ciao ragazzi, vi racconto l'episodio che mi è accaduto stasera, sperando di avere qualche chiarimento in merito e magari qualche rassicurazione, sono davvero giu...è lunga m a per favore leggetelo
stavo andando a casa di una mia amica, ero in ritardo x colpa del treno che ci ha messo mezzora in + del previsto a portarmi a casa,e ammetto che andavo un po' veloce,ma niente di terribile(non + di 10km/h sopra il limite di 50),e mi trovavo in una strada senza incroci. giro nella vietta di casa sua (nb, la vietta è lunga forse 5metri, poi c'è il cancello che fa accedere al complesso di villette in cui abita) e ammetto di aver girato dentro un po' in fretta, ma comunque nei limiti umani perchè è una curva a 90° quindi è impossibile farla a velocità fotoniche,e la macchina evidentemente ha fatto un po' di rumore sul ghiaietto. fatto sta che scendo x citofonare,e si avvicina in tizio che era li a chiacchierare con degli amici (tra l'altro parcheggiato quasi in mezzo alla strada dietro una curva) e con aria minacciosa mi si rivolge contro alzando la voce e spingendomi contro la mia macchina, con la sua faccia a 10cm dalla mia...io sinceramente mi sono un po' spaventata, non sapevo che volesse...così mi dice in tono arrogante
"lei adesso sposta la macchina e laparcheggia da un altra parte, non si può entrare nel condominio!e poi non deve andare a questa velocità,è pericoloso(ok aveva ragione ma ripeto non era una cosa così assurda, + che altro la mia c2 fa rumore probebilmente si è impressionato x quello), quindi faccia manovra e vada a parcheggiare da un altra parte!!!!"
ora, io da quando conosco questa ragazza (quasi 8 anni) ho sempre e ripeto sempre parcheggiato dentro al complesso di villette,davanti alla sua macchina in modo da non disturbare nessuno e non portare bai parcheggi ai condomini. alchè rispondo al tizio che sono ospite di questa ragazza, e che sono sempre entrata nel condomino senza porblemi...questo mi assale ancora di + avvicinandosi sempre di + e alzando e inasprendo il tono della voce...e sinceramente non ero x nulla tranquilla, mi sono inervosita parecchio e gli ho detto "mi scusi, ma lei che autorità ha per dirmi che devo andarmene e che non posso parcheggiare qui?"
così iniziano i miei problemi. il tizio dice
"di autorità ne ho 2, una abito qui, e due..." estrae un distintivo e me lo sbatte in faccia letteralmente, a 2 cm dal naso agitandolo e scuotendolo in modo da non farmi leggere che c'era scritto. poi mi intima di dargli patente e libretto dicendo "sentiamo cosa dicono i miei colleghi"...io glieli do,visto l'effetto che aveva sortito la mia domanda di prima non ho discusso...e sinceramente ero spaventata, non ho capito niente di quello che mi diceva, mi ha fatto andare a parcheggiare lontano da dove ero e quando sono tornata aveva trascritto i dati presi dalla mia patente e dal libretto della mia auto su un pezzo di carta che aveva in tasca. allora gli ho chiesto "ma adesso cosa mi succede?" e lui ha risposto semplicemente che mi sarebbe arrivata a casa la notifica della contravvenzione. alchè chiedo...si, ma in cosa consiste? e lui fa il vago, dicendo "minimo 5 punti"...e io chiedo...si ma la multa a quanto ammonta? lui inizialmente non risponde, poi dice qualcosa tipo "eh ma io non conosco a memoria il codice della strada". gli chiedo a che arma appartiene e il nome, e lui di nuovo prende il distintivo, me lo piazza davanti al naso sempre vicinissimo e sempre scuotendolo (ah da notare che si avvicinava sempre di + a me, mi stava a 10 cm dalla faccia...e il tono di voce era sempre minaccioso e arrogante) e mi dice "vedi è scritto tutto qui" e poi lo rimette in tasca...gli richiedo il nome perchè non ho capito e non me lo dice, farfuglia qualcosa. allora gli chiedo "mi dia il verbale della contravvenzione" ma dice che non serve e che mi arriverà a casa. poi gira i tacchi e se ne va...
nel frattempo arriva la mia amica che dandomi x dispersa mi è venuta a cercare, e vedendomi in lacrime (non ho resistito quando se ne è andato sono scoppiata) mi chiede cosa è successo, io le spiego brevissimamente e lei fa in tempo ad intercettarlo, gli chiede se è in servizio e lui dice che è in servizio 24h su 24. poi prende e se ne va in macchina con gli amici.
il tutto è successo verso le 9 e mezza, vi assicuro che ho smesso di piangere poco fa. lo so, ho sbagliato, ma ero in ritardo...non ha un po' esagerato questo signore? mi ha fatto della violenza psicologica gratuita nel modo in cui mi parlava si vedeva che ce l'aveva su perchè avevo fatto domande e forse anche perchè sono una ragazza....
comunque, ho delle domande
posso contestare questa cosa?
