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Mi servirebbe un aiutino!!!

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  • #11
    Re: Mi servirebbe un aiutino!!!

    Originariamente inviato da Street_Shark
    ma perchè veramente si porta ed fisica all'esame????


    a me i prof non c'erano manco
    Puoi portare le materie ke vuoi!!!io cerco di portare tutte le materie in modo da avere gia una base di partenza x le domande!!!
    Sl2cs sn infinite: l'universo e la stupidità umana e nn sono sicuro della prima.(Einstein)Se un uomo parte cn delle certezze finirà cn dei dubbi; ma se si accontenta di iniziare cn qualche dubbio, arriverà alla fine a qualche certezza.(F.Bacone)Ci hanno dato2orecchie, ma soltanto1bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà.(Epitteto)"L'esperienza è1insegnante severa, perchè prima ti fà fare l'esame e poi ti spiega la lezione"

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    • #12
      Re: Mi servirebbe un aiutino!!!

      di italiano cosa ci metti??
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      • #13
        Re: Mi servirebbe un aiutino!!!

        Futurismo e Marinetti!!!ma italiano devo ancora svilupparlo!!!
        Sl2cs sn infinite: l'universo e la stupidità umana e nn sono sicuro della prima.(Einstein)Se un uomo parte cn delle certezze finirà cn dei dubbi; ma se si accontenta di iniziare cn qualche dubbio, arriverà alla fine a qualche certezza.(F.Bacone)Ci hanno dato2orecchie, ma soltanto1bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà.(Epitteto)"L'esperienza è1insegnante severa, perchè prima ti fà fare l'esame e poi ti spiega la lezione"

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        • #14
          Re: Mi servirebbe un aiutino!!!

          LA GUIDA VISTA DALLA SCIENZA

          1.Patologie del guidatore

          Le patologie che si instaurano nell’automobilismo possono essere determinate da eventi acuti o dall’uso stesso dei mezzi meccanici.
          Negli ultimi tempi, a causa dell’evoluzione sempre più spinta delle potenze dei
          motori, della rigidità dei materiali e, quindi, delle sempre più esasperate
          prestazioni raggiungibili durante le gare, la patologia reumatica ha fatto
          registrare un incremento notevole, proprio perché l’organismo del pilota è
          costretto a subire elevate sollecitazioni. Molto spesso, poi, i piloti sono
          soggetti non più giovanissimi, nei quali le strutture sono già, in qualche modo,
          “usurate” dal passare degli anni.
          Nei veicoli si instaurano con estrema frequenza vibrazioni e sobbalzi isolati
          che possono produrre effetti assai vistosi sulle varie componenti corporee degli atleti.
          Quando il soggetto è seduto, gli arti inferiori non contribuiscono affatto al
          processo di ammortizzazione delle forze che agiscono in senso verticale e tutta la capacità di "smorzamento" è affidata alla catena cinetica della colonna vertebrale e delle parti molli.
          Non è facile realizzare veicoli da gara confortevoli perché in essi si cerca
          principalmente di privilegiare la prestazione e non il comfort; tuttavia lo
          smorzamento delle vibrazioni deve rappresentare un obiettivo dei costruttori,
          anche se deve richiedere una particolare cura in modo da non compromettere le performance.
          Il rapporto uomo-macchina è, come dicevamo, reso ancora difficile dalla
          riduzione estrema delle dimensioni in larghezza ed in profondità dell’abitacolo,
          sia per quanto riguarda l’ostacolo ai liberi movimenti sui pedali, che per lo
          stesso azionamento del volante e della leva del cambio. Sulla maggior parte dei veicoli delle serie superiori, comunque, questa leva è abolita grazie
          all’adozione di selettori di marce posti direttamente sul volante.
          Anche il volante, allo scopo di ridurre al massimo, per esigenze aerodinamiche,
          la sezione frontale delle automobili, è stato ridotto nel suo diametro in misura
          tale che il lavoro del pilota (considerando che vengono utilizzati sterzi molto
          diretti e pneumatici assai larghi) è diventato assai più gravoso.

