La General Motors è a secco ed il rischio di fallimento è ad un passo.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=333682
General Motors è a corto di carburante al punto tale che risulta compromessa la continuità aziendale.
Ad affermarlo, in un documento di informazione periodico trasmesso alla Sec, la Consob a stelle e strisce, è stato ieri lo stesso colosso di Detroit.
«L’incertezza legata all’implementazione effettiva del piano di rilancio - si legge nel documento - solleva dubbi sostanziali sulla nostra continuità aziendale».
A metà febbraio nel presentare il piano di rilancio i vertici del gruppo automobilistico Usa, che a fine 2008 ha già ricevuto aiuti statali per 13,4 miliardi di dollari, hanno chiesto a Washington altri 16,6 miliardi.
Il piano prevede che le vendite di auto tornino a salire nel 2010 ma a caro prezzo: dovranno essere sacrificati 47mila posti di lavoro.
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General Motors è a corto di carburante al punto tale che risulta compromessa la continuità aziendale.
Ad affermarlo, in un documento di informazione periodico trasmesso alla Sec, la Consob a stelle e strisce, è stato ieri lo stesso colosso di Detroit.
«L’incertezza legata all’implementazione effettiva del piano di rilancio - si legge nel documento - solleva dubbi sostanziali sulla nostra continuità aziendale».
A metà febbraio nel presentare il piano di rilancio i vertici del gruppo automobilistico Usa, che a fine 2008 ha già ricevuto aiuti statali per 13,4 miliardi di dollari, hanno chiesto a Washington altri 16,6 miliardi.
Il piano prevede che le vendite di auto tornino a salire nel 2010 ma a caro prezzo: dovranno essere sacrificati 47mila posti di lavoro.
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