Il fumo dei diesel danneggia il cervello
Un’equipe di studiosi olandesi ha condotto una ricerca sugli effetti dell’esposizione al fumo dei diesel sul cervello umano. Il risultato è stato di quelli allarmanti: pare che l’inalazione delle emissioni sia causa di gravi danni sul lungo termine alle attività elementari del cervello.
Già in passato era stato dimostrato come le famigerate polveri sottili potessero raggiungere il cervello dalla cavità nasale, ma mai uno studio aveva avuto come scopo l’individuazione degli effetti negativi sull’attività cerebrale. “Possiamo solo ipotizzare l’effetto devastante dell’esposizione cronica allo smog cittadino per il cervello” ha dichiarato Paul Borm (Università di Zuyd) a Reuters “ma è più che probabile che sul lungo termine il nanoparticolato danneggi la capacità di elaborazione delle informazioni sensoriali.”.
Il gruppo di ricerca ha messo per sessanta minuti dieci volontari in una stanza la cui atmosfera conteneva un livello di emissioni da motore diesel pari a quello che si trova normalmente nelle nostre città. Ebbene, solamente dopo mezz’ora i pattern di risposta del cervello agli stimoli sensoriali hanno iniziato a presentare anomalie rispetto all’andamento standard. Il dato per ora riguarda i soli propulsori a gasolio, ma qual è l’effetto degli altri carburanti?
AUTOBLOG
Un’equipe di studiosi olandesi ha condotto una ricerca sugli effetti dell’esposizione al fumo dei diesel sul cervello umano. Il risultato è stato di quelli allarmanti: pare che l’inalazione delle emissioni sia causa di gravi danni sul lungo termine alle attività elementari del cervello.
Già in passato era stato dimostrato come le famigerate polveri sottili potessero raggiungere il cervello dalla cavità nasale, ma mai uno studio aveva avuto come scopo l’individuazione degli effetti negativi sull’attività cerebrale. “Possiamo solo ipotizzare l’effetto devastante dell’esposizione cronica allo smog cittadino per il cervello” ha dichiarato Paul Borm (Università di Zuyd) a Reuters “ma è più che probabile che sul lungo termine il nanoparticolato danneggi la capacità di elaborazione delle informazioni sensoriali.”.
Il gruppo di ricerca ha messo per sessanta minuti dieci volontari in una stanza la cui atmosfera conteneva un livello di emissioni da motore diesel pari a quello che si trova normalmente nelle nostre città. Ebbene, solamente dopo mezz’ora i pattern di risposta del cervello agli stimoli sensoriali hanno iniziato a presentare anomalie rispetto all’andamento standard. Il dato per ora riguarda i soli propulsori a gasolio, ma qual è l’effetto degli altri carburanti?
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