"Meno massa a beneficio della performance".(Colin Chapman)
"Non c'è niente di meglio del pollice cubo."
Una alla disperata ricerca di perdere Kg, l'altra di prendere Cv.
Entrambe aperte, entrambe due posti, entrambe estreme, entrambe divertenti. Niente spazio a fronzoli.
Sono
la Dodge Viper RT/10
la Lotus Elise S1 111S
http://www.autoscout24.it/Details.aspx?id=179339808
http://www.autoscout24.it/Details.aspx?id=177028953
La Viper venne sviluppata come interpretazione moderna delle muscle car. Secondo alcuni la fonte di ispirazione che portò alla realizzazione di questa vettura può essere trovata nella AC Cobra, progettata da Carroll Shelby con la sua Shelby-American, una vettura sportiva piccola e leggera. La versione finale della Viper è però troppo grande e potente per poter dire seriamente che esistesse un collegamento tra le due vetture. Anche se Shelby venne coinvolto nella realizzazione della Viper molti videro nelle voci che davano la Viper come sviluppo della Cobra una operazione di marketing.
Il primo prototipo fu testato nel dicembre del 1989 e il debutto avvenne nel 1991 quando tre Viper furono utilizzate nel ruolo di pace car nella 500 miglia di Indianapolis.
Le vendite iniziarono nel gennaio del 1992. Una sola versione, con tetto tipo Targa, era disponibile la RT/10 Roadster. A questa seguì un modello coupé denominato GTS. La caratteristica principale di questa versione era data dal tetto a doppia bolla. In pratica il tetto sopra i sedili era leggermente rialzato in modo che gli occupanti potessero sedere anche se indossavano il casco. Questo tetto, che potrebbe sembrare un esercizio di stile, era legato al fatto che le prestazioni della Viper l'avevano resa molto popolare tra i piloti sia professionisti che dilettanti. Infatti le Viper sono state utilizzate nelle gare di accelerazione, su strada e nelle Drift Race, cioè le gare di sbandata molto popolari in Giappone.
Il vero fulcro della vettura è dato dal suo motore. Inizialmente progettato come motore per veicoli commerciali ed utilizzato sui truck del gruppo Chrysler, basato sulla serie di motori LA, venne trasformato dalla Lamborghini, in quel momento controllata dalla Chrysler, come la Dodge. Il blocco cilindri e le testate originali del motore Dodge V10 venne sostituito da elementi realizzati in lega leggera, aumentando così sensibilmente la potenza erogata. Gli ingegneri della Lamborghini proposero anche un progetto per la trasformazione del motore da due valvole per cilindro a quattro valvole, come su tutti i motori sportivi. La Chrysler però era ancora incerta sui costi di produzione della vettura e soprattutto sul potenziale di vendita, per cui preferì mantenere la conformazione originale. Il motore dopo le cure della Lamborghini erogava 400 hp (298 kW) e 664 Nm di coppia. Grazie alla sua grande coppia, che permetteva di utilizzare rapporti lunghi, si mantenne il consumo della vettura, se utilizzata con giudizio, in un valore estremamente basso per una vettura di questo tipo: 11.2 litri x 100 km (21 miglia x gallone US).
Una Dodge Viper GTS
La carrozzeria della vettura è realizzata in tubi di acciaio ricoperti da pannelli in vetroresina RTM. La Viper segue la configurazione tipica delle vetture sportive americane con il motore anteriore e la trazione posteriore. Altre caratteristiche della vettura erano l'assenza di ogni aiuto alla guida (ad esempio ABS e controllo della trazione) e il peso, di soli 1.488 kg. Per quanto riguarda le prestazioni la Viper percorreva i 400 metri (un quarto di miglio) in 12,9 secondi mentre la sua velocità massima era di 264 km/h.
Nei modelli successivi la potenza del motore aumentò. Nel modello Viper GTS del 1999 forniva 450 hp (335 kW). Questo modello ridusse di 0,7 secondi la percorrenza sui 400 metri mentre nel contempo la velocità massima aumentava di 35 km\h. Tuttavia, per le Viper vendute in Italia, il motore era stato depotenziato fino a 381 CV per rispettare le norme anti-inquinamento.
