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La verità sul FAP/DPF

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  • #11
    Re: La verità sul FAP/DPF

    la parte di magagne legate al filtro antiparticolato è vera ... non fa altro che trattenere il pm10 e bruciarlo durante la rigenerazione trasformandolo in pm2.5 o meno ....
    però la storia del campo elettromagnetico che altera le caratteristiche del carburante perfavore NO

    anche se aumentasse l'efficienza quello che esce dallo scarico sono i prodotti di una ossidazione ... senza cambiare reagenti e reazione i prodotti NON cambiano.
    o vogliamo riscrivere secoli e secoli di chimica ?!

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    • #12
      Re: La verità sul FAP/DPF

      Originariamente inviato da aygo1985 Visualizza il messaggio
      mai sentito parlare di fuga del motore diesel? A me pare che sia cosa che molti non conoscono....


      ps: e va bene che il motore grippa e si ferma perchè volendo riesce ad esplodere

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      • #13
        Re: La verità sul FAP/DPF

        le persone che sono incappate nel fenomeno del diesel impazzito avevano ignorato per tempo la segnalazione di sostituzione olio ...
        o lo cambi quando te lo dice o cambi auto ... fregarsene come si è visto non è la soluzione... problema risolto (sembra) dalla fiat comunque.

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        • #14
          Re: La verità sul FAP/DPF

          Originariamente inviato da fede100 Visualizza il messaggio
          la parte di magagne legate al filtro antiparticolato è vera ... non fa altro che trattenere il pm10 e bruciarlo durante la rigenerazione trasformandolo in pm2.5 o meno ....
          però la storia del campo elettromagnetico che altera le caratteristiche del carburante perfavore NO

          anche se aumentasse l'efficienza quello che esce dallo scarico sono i prodotti di una ossidazione ... senza cambiare reagenti e reazione i prodotti NON cambiano.
          o vogliamo riscrivere secoli e secoli di chimica ?!
          Beh allora a fare i conti dovrebbe uscire solo acqua e anidride carbonica.
          Il problema è nelle altre sostanze contenute nel combustibile e nel comburente. Tipo lo zolfo e ceneri nel gasolio, piombo nella benzina, azoto nell'aria...
          Mo io non so cosa combini quell'affare, di solito ste cose che si mettono sui tubi con strani campi magnetici sono bufale...
          Chi dice che una cosa non si può fare dovrebbe togliersi dai piedi di chi la sta facendo

          "Ubi non accusator, ibi non judex."

          (Dove non c'e' la polizia, non c'e' limite di velocita'.)

          "Alla povertà mancano molte cose, all'avarizia tutte"
          (Publilio Siro)

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          • #15
            Re: La verità sul FAP/DPF

            Ho visto il video, dico solo che di queste cose (e mi riferisco alle leggi at personam...) ne è piena l'Italia e non mi meraviglio o scandalizzo più per certe cose, l' italia è proprietà di poche persone, questo deve esservi chiaro.
            Alla dukic non resta altro che far brevettare quel filtro in Europa o stati uniti e conseguentemente immetterlo liberamente nel mercato
            Scritto con un dispositivo mobile
            Ultima modifica di golia bianca; 18-12-2010, 15:56.
            IL MIO W.I.P. DEDICATO ALLA MIA ALFA SPIDER:
            http://www.elaborare.info/forum/vbul...7#post16358707
            IL MIO W.I.P. DEDICATO ALLA MIA LANCIA DELTA INTEGRALE:
            http://forum.elaborare.com/showthrea...desso-DELTA-!!

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            • #16
              Re: La verità sul FAP/DPF

              Premetto che sono un comproprietario della Dukic Day Dream e quindi mi sento in dovere di replicare al fine di chiarirvi il quadro della situazione, il nostro dispositivo e' stato sottoposto ed ha superato positivamente tutti i test previsti dal decreto 42 del febraio 2008 in merito all'omologazione dei filtri antiparticolato presso il centro prova autoveicoli di Nardo' (LE) (dove vengono testati i motori delle maggiori case automobilistiche europee al fine di omologarne la classe inquinante) alla presenza dei funzionari del ministero dei trasporti del distaccamento di Bari i quali hanno redatto un verbale di conformita' al decreto 42 del nostro dispositivo in data 14/07/2008
              I funzionari del ministero centrale di Roma dopo aver visionato il citato verbale avrebbe dovuto rilasciare il numero di omologazione ed inserire il citato numero nel database del ministero dei trasporti al fine di poter aggiornare le carte di circolazione dgli autoveicoli che avrebbero installato il nostro dispositivo, (se i funzionari avrebbero trovato delle irregolarita' avrebbero dovuto annullare il verbale di conformita',ma non l'hanno fatto.) ma hanno per piu' volte negato la concessione dell'omologazione in quanto a loro parere manca "la prova di durabilita' ai fini dell'accumulo di particolato", tale prova noi non possiamo produrla in quanto il nostro dispositivo non fa' nessun accumulo di particolato ma ne elimina la formazione a monte.
              In merito a questa diatriba ci sono diverse denunce da parte nostra presso le opportune sedi sia penali che amministrative al fine di poter dimostrare definitivamente la validita' del nostro dispositivo. Noi non pretendiamo niente che non ci appartenga di diritto, e qualche allusione a dei dispositivi similari che in passato hanno creato molta confusione sono totalmente inopportune in quanto nessuno dei nostri clienti si e' mai sognato di denunciarci o querelarci neanche dopo la pubblicazione delle nostre affermazioni ben precise contro delle aziende ben definite, e mai nessun magistrato ha iniziato delle azioni legali contro la Dukic Day Dream.