          Un discorso a parte merita la situazione del collo e della testa. Il casco, per
          poter essere veramente protettivo, deve avere una certa massa; ciò può aggravare la situazione del tratto cervicale anche in conseguenza del fatto che il capo
          del pilota viene mantenuto in posizione di semiflessione verso avanti.
          Inoltre in questi veicoli le sospensioni sono assai rigide e sia l’effetto suolo
          che l’aderenza dei pneumatici rendono il veicolo realmente "incollato" al
          terreno: si creano, quindi, sollecitazioni trasversali e longitudinali così
          intense da mettere in profonda crisi la resistenza della muscolatura del collo,
          che deve opporsi agli effetti di queste accelerazioni. Per questo motivo si
          studiano carenature, appendici e tutti quegli accorgimenti che possano
          minimizzare gli sforzi richiesti al collo per contrastare l’azione del vento.
          Per quanto riguarda le vetture da Rally, le sollecitazioni da accelerazioni
          trasversali prolungate che si verificano su queste auto, (che derivando da
          modelli di serie e non presentano problemi di spazio interno), sono molto meno
          intense data la assai più ridotta aderenza al suolo di questi veicoli e la loro
          minore velocità; si tratta, tuttavia, di sollecitazioni assai brusche.
          Questi veicoli hanno un equipaggio formato da due persone: pilota e navigatore.
          Per quest’ultimo le sollecitazioni sono pressappoco le stesse di chi è al
          volante; va tuttavia sottolineato che nel navigatore i processi di difesa,
          attuati dall’organismo attraverso contrazioni e decontrazioni effettuate
          principalmente da parte della muscolatura del tronco e del collo, sono più
          intensi e talvolta in contrasto di fase nei confronti di quelle subite dal
          pilota: quest’ultimo può infatti prevedere, dal momento che è responsabile della guida, quali sollecitazioni si verificheranno nel veicolo, mentre il navigatore,
          che è impegnato a leggere le note informative da passare al pilota, deve subire,
          senza prevederle, le situazioni cinematiche in cui viene via via a trovarsi.


          2. L’ALLENAMENTO DI UN PILOTA DI FORMULA 1




          “per prepararsi ad un gara di formula uno
          Bisogna tener conto delle frenate, perché ce ne sono diverse
          piuttosto violente, e quindi degli sforzi che queste provocano sul
          collo. Lo sforzo è notevole, perché nei punti delle frenate più
          violente, il fondo stradale è pure sconnesso. Bisogna prepararsi
          fisicamente in modo generico, ma insistere con gli esercizi
          specifici per il collo che vengono eseguiti a casa con uno speciale
          casco fissato ad elastici a loro volta agganciati ad una parete. Ci
          sono due o tre tipi d’esercizi: provare a resistere alla forza
          dell’elastico, oppure compiere movimenti col capo”

          Queste sono le parole di Rubens Barrichello in risposta ad una intervista a proposito dall’allenamento fisico a cui devono sottostare i piloti di formula 1 per affrontare nella maniera corretta le gare. Importante a causa della forte velocità è un controllo della muscolatura del colla che si ottiene come detto dal pilota grazie ad alcune speciali macchine mirate all’irrobustimento della muscolatura del collo e delle spalle. Per mantenere un buon tono fisico è necessario per un pilota (che deve sopportare una forza centrifuga notevole nelle curve) avere una buona resistenza ed una buona capacità di sopportare le sollecitazioni dovute alla situazione del terreno e agli imprevisti. Occorre quindi che un pilota provveda ad un allenamento costante e intenso che sviluppi in maniera omogenea la sua muscolatura in modo da permettergli di resistere anche a lungo tempo ad uno sforzo prolungato. Per ottenere ciò è sufficiente allenarsi in una palestra (come fanno molti piloti che addirittura ne possiedono una personale semovibile che li segue in ogni gran premio) sotto la guida di un personal trainer competente.
          Per quanto riguarda la resistenza esistono specifiche metodiche per incrementarla che passano da un tipo di allenamento più lieve (marathon training o corsa di durata) fino ad arrivare ad uno molto intenso quali sono le prove ripetute (o ritmi di gara) in cui il recupero non è mai completo.


