    Qualcuno mi sa spiegare perchè ha un cosi alto consumo ?
    e`stato un fallimento xke`all`epoca nn esistevano materiali e tecnologie che ci sono ora e che potrebbero rilanciare il motore rotativo

    P.S. nn e`stato proprio un fallimento :
    guardate in questo sito nelle sezioni fahrzegue,flugzegue,motorräder,wasserfahrzegue e cliccate nella lista in motoren http://www.der-wankelmotor.de/index.html

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  • ^F4sT^
    ha risposto
    A causa della troppa usura e alcuni problemi di questo motore, ci sono molti progetti attorno al motore rotativo e uno interessante è questo :

    MOTORE TURBO ROTATIVO RC 2000 (Di callegaro Roberto)



    IL MIO BREVETTO MOTORE TURBO ROTATIVO.
    IL CUI PRINCIPIO ISPIRATORE É DI ESCLUDERE DALLA CONFORMAZIONE STRUTTURALE CHE DAL FUNZIONAMENTO LE PARTI CHE CARATTERIZZANO IL MOTO ALTERNATIVO. L'ALBERO MOTORE CON BIELISMO, L'ALBERO A CAMME CON VALVOLE, ED ACCESSORI, DISTRIBUZIONE COMPLETA ECC.
    AL FINE DI OTTENERE NOTEVOLI VANTAGGI, DERIVATI DALLA FORMAZIONE TECNOLOGICA DI MIA INVENZIONE DELLA COMPONENTISTICA STRUTTURALE E DI FUNZIONAMENTO, CONSEGUENTE SEMPLICITÀ COSTRUTTIVA, LIMITATO PESO E INGOMBRO DELL'UNITÀ PROPULSIVA. MINORE IL COSTO PRODUTTIVO. DETERMINANTE IL MINORE CONSUMO DI COMBUSTIBILE DOVUTO AL MANCATO ASSORBIMENTO PASSIVO DI ENERGIA DALLA COMPONENTISTICA PER IL SUO FUNZIONAMENTO.
    OLTRE UNA CONSISTENTE DISPONIBILITÀ DI RICERCA ANTINQUINAMENTO.
    IL FUNZIONAMENTO DI STRAORDINARIO CONCEPIMENTO CARATTERIZZATO DA QUATTRO CAMERE A VOLUME VARIABILE DELIMITATE DAI PISTONI N 34. NEL MOTO ROTATORIO SEGUONO IL PROFILO INTERNO DELLA CAMERA OVOIDALE DELLO STATORE N 1. IN SINTONIA CON LA SEDE N 40. CAND. DI ACCENSIONE FERITOIA N 41. DI ASPIRAZIONE FERITOIA N 42. DI SCARICO DEI GAS COMBUSTI REALIZZANO IN CONTEMPORANEA IL CICLO DELLE QUATTRO FASI, PER UNO SVILUPPO STRAORDINARIO DI N 16. FASI PER GIRO DEL ROTORE DI 360 GRADI EQUIVALENTE AD UN MOTORE ALTERNATIVO DI N 8. CILINDRI.
    IL CONTINUO SUSSEGUIRSI DELLE FASI FANNO SÍ DI ELIMINARE I PUNTI MORTI E DI CONFORMARE LE FASI IN PROPULSIONE CONTINUA. FUNZIONAMENTO A BENZINA GAS
    LIQUIDO GAS METANO/ A CHEROSENE CON ALCUNI ACCORGIMENTI TECNICI.

    E' noto che tra le varie soluzioni proposte per i motori rotativi, l'unica a trovare impiego pratico e degno di nota è stata messa a punto da Wankel (realizzata dalla N.S.U.) nota più comunemente come motore Wankel. In questo tipo di motore, il rotore ha funzioni di stantuffo non essendo munito di pistoni ma di lobi direttamente a contatto con le pareti del cilindro o statore; il rotore si muove all'interno con moto planetario ad esso imposto da una coppia di ingranaggi, dei quali uno è solidale con il rotore e l'altro con l'albero motore. Questo movimento disassato provoca considerevoli problemi di equilibratura a cui si è ovviato disponendo dei contrappesi per bilanciare l'eccentricità di funzionamento del rotore. Un ulteriore problema del propulsore Wankel è la tenuta radiale del sistema statore e rotore che è ottenuta a mezzo di palette a forma di U montate su apposite scanalature parallele all'asse motore e sottoposte a notevoli forze di attrito, solo in parte limitate dalla cromatura. Il problema più grave del motore Wankel è quello del regime di funzionamento ottimale che è collocato ad un elevato numero di giri con difficoltà di ripresa a basso regime provocando di conseguenza un enorme consumo di combustibile. Le suddescritte negatività sono risolte dal motore rotativo oggetto del presente trovato, comprendente uno statore, a camera a sezione ovoidale, ed un rotore a sezione circolare, dotata di quattro camere (o sedi) posizionate a 90 gradi in orizzontale per l'inserimento di pistoni mossi da supporti con relative molle elicoidali di spinta che fuoriescono nel moto rotatorio e alternativo, scorrendo mentre seguono il profilo interno della camera ovoidale di detto statore; il perfetto bilanciamento è ottenuto dal sincronismo dei pistoni accoppiati a due a due in contrapposizione tra loro.


