"Chi sbaglia paga". E' il commento lapidario del vicepresidente della Regione Veneto, il leghista Luca Zaia, sorpreso da una pattuglia della Polstrada a correre lungo l'autostrada A27 nei pressi di Conegliano (Treviso) a 193 chilometri l'ora. Ma la multa da 407 euro (più il ritiro della patente) che Zaia si è visto comminare non ha placato la sua combattività, al punto da voler rilanciare la sua idea controcorrente sul tema dei limiti di velocità, proponendone l'innalzamento.
"Bisogna assolutamente rivederli", sottolinea, nell'annunciare che non farà ricorso contro la multa, presa mentre stava rientrando a tutta velocità a Venezia per partecipare a una riunione sui danni provocati nella regione dal maltempo - 50 chilometri l'ora nei centri abitati e 130 in autostrada sono "soglie anacronistiche che vanno elevate almeno di 20 chilometri". Magari inasprendendo contemporaneamente, come propone il vice governatore del Veneto, "le pene per chi contravviene ai limiti".
Un'idea che Zaia giura non nasce solo ora: "Questa multa non c'entra - assicura - è una posizione che ho sempre sostenuto". A far arrabbiare il vicepresidente e assessore al turismo veneto, semmai - racconta - è stata la battuta della pattuglia della Polstrada che lo ha inesorabilmente bloccato: "Ma quelli come lei - si è sentito dire - non girano con l'auto blu e l'autista?".
Ora Zaia dovrà invece ricorrere all'aiuto di amici e conoscenti che gli faranno da autisti improvvisati nel periodo in cui sarà senza patente. "Non mi preoccupo troppo - confessa - già stamattina, da quando si è sparsa la voce di quello che mi era accaduto, ho ricevuto almeno 70 sms e altrettante e-mail di persone, molte delle perfette sconosciute, che si offrono di farmi da autista".
Luca Zaia è un leghista di primo piano. Giovanissimo, 39 anni, è stato più volte indicato come una delle nuove leve padane. Tanto che nel 2005, in occasione delle Regionali, era stato candidato da Umberto Bossi alla guida del Veneto al posto di Galan. "
fonte http://canali.libero.it/affaritalian...trada1807.html
"Bisogna assolutamente rivederli", sottolinea, nell'annunciare che non farà ricorso contro la multa, presa mentre stava rientrando a tutta velocità a Venezia per partecipare a una riunione sui danni provocati nella regione dal maltempo - 50 chilometri l'ora nei centri abitati e 130 in autostrada sono "soglie anacronistiche che vanno elevate almeno di 20 chilometri". Magari inasprendendo contemporaneamente, come propone il vice governatore del Veneto, "le pene per chi contravviene ai limiti".
Un'idea che Zaia giura non nasce solo ora: "Questa multa non c'entra - assicura - è una posizione che ho sempre sostenuto". A far arrabbiare il vicepresidente e assessore al turismo veneto, semmai - racconta - è stata la battuta della pattuglia della Polstrada che lo ha inesorabilmente bloccato: "Ma quelli come lei - si è sentito dire - non girano con l'auto blu e l'autista?".
Ora Zaia dovrà invece ricorrere all'aiuto di amici e conoscenti che gli faranno da autisti improvvisati nel periodo in cui sarà senza patente. "Non mi preoccupo troppo - confessa - già stamattina, da quando si è sparsa la voce di quello che mi era accaduto, ho ricevuto almeno 70 sms e altrettante e-mail di persone, molte delle perfette sconosciute, che si offrono di farmi da autista".
Luca Zaia è un leghista di primo piano. Giovanissimo, 39 anni, è stato più volte indicato come una delle nuove leve padane. Tanto che nel 2005, in occasione delle Regionali, era stato candidato da Umberto Bossi alla guida del Veneto al posto di Galan. "
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