          3. IL RIFLESSO NELLA GUIDA
          IL SISTEMA NERVOSO



          Il riflesso rappresenta una qualsiasi risposta involontaria e riproducibile, mediata da due o più neuroni del sistema nervoso, indotta, con un periodo di latenza brevissimo, da stimoli periferici (cioè dagli organi esterni). La costanza e l'immediatezza della risposta dipendono da una via di conduzione nervosa innata (cioè indipendente dall'esperienza dell'individuo), detta arco riflesso, lungo il quale viaggiano gli impulsi. Lo stimolo esterno (come, ad esempio, il pungersi con uno spillo) provoca la propagazione di una serie di impulsi lungo le fibre nervose sensoriali, in direzione del midollo spinale, a livello del quale gli impulsi vengono trasmessi alle cellule associative e, quindi, ai motoneuroni che innervano i muscoli, provocando così la retrazione dell'arto (riflesso flessorio).
          Involontario o condizionato?
          Anche se, per definizione, il riflesso è una risposta involontaria
          indotta da stimoli periferici, i riflessi possono essere parzialmente modificati o condizionati.A confermare che le azioni, i pensieri e alcuni eventi possono condizionare un riflesso di per sé involontario sono stati altri
          numerosi studi, tra cui una ricerca di un gruppo di studiosi. Scopo
          dell'indagine era capire se la risposta nervosa del riflesso rotuleo
          poteva essere diversa a seconda della consapevolezza o meno del
          paziente di ricevere un colpo sotto la rotula (sui tendini). Al termine
          dello studio, i soggetti colpiti inaspettatamente con il martelletto
          hanno evidenziato un angolo del ginocchio in estensione più grande e
          rispetto ai soggetti che sapevano di essere colpiti. In pratica, l'attività dell'arco riflesso è stata
          più lenta nei soggetti del primo gruppo e, di conseguenza,
          l'estensione della gamba è stata maggiore. Secondo i ricercatori,
          ciò significherebbe che l'attesa di ricevere un colpo sul tendine
          del ginocchio permetterebbe al cervello di "prepararsi", velocizzando la risposta all'impulso da parte dell'arto e, quindi,
          controllando almeno in parte il movimento motorio della gamba. Grazie a questo sofisticato meccanismo di riflessi involontari, quindi, il nostro organismo è in grado di reagire meccanicamente ad eventi improvvisi, come sterzare per evitare di investire un animale che sbuca improvvisamente sulla strada, indietreggiare con il busto mentre si frena per evitare di picchiare la testa, … Tutti atteggiamenti che avvengono spontaneamente, ma che l'attenzione e la concentrazione, come confermano gli studi scientifici, possono velocizzare notevolmente. Concentrarsi alla guida, infatti, è senz'altro un elemento fondamentale per aumentare la prontezza dei nostri riflessi e, quindi, ridurre il rischio di incidenti.











          questo è quanto ho scritto nella mi tesina
          c'è anche della roba sull'allenamento del pilota di f1 se leggi bene partendo da qui puoi apmliare i discorso

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          • #15
            Re: Mi servirebbe un aiutino!!!

            Si...avavo gia letto la tua tesina!!!intanto grazie....cercherò di ampliare!!!!
            Sl2cs sn infinite: l'universo e la stupidità umana e nn sono sicuro della prima.(Einstein)Se un uomo parte cn delle certezze finirà cn dei dubbi; ma se si accontenta di iniziare cn qualche dubbio, arriverà alla fine a qualche certezza.(F.Bacone)Ci hanno dato2orecchie, ma soltanto1bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà.(Epitteto)"L'esperienza è1insegnante severa, perchè prima ti fà fare l'esame e poi ti spiega la lezione"

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            • #16
              Re: Mi servirebbe un aiutino!!!

              ciao...anche io avevo intenzione di fare una tesina di sto tipo...magari ci diamo una mano a vicenda....ke scuola fai? cmq io di storia ci metto le conseguenze che l invenzione del motore ha apportato nella società..anzi.. questo è l argomento centrale....

              Commenta


              • #17
                Re: Mi servirebbe un aiutino!!!

                beh raga allo se c aiutiamo la faccio anke io!!!!!!!!

                Commenta


                • #18
                  Re: Mi servirebbe un aiutino!!!

                  non mi sembra una brutta idea..anche perchè siamo tutti allo stesso punto...cioè all inizio...

                  Commenta


                  • #19
                    Re: Mi servirebbe un aiutino!!!

                    allora...era così schifosa come idea...?

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                    • #20
                      Re: Mi servirebbe un aiutino!!!

                      Eccomi.....scusa ma sono stato 2 gg senza internet!!!ok dai....se è da dare una mano io sono sempre disponibile!!!
                      Sl2cs sn infinite: l'universo e la stupidità umana e nn sono sicuro della prima.(Einstein)Se un uomo parte cn delle certezze finirà cn dei dubbi; ma se si accontenta di iniziare cn qualche dubbio, arriverà alla fine a qualche certezza.(F.Bacone)Ci hanno dato2orecchie, ma soltanto1bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà.(Epitteto)"L'esperienza è1insegnante severa, perchè prima ti fà fare l'esame e poi ti spiega la lezione"

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