è giusto che abbia scritto i miei dati su un pezzo di carta? che se ne fa poi?
non dovrebbero essere in 2 x farti una contravvenzione?
chi dice poi che io andavo oltre il limite di velocità? non aveva un misuratore
era effettivamente in grado di fare contravvenzioni trovandosi in un contesto familiare ed essendo solo?
posso in qualche modo farmi rivalere per come mi ha trattata?
cosa devo fare? aiutatemi a capire se posso fare qualcosa e se è legittimo quanto ha fatto o se è abuso di potere...
stavo andando a casa di una mia amica, ero in ritardo x colpa del treno che ci ha messo mezzora in + del previsto a portarmi a casa,e ammetto che andavo un po' veloce,ma niente di terribile(non + di 10km/h sopra il limite di 50),e mi trovavo in una strada senza incroci. giro nella vietta di casa sua (nb, la vietta è lunga forse 5metri, poi c'è il cancello che fa accedere al complesso di villette in cui abita) e ammetto di aver girato dentro un po' in fretta, ma comunque nei limiti umani perchè è una curva a 90° quindi è impossibile farla a velocità fotoniche,e la macchina evidentemente ha fatto un po' di rumore sul ghiaietto. fatto sta che scendo x citofonare,e si avvicina in tizio che era li a chiacchierare con degli amici (tra l'altro parcheggiato quasi in mezzo alla strada dietro una curva) e con aria minacciosa mi si rivolge contro alzando la voce e spingendomi contro la mia macchina, con la sua faccia a 10cm dalla mia...io sinceramente mi sono un po' spaventata, non sapevo che volesse...così mi dice in tono arrogante
"lei adesso sposta la macchina e laparcheggia da un altra parte, non si può entrare nel condominio!e poi non deve andare a questa velocità,è pericoloso(ok aveva ragione ma ripeto non era una cosa così assurda, + che altro la mia c2 fa rumore probebilmente si è impressionato x quello), quindi faccia manovra e vada a parcheggiare da un altra parte!!!!"
ora, io da quando conosco questa ragazza (quasi 8 anni) ho sempre e ripeto sempre parcheggiato dentro al complesso di villette,davanti alla sua macchina in modo da non disturbare nessuno e non portare bai parcheggi ai condomini. alchè rispondo al tizio che sono ospite di questa ragazza, e che sono sempre entrata nel condomino senza porblemi...questo mi assale ancora di + avvicinandosi sempre di + e alzando e inasprendo il tono della voce...e sinceramente non ero x nulla tranquilla, mi sono inervosita parecchio e gli ho detto "mi scusi, ma lei che autorità ha per dirmi che devo andarmene e che non posso parcheggiare qui?"
così iniziano i miei problemi. il tizio dice
"di autorità ne ho 2, una abito qui, e due..." estrae un distintivo e me lo sbatte in faccia letteralmente, a 2 cm dal naso agitandolo e scuotendolo in modo da non farmi leggere che c'era scritto. poi mi intima di dargli patente e libretto dicendo "sentiamo cosa dicono i miei colleghi"...io glieli do,visto l'effetto che aveva sortito la mia domanda di prima non ho discusso...e sinceramente ero spaventata, non ho capito niente di quello che mi diceva, mi ha fatto andare a parcheggiare lontano da dove ero e quando sono tornata aveva trascritto i dati presi dalla mia patente e dal libretto della mia auto su un pezzo di carta che aveva in tasca. allora gli ho chiesto "ma adesso cosa mi succede?" e lui ha risposto semplicemente che mi sarebbe arrivata a casa la notifica della contravvenzione. alchè chiedo...si, ma in cosa consiste? e lui fa il vago, dicendo "minimo 5 punti"...e io chiedo...si ma la multa a quanto ammonta? lui inizialmente non risponde, poi dice qualcosa tipo "eh ma io non conosco a memoria il codice della strada". gli chiedo a che arma appartiene e il nome, e lui di nuovo prende il distintivo, me lo piazza davanti al naso sempre vicinissimo e sempre scuotendolo (ah da notare che si avvicinava sempre di + a me, mi stava a 10 cm dalla faccia...e il tono di voce era sempre minaccioso e arrogante) e mi dice "vedi è scritto tutto qui" e poi lo rimette in tasca...gli richiedo il nome perchè non ho capito e non me lo dice, farfuglia qualcosa. allora gli chiedo "mi dia il verbale della contravvenzione" ma dice che non serve e che mi arriverà a casa. poi gira i tacchi e se ne va...
nel frattempo arriva la mia amica che dandomi x dispersa mi è venuta a cercare, e vedendomi in lacrime (non ho resistito quando se ne è andato sono scoppiata) mi chiede cosa è successo, io le spiego brevissimamente e lei fa in tempo ad intercettarlo, gli chiede se è in servizio e lui dice che è in servizio 24h su 24. poi prende e se ne va in macchina con gli amici.
il tutto è successo verso le 9 e mezza, vi assicuro che ho smesso di piangere poco fa. lo so, ho sbagliato, ma ero in ritardo...non ha un po' esagerato questo signore? mi ha fatto della violenza psicologica gratuita nel modo in cui mi parlava si vedeva che ce l'aveva su perchè avevo fatto domande e forse anche perchè sono una ragazza....
comunque, ho delle domande
posso contestare questa cosa?
è giusto che abbia scritto i miei dati su un pezzo di carta? che se ne fa poi?
non dovrebbero essere in 2 x farti una contravvenzione?
chi dice poi che io andavo oltre il limite di velocità? non aveva un misuratore
era effettivamente in grado di fare contravvenzioni trovandosi in un contesto familiare ed essendo solo?
posso in qualche modo farmi rivalere per come mi ha trattata?
cosa devo fare? aiutatemi a capire se posso fare qualcosa e se è legittimo quanto ha fatto o se è abuso di potere...
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