Milano: Ticket d'ingresso e parcheggi, ecco la ricetta della Moratti
Letizia Moratti l'aveva promesso in campagna elettorale. Pollution charge o ticket d'ingresso, chiamatelo come volete, ma l'esperimento a partire dal 2007 si farà. Il primo cittadino di Milano ha annunciato infatti che dal prossimo anno i non residenti nel Comune che vorranno circolare in città dovranno pagare uno speciale ticket. Il pedaggio antinquinamento, sarà introdotto "in via sperimentale" e che il prezzo dell'ingresso nell'area urbana sarà correlato alle emissioni inquinanti prodotte dal tipo di automobile di cui si è alla guida.
I lavori della commissione tecnica vanno avanti. Non sono ancora state fissate le tariffe, ma è già certo che saranno differenziate non solo in base al livello di emissioni (Euro 1, Euro 2, ecc..) ma anche in base al tipo di carburante usato. L'assessore Edoardo Croci ha già fatto sapere che i più "bastonati" saranno i vecchi diesel perchè più inquinanti. Il ticket costerà meno degli 8 pounds di Londra ma almeno 3 euro. Probabilmente non pagheranno le moto, ma la decisione non è stata ancora presa. Nelle intenzioni del sindaco anche l'estensione delle strisce gialle (residenti) e delle strisce blu (parcheggi a pagamento) anche in periferia.
Eppure, a differenza della Milano amministrata dalla Moratti, importanti città governate dal centrosinistra come Roma, Firenze, Napoli, Torino e Ancona hanno già fatto sapere di non condividere la scelta già intrapresa da alcuni anni con notevole successo da metropoli europee come Oslo, Londra e Stoccolma. In particolare nella capitale britannica il 'road pricing' introdotto dal sindaco laburista Ken Livingston è spesso additato come esempio di un provvedimento di successo nella guerra contro traffico e inquinamento cittadino.
Ma come è noto, inquinamento e sovraffollamento sono ormai piaghe non solo dei grandi centri, ma anche di ecosistemi fragili come il mare e la montagna. Se è di qualche giorno fa la notizia del primo esperimento di pedaggio stradale sui passi dolomitici per porre un freno all'invasione dei turisti, un ticket d'ingresso per i villeggianti è già in funzione da tempo in un altro paradiso naturale come le isole Eolie. Ma il provvedimento ha funzionato solo in parte.
Malgrado il "pedaggio" di un euro imposto a chiunque voglia visitare l'arcipelago, il numero dei turisti anche quest'anno ha continuato a crescere vertiginosamente. All'Azienda di Turismo di Lipari hanno calcolato che i visitatori sono stati oltre 150 mila e spesso anche semplicemente camminare diventa un problema. Il sindaco Mariano Bruno aveva persino emesso una ordinanza per disciplinare il "traffico umano" (non più di 500 pendolari da Sicilia e Calabria al giorno), ma le regole non vengono rispettate.
"E allora - dice il sindaco il primo cittadino - per il prossimo anno vedremo di portare il ticket d'ingresso nell'Arcipelago da un euro a 5 euro. Almeno rimpingueremo le casse del Comune che non possono più far fronte alle richieste di isole più pulite, garantendo l'approvvigionamento idrico e così via".
Letizia Moratti l'aveva promesso in campagna elettorale. Pollution charge o ticket d'ingresso, chiamatelo come volete, ma l'esperimento a partire dal 2007 si farà. Il primo cittadino di Milano ha annunciato infatti che dal prossimo anno i non residenti nel Comune che vorranno circolare in città dovranno pagare uno speciale ticket. Il pedaggio antinquinamento, sarà introdotto "in via sperimentale" e che il prezzo dell'ingresso nell'area urbana sarà correlato alle emissioni inquinanti prodotte dal tipo di automobile di cui si è alla guida.
I lavori della commissione tecnica vanno avanti. Non sono ancora state fissate le tariffe, ma è già certo che saranno differenziate non solo in base al livello di emissioni (Euro 1, Euro 2, ecc..) ma anche in base al tipo di carburante usato. L'assessore Edoardo Croci ha già fatto sapere che i più "bastonati" saranno i vecchi diesel perchè più inquinanti. Il ticket costerà meno degli 8 pounds di Londra ma almeno 3 euro. Probabilmente non pagheranno le moto, ma la decisione non è stata ancora presa. Nelle intenzioni del sindaco anche l'estensione delle strisce gialle (residenti) e delle strisce blu (parcheggi a pagamento) anche in periferia.
Eppure, a differenza della Milano amministrata dalla Moratti, importanti città governate dal centrosinistra come Roma, Firenze, Napoli, Torino e Ancona hanno già fatto sapere di non condividere la scelta già intrapresa da alcuni anni con notevole successo da metropoli europee come Oslo, Londra e Stoccolma. In particolare nella capitale britannica il 'road pricing' introdotto dal sindaco laburista Ken Livingston è spesso additato come esempio di un provvedimento di successo nella guerra contro traffico e inquinamento cittadino.
Ma come è noto, inquinamento e sovraffollamento sono ormai piaghe non solo dei grandi centri, ma anche di ecosistemi fragili come il mare e la montagna. Se è di qualche giorno fa la notizia del primo esperimento di pedaggio stradale sui passi dolomitici per porre un freno all'invasione dei turisti, un ticket d'ingresso per i villeggianti è già in funzione da tempo in un altro paradiso naturale come le isole Eolie. Ma il provvedimento ha funzionato solo in parte.
Malgrado il "pedaggio" di un euro imposto a chiunque voglia visitare l'arcipelago, il numero dei turisti anche quest'anno ha continuato a crescere vertiginosamente. All'Azienda di Turismo di Lipari hanno calcolato che i visitatori sono stati oltre 150 mila e spesso anche semplicemente camminare diventa un problema. Il sindaco Mariano Bruno aveva persino emesso una ordinanza per disciplinare il "traffico umano" (non più di 500 pendolari da Sicilia e Calabria al giorno), ma le regole non vengono rispettate.
"E allora - dice il sindaco il primo cittadino - per il prossimo anno vedremo di portare il ticket d'ingresso nell'Arcipelago da un euro a 5 euro. Almeno rimpingueremo le casse del Comune che non possono più far fronte alle richieste di isole più pulite, garantendo l'approvvigionamento idrico e così via".
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