Per la Viper vennero inoltre realizzate anche delle parti speciali, prodotte da ditte terze, che incrementavano ulteriormente le prestazioni.
La Dodge fece partecipare al campionato costruttori FIA GT-2 una versione della Viper, la GTS-R, che si aggiudicò la serie nel 1997.
Nei primi sei anni di produzione furono vendute più di 10.000 Viper. In Europa, tranne che in Germania dove la vettura veniva venduta con il marchio Dodge, la Viper veniva venduta come auto della Chrysler.
La filosofia di progetto della Lotus è “meno massa a beneficio della performance”, una filosofia adottata da Colin Chapman, il fondatore della Lotus. Questo permette di ottenere, nonostante la potenza del motore relativamente contenuta, performance elevatissime con un ottimo piacere di guida. Questo concetto è stato estremizzato dell’ingegnere inglese Max David.
Il risultato è un’auto sportiva con un peso inferiore ai 680Kg, a tutto beneficio dell’accelerazione, della tenuta di strada e dei consumi. Nonostante il motore con una potenza di soli 89KW (120CV), il rapporto peso/potenza è migliore di quello di tante blasonate supersportive.
Nonostante l’evoluzione tecnologica, la Lotus Elise rappresenta ancora un punto di riferimento per gli amanti delle auto sportive, in merito alle sue performance ed al suo design.
111S
Alla 1° serie fu aggiunta una versione più spinta, la 111S; nome che deriva dalla sigla M111, il type-number della Lotus 111S. La 111S fu introdotta all’inizio del 1999 con il motore a valvole con fasatura variabile, costruito dalla Rover ed elaborato dalla Lotus. Con l’orrore dei puristi, ed il sollievo degli utenti più sensibili, l’imbottitura dei sedili è stata maggiorata rispetto alla versione base.
Per i paraculi indecisi come me, prima volta in un sondaggio, ho messo la terza opzione!
"Non c'è niente di meglio del pollice cubo."
Una alla disperata ricerca di perdere Kg, l'altra di prendere Cv.
Entrambe aperte, entrambe due posti, entrambe estreme, entrambe divertenti. Niente spazio a fronzoli.
Sono
la Dodge Viper RT/10
la Lotus Elise S1 111S
http://www.autoscout24.it/Details.aspx?id=179339808
http://www.autoscout24.it/Details.aspx?id=177028953
VIPER
La Viper venne sviluppata come interpretazione moderna delle muscle car. Secondo alcuni la fonte di ispirazione che portò alla realizzazione di questa vettura può essere trovata nella AC Cobra, progettata da Carroll Shelby con la sua Shelby-American, una vettura sportiva piccola e leggera. La versione finale della Viper è però troppo grande e potente per poter dire seriamente che esistesse un collegamento tra le due vetture. Anche se Shelby venne coinvolto nella realizzazione della Viper molti videro nelle voci che davano la Viper come sviluppo della Cobra una operazione di marketing.
Il primo prototipo fu testato nel dicembre del 1989 e il debutto avvenne nel 1991 quando tre Viper furono utilizzate nel ruolo di pace car nella 500 miglia di Indianapolis.
Le vendite iniziarono nel gennaio del 1992. Una sola versione, con tetto tipo Targa, era disponibile la RT/10 Roadster. A questa seguì un modello coupé denominato GTS. La caratteristica principale di questa versione era data dal tetto a doppia bolla. In pratica il tetto sopra i sedili era leggermente rialzato in modo che gli occupanti potessero sedere anche se indossavano il casco. Questo tetto, che potrebbe sembrare un esercizio di stile, era legato al fatto che le prestazioni della Viper l'avevano resa molto popolare tra i piloti sia professionisti che dilettanti. Infatti le Viper sono state utilizzate nelle gare di accelerazione, su strada e nelle Drift Race, cioè le gare di sbandata molto popolari in Giappone.
