alllora, che si mettano d'accordo! aggiungono ordini di grandezza come fossero noccioline
«...sapete cosa ho scoperto?» «Che cosa?» «Che la gente non dice nulla» «Oh, parlerà pure di qualche cosa, la gente!» «No, vi assicuro. Parla di una gran quantità di automobili, parla di vestiti e di piscine e dice che sono una meraviglia! Ma non fanno tutti che dire le stesse cose e nessuno dice qualcosa di diverso dagli altri...»
[Ray Bradbury, Fahrenheit 451]
eh... colpa spesso anche del "telefono senza fili"...
senza contare poi che continuano tutti a parlare di livelli "d'incidente", quando in realta' laggiu' e' tutto invariato (si, ok, e' solo un "bollino", non cambia nulla... ma che senso ha modificare l'informazione?).
secondo i jappo 5 a quanto sappia ancora, si era parlato, PENSATO (tradotto dai media italiani a loro modo) di alzarlo a 6 ma alla fine che io sappia 5
cmq, visto che la situazione e' ancora critica, mi pare il caso di riportare le notizie recenti:
- i 3 operai esposti alle forti radiazioni dell'acqua contaminata del reattore 2 sono fuori pericolo e non hanno problemi
The 3 men will undergo checks at the institute in several days' time.
Doctor Fumiaki Nakayama of the institute says that even if the men do develop symptoms, they do not need treatment, and the symptoms will eventually disappear.
- stanno lavorando per contenere l'acqua nelle vasche, l'acqua che passa sotto i reattori, quella contaminata direttamente dalle barre
non si hanno conferme dirette dello stato del "carburante"... non si sa se (probabilmente si, vista la perdita radioattiva nell'acqua) le barre sono danneggiate, quanto sono danneggiate, ne' tanto meno se e' occorsa fusione (e nel caso, a che livello).
purtroppo non e' possibile al momento avvicinarsi al reattore, finche' non verranno messe in sicurezza le vasche d'acqua contaminata (si parla di elevare il livello delle vasche con cordoli in cemento, per evitarne l'esondazione).
il livello d'acqua in queste vasche si alza per forza di cose vista la quantita' d'acqua che si sta immettendo nel reattore per raffreddarlo... una parte evapora, un'altra ovviamente deve andar pure da qualche parte.
si parla di dimezzare la portata d'acqua immessa ogni ora nel reattore, per minimizzare l'alzarsi del livello della vasca di contenimento.
non si hanno conferme dirette dello stato del "carburante"... non si sa se (probabilmente si, vista la perdita radioattiva nell'acqua) le barre sono danneggiate, quanto sono danneggiate, ne' tanto meno se e' occorsa fusione (e nel caso, a che livello).
A te pare una cosa da niente...a me impressiona non poco il fatto che non sappiano cosa sta succedendo lì dentro.
Di fatto l'uomo in queste condizioni non è in grado di controllare il fenomeno.
Può tentare di arginarlo ma non ha pieno controllo.
E qui si parla di giapponesi.
Immaginate l'attuale governo alle prese con una situazione simile
clymbus, la differenza tra "avere la certezza delle cose" e "fare ipotesi" e' notevole.
finche' non entrera' qualcuno fisicamente nel reattore, tutto cio' che hanno sono le letture degli strumenti che, ricordiamolo, si son beccato 9 gradi richter piu' un'onda di 14 metri, quindi le letture dalla sala controllo non sono pienamente attendibili.
l'informazione giappo e' molto diversa dalla nostra, prima di dare per certo qualcosa, attendono di avere un riscontro oggettivo.
quindi si, non ci sono certezze sullo stato delle barre di combustibile, perche' ovviamente al momento nessuno puo' ancora entrare (sono ancora in fase di raffreddamento), si, e' probabile (ma non certo) che alcune barre siano lesionate (sono barre di un metallo speciale, all'interno si trovano delle specie di pastiglie di materiale radiotattivo, se l'involucro di metallo esterno e' lesionato, o fuso, il materiale radioattivo puo' entrare in contatto con l'ambiente), si, dalle temperature rilevate nei giorni scorsi l'ipotesi di una parziale fusione e' presente (nell'ordine del 3/5%), ma, no, non ci sono dati certi, sono i dati strumentali che hanno portato gli ingegneri a formulare le ipotesi di rottura/fusione.
pero' ripeto, sullo stato attuale dell'interno dei reattori non si possono fare altro che ipotesi, basate su dati strumentali, la certezza si avra' nel momento in cui l'accesso sara' consentito ai tecnici.
clymbus, la differenza tra "avere la certezza delle cose" e "fare ipotesi" e' notevole.
finche' non entrera' qualcuno fisicamente nel reattore, tutto cio' che hanno sono le letture degli strumenti che, ricordiamolo, si son beccato 9 gradi richter piu' un'onda di 14 metri, quindi le letture dalla sala controllo non sono pienamente attendibili.
l'informazione giappo e' molto diversa dalla nostra, prima di dare per certo qualcosa, attendono di avere un riscontro oggettivo.
quindi si, non ci sono certezze sullo stato delle barre di combustibile, perche' ovviamente al momento nessuno puo' ancora entrare (sono ancora in fase di raffreddamento), si, e' probabile (ma non certo) che alcune barre siano lesionate (sono barre di un metallo speciale, all'interno si trovano delle specie di pastiglie di materiale radiotattivo, se l'involucro di metallo esterno e' lesionato, o fuso, il materiale radioattivo puo' entrare in contatto con l'ambiente), si, dalle temperature rilevate nei giorni scorsi l'ipotesi di una parziale fusione e' presente (nell'ordine del 3/5%), ma, no, non ci sono dati certi, sono i dati strumentali che hanno portato gli ingegneri a formulare le ipotesi di rottura/fusione.
pero' ripeto, sullo stato attuale dell'interno dei reattori non si possono fare altro che ipotesi, basate su dati strumentali, la certezza si avra' nel momento in cui l'accesso sara' consentito ai tecnici.
Se ti pare poco.
Tra l'altro ho appena sentito di sfuggita che ricostruiranno puntando su altre fonti di energia.
Lo tsunami sarebbe bastato anche più piccolo.
Ho letto un articolo proprio sulla valutazione del rischio fatta dal Giappone negli anni passati.
Pare che fino al 2006 il rischio tsunami veniva citato molto marginalmente tant'è che la barriera costruita era per onde fino a 5.5 metri.
Non so davvero come tu riesca a porre fiducia nell'Italia per cose di questo tipo.
Ancora non siamo stati in grado di stoccare le scorie prodotte oltre 20 anni fa! Renditi conto.
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