    • Statore n°1: è esternamente a forma circolare
    e internamente presenta una camera a forma ovoidale
    • Rotore n°2: è inserito al centro della camera ovoidale dello statore;
    • Sedi n°40: adibite all'inserimento di una o più candele di accensione;
    • Feritoia n°42: riservata allo scarico dei gas combusti;
    • Feritoia n°41: destinata all'aspirazione;
    • Pistoni n°34: sono inseriti nelle sedi n°20 del rotore;
    • Supporti n°35: sono inseriti sui pistoni e presentano all'interno delle molle elicoidali n°36;
    • Intercapedine n°60, adibita alla circolazione del liquido di raffreddamento;
    • Testate rotative mobili n°11: a integrazione delle sedi per l'inserimento dei pistoni, presentano un foro centrale per l'inserimento dell'asse motore;
    • Sede n°19: per l'inserimento e scorrimento dei supporti.

    Funzionamento (VEDI FOTO SOPRA): I pistoni n°34 sono inseriti nelle sedi n°20 del rotore n°2. Questi, con la spinta proveniente dalla pressione delle molle elicoidali n°36 che sono inserite all'interno del supporto n°35, e con l'ausilio della forza centrifuga generata dal rotore n°2 nel suo moto rotatorio, con i pistoni n 34 e infine con la pressione dell'olio proveniente dalla camera n°46 del rotore attraverso i condotti n°47 e n°63, fuoriescono nel moto rotatorio e scorrono seguendo il profilo interno della camera ovoidale dello statore n°1. I pistoni, in completa sintonia con la sede n°40, riservata alla candela di accensione, e la feritoia n°41 e n°42, la prima adibita all'aspirazione, la seconda allo scarico dei gas combusti, realizzano contemporaneamente il ciclo delle quattro fasi di funzionamento: fase di aspirazione, di compressione, di scoppio e di scarico dei gas combusti. Il ciclo delle quattro fasi si realizza nel percorso rotatorio del rotore n°2 in 90° (novanta) gradi. Un risultato molto interessante! Cio significa che per un giro completo di 360' (trecentosessanta) gradi, si ottiene una potenzialità realizzativa di 16 (sedici) fasi, pari a un motore di 8 (otto) cilindri con funzionamento alternativo.



    Spero possa bastare come spiegazione

    Un saluto!

    ^F4sT^

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  • ^F4sT^
    ha risposto
    Il motore rotativo Wankel fece la sua comparsa nel 1963 su una NSU. Si tratta di un 4 tempi a ciclo Otto dove i cilindri sono sostituiti da alloggiamenti (statori) a forma di "8", mentre al posto dei pistoni ci sono rotori a forma di triangolo equilatero, montati su eccentrici, con i lati convessi e con i vertici sempre in contatto con lo statore. Ciò permette di delimitare tre camere che, variando di volume in conseguenza del moto del rotore, realizzano le 4 fasi di funzionamento.
    Questo tipo di motore rotativo fu idealizzato per la prima volta nel 1954 da un ingegnere tedesco, Felix Wankel. La sua esperienza nei motori a combustione interna era tale che durante la guerra venne incaricato dai nazisti per migliorare i motori dei loro aerei nonostante fosse stato accusato ed imprigionato per le sue posizioni contrarie al regime. La prigione prima e il lavoro per i nazisti poi rallentarono notevolmente lo sviluppo del suo progetto, ma nel 1957 finalmente riuscì a realizzare il primo motore rotativo funzionante, trasformando il compressore del motore di una moto. La sua invenzione venne subito esaminata e testata, ma nessuna casa costruttrice decise di sovvenzionare ulteriori ricerche, dato che in quel periodo i motori a pistoni erano più convenienti. Lo stesso Wankel d'altronde aveva intuito il problema principale della sua scoperta: la delicatezza dei componenti.

    I condotti di aspirazione e scarico sono normalmente posizionati sulla superficie dello statore e si affacciano direttamente nelle camere, come le "luci" dei motori a due tempi ed è il movimento del rotore che regola i flussi della miscela aria/benzina e dei gas combusti. Ciò assicura coefficienti di riempimento elevati rispetto ai motori alternativi.



    Aspirazione
    L'aspirazione avviene quando vi è una camera, aperta ad un sistema di aspirazione (carburatore, turbo), il cui volume è in espansione. In un motore a pistone questo si ha quando la valvola di aspirazione è aperta e il pistone scende. Nel motore rotativo ciò avviene quando il condotto di aspirazione non è ostruito dal rotore che con il suo moto aumenta il volume della camera di aspirazione.