Il vero fulcro della vettura è dato dal suo motore. Inizialmente progettato come motore per veicoli commerciali ed utilizzato sui truck del gruppo Chrysler, basato sulla serie di motori LA, venne trasformato dalla Lamborghini, in quel momento controllata dalla Chrysler, come la Dodge. Il blocco cilindri e le testate originali del motore Dodge V10 venne sostituito da elementi realizzati in lega leggera, aumentando così sensibilmente la potenza erogata. Gli ingegneri della Lamborghini proposero anche un progetto per la trasformazione del motore da due valvole per cilindro a quattro valvole, come su tutti i motori sportivi. La Chrysler però era ancora incerta sui costi di produzione della vettura e soprattutto sul potenziale di vendita, per cui preferì mantenere la conformazione originale. Il motore dopo le cure della Lamborghini erogava 400 hp (298 kW) e 664 Nm di coppia. Grazie alla sua grande coppia, che permetteva di utilizzare rapporti lunghi, si mantenne il consumo della vettura, se utilizzata con giudizio, in un valore estremamente basso per una vettura di questo tipo: 11.2 litri x 100 km (21 miglia x gallone US).
Una Dodge Viper GTS
La carrozzeria della vettura è realizzata in tubi di acciaio ricoperti da pannelli in vetroresina RTM. La Viper segue la configurazione tipica delle vetture sportive americane con il motore anteriore e la trazione posteriore. Altre caratteristiche della vettura erano l'assenza di ogni aiuto alla guida (ad esempio ABS e controllo della trazione) e il peso, di soli 1.488 kg. Per quanto riguarda le prestazioni la Viper percorreva i 400 metri (un quarto di miglio) in 12,9 secondi mentre la sua velocità massima era di 264 km/h.
Nei modelli successivi la potenza del motore aumentò. Nel modello Viper GTS del 1999 forniva 450 hp (335 kW). Questo modello ridusse di 0,7 secondi la percorrenza sui 400 metri mentre nel contempo la velocità massima aumentava di 35 km\h. Tuttavia, per le Viper vendute in Italia, il motore era stato depotenziato fino a 381 CV per rispettare le norme anti-inquinamento.
Per la Viper vennero inoltre realizzate anche delle parti speciali, prodotte da ditte terze, che incrementavano ulteriormente le prestazioni.
La Dodge fece partecipare al campionato costruttori FIA GT-2 una versione della Viper, la GTS-R, che si aggiudicò la serie nel 1997.
Nei primi sei anni di produzione furono vendute più di 10.000 Viper. In Europa, tranne che in Germania dove la vettura veniva venduta con il marchio Dodge, la Viper veniva venduta come auto della Chrysler.
ELISE
La filosofia di progetto della Lotus è “meno massa a beneficio della performance”, una filosofia adottata da Colin Chapman, il fondatore della Lotus. Questo permette di ottenere, nonostante la potenza del motore relativamente contenuta, performance elevatissime con un ottimo piacere di guida. Questo concetto è stato estremizzato dell’ingegnere inglese Max David.
Il risultato è un’auto sportiva con un peso inferiore ai 680Kg, a tutto beneficio dell’accelerazione, della tenuta di strada e dei consumi. Nonostante il motore con una potenza di soli 89KW (120CV), il rapporto peso/potenza è migliore di quello di tante blasonate supersportive.
Nonostante l’evoluzione tecnologica, la Lotus Elise rappresenta ancora un punto di riferimento per gli amanti delle auto sportive, in merito alle sue performance ed al suo design.
111S
Alla 1° serie fu aggiunta una versione più spinta, la 111S; nome che deriva dalla sigla M111, il type-number della Lotus 111S. La 111S fu introdotta all’inizio del 1999 con il motore a valvole con fasatura variabile, costruito dalla Rover ed elaborato dalla Lotus. Con l’orrore dei puristi, ed il sollievo degli utenti più sensibili, l’imbottitura dei sedili è stata maggiorata rispetto alla versione base.
Per i paraculi indecisi come me, prima volta in un sondaggio, ho messo la terza opzione!
Commenta