    Compressione
    Una camera chiusa il cui volume è in diminuzione descrive il processo di compressione. Un motore a pistone è in fase di compressione quando tutte le valvole sono chiuse e il pistone sta salendo. La compressione nel motore rotativo dipende esclusivamente dal movimento del rotore poiché questo forma con le pareti dell'alloggiamento una camera chiusa il cui volume è in diminuzione.

    Combustione ed Espansione
    Il processo di combustione ed espansione comincia quando la scintilla di una candela incendia il gas compresso che si espande grazie al calore generato dalla combustione del carburante. I motori ricavano la loro potenza trasformando l'espansione del gas in lavoro. In un tradizionale motore a pistoni il gas spinge il pistone che a sua volta muove la biella e quindi l'albero. Nel motore rotativo questa forza fa muovere il rotore nella direzione in cui la camera contenente il gas in combustione si espande e di conseguenza fa ruotare l'albero eccentrico tramite ingranaggi.

    Scarico
    La fase di scarico libera la camera dai residui della combustione preparandola per un altro ciclo. Nei motori convenzionali si ottiene questo aprendo la valvola di scarico mentre il pistone sale. Nel rotativo il rotore prima apre la camera di combustione al condotto di espulsione e poi, con il suo movimento, espelle completamente i gas di scarico!



    Il rendimento del motore Wankel e inferiore a quello dei moderni motori alternativi perché temperatura e pressione massime sono inferiori per i rapporti di compressione necessariamente bassi (non oltre 7,5:1). Inoltre la superficie dello statore, esposta da un lato al calore della combustione e dall'altro al fluido refrigerante, è ben superiore a quella del motore alternativo e ciò ha effetti negativi sul rendimento energetico (maggiore dispersione di calore) e sulla distribuzione delle temperature. Altri aspetti negativi sono la scarsa affidabilità dei segmenti di tenuta che hanno la funzione delle tradizionali fasce elastiche, il consumo d'olio e di conseguenza l'alta emissione di sostanze inquinanti.

    Oggi però il motore Wankel è stato ripreso in considerazione perché le nuove tecnologie e i materiali più resistenti hanno risolto il problema dell'usura. Molte case automobilistiche hanno avviato degli studi, tra queste quella che ha più esperienza è senz'altro la Mazda che ha già realizzato e commercializzato delle vetture dotate di questo propulsore; la vendita è stata limitata a circa un milione di esemplari ed in generale è stato registrato un risultato positivo. Mazda ha progettato anche una vettura con motore Wankel a idrogeno, che verrà probabilmente prodotta in serie entro il 2010, dalle prestazioni simili ad una equipaggiata con motore a benzina; inoltre nel 1991 ha partecipato alla 24 ore di Le Mans con tre prototipi a motore rotativo conquistando la prima, la sesta ed l'ottava posizione. I motori rotativi interessano notevolmente anche il settore aeronautico per la loro compattezza e leggerezza e ci sono già alcune ditte specializzate nella costruzione di questo tipo di propulsori; inoltre è presente sul mercato, a dimostrare la validità del progetto dell'ingegnere tedesco, anche il modellino in scala per aeromodelli radiocomandati.

    Pregi:

    Leggero e compatto.
    Trasmissione di potenza meno ruvida.
    Miglior sfruttamento della combustione: durante l'espansione l'albero ruota di 270° anziché 180°; questo comporta una maggior potenza di un motore tradizionale a parità di cilindrata.
    Minor componenti in movimento: non è necessario l'uso di valvole e di conseguenza del sistema di distribuzione. Aspirazione ed espulsione sono determinati direttamente dalla geometria del motore; in questo modo si possono raggiungere elevati regimi di rotazione.
    Assenza o riduzione delle forze non bilanciate, in quanto non essendo presenti parti dotate di moto alternativo, è realizzabile un naturale o facile equilibramento.
    Una combustione migliore significa emettere meno sostanze inquinanti.
    Poiché la camera di aspirazione è separata da quella di combustione, è possibile alimentare il motore ad idrogeno senza il rischio di ritorni di fiamma e di autoaccensioni.

    Difetti:

    La camera di combustione a parità di volume ha più superficie, questo comporta una maggiore dispersione di calore.
    Consumi elevati.
    Costi di produzione.
    Usura delle guarnizioni e degli spigoli del rotore.
    Ultima modifica di ^F4sT^; 07-06-2003, 14:34.

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  • maximillian
    ha risposto
    A me sembra veramente uno spreco che un tipo di motore cosi promettente sia stato abbandonato praticamente da tutte le case !

    é mai possibile che se uno vuole acquistare un auto con motore wankel sia obbligato a comprare mazda ?

    Qualcuno mi sa spiegare perchè ha un cosi alto consumo ?

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  • Falko
    ha risposto
    neppure le moto si salvarono dal wankel

    http://www.der-wankelmotor.de/Motora...otoraeder.html

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