              D.Come avrete capito, qui dentro siamo tutti appassionati di veicoli ed automobili, molti di noi sono tecnici ed ingegneri strettamente collegati al settore automotive, quello che a noi interessa approfondire è il lato tecnico.



              1)com'è possibile realizzare un "cracking molecolare" sottoponendo a campi magnetici un fluido che scorre in moto turbolento all'interno di una serpentina?

              Come premesso non ho nozioni tecniche sul come e' possibile magnetizzare un fluido, ma posso fare alcuni chiarimenti sulla struttura costruttiva del dispositivo;all'interno del nostro dispositivo non c'e' nessuna serpentina, il nostro dispositivo e' un semplice "tubo" di scorrimento del carburante dentro al "tubo" si trova una lamina a spirale in rame come il "tubo" stesso che non costringe assolutamente il carburante ad un percorso turbolento in quanto la velocita' del carburante rimane la stessa impostata dalla casa madre del veicolo, la lamina a spirale serve ad allungare il percorso del carburante e quindi la sua permanenza dentro al campo magnetico quel tanto che basta ad ottenere il massimo risultato dalla nostra tecnologia, in questo modo riusciamo a ridurre al massimo l'ingombro del dispositivo in quanto al momento la nostra tecnologia ha un limite massimo di effetto sul carburante che noi abbiamo raggiunto.
              Un esempio che posso farvi e' il seguente: i nostri dispositivi sono calibrati in misura della quantita' di gasolio orario di cui necessita' un motore, quindi se noi installiamo un dispositivo che tratta una quantita' maggiore oraria di carburante su un motore che non necessita' di tale quantita' l'effetto del dispositivo piu' grande sul carburante sara' identico a quello di un dispositivo piu' piccolo e piu' indicato per quel motore, in pratica se installo un dispositivo da camion su un'autovettura ll'effetto sara' identico ma occupero' piu' spazio e appesantirei in veicolo senza nessuna necessita', per questo motive abiamo aggiunto la spirale.

              2) in cosa si differenziano i risultati rispetto alle altre forme di cracking (catalittico/termiche) e come mai non pensate di farlo adottare anche alle raffinerie?

              Come gia' premesso non sono un tecnico e quindi mi rimane difficile anche solo provare a rispondere a questo quesito, (non conosco il cracking catalittico/termico)sperando di avvicinarmi all'argomento posso solo dire che il cracking attuato dal nostro dispositivo e' assolutamente freddo in quanto durante il trattamento del carburante da parte del nostro dispositivo il carburante non subisce assolutamente nessuna variazione di temperatura, ed e' un cracking "momentaneo" cioe' le molecole del gasolio si ricompattano poco tempo dopo che il gasolio e' uscito dal dispositivo, questo dato e' scaturito sia durante le numerose installazioni da noi effettuate nel corso degli anni dove ci siamo accorti che l'effetto del nostro dispositivo sul carburante e di conseguenza sulle emissioni e sui consumi e' maggiore quanto piu' il dispositivo e' installato piu' possibilmente vicino al punto di utilizzo (pompa di igniezione) ed e' stato confermato anche durante i test per ottenere la conformita' all'omologazione presso il Nardo' technical center dove il carburante e' stato accuratamente analizzato sia prima che dopo le prove al fine di verificarne la corrispondenza alla normativa CE, dopo il test il carburante residuo nel serbatoio del veicolo dove c'era parte del carburante di ritorno dalla pompa, e' risultato perfettamente conforme alla normativa di legge.

              3)qual'è il vantaggio effettivo del cracking in un motore? La riduzione in molecole d'idrocarburi più semplici non porterebbe ad avere un altro tipo di carburante non più adatto al motore?

              Il vantaggio del cracking in un motore e' data dal fatto che il carburante ha pochissimo tempo per bruciare in una camera di scoppio, e quindi se inserisco un carburante con una struttura molecolare piu' fine si riuscira' ad avere un'iniezione con una polverizzazione maggiore del carburante il quale si miscelera' con piu' parti di ossigeno e quindi si attuera' una combustione piu' rapida e piu' completa della stessa quantita' di carburante iniettata, questa ottimizzazione produrra' piu' energia e meno materiale incombusto nelle emissioni.
              Un esempio banale potrebbe essere quello di accendere un fuoco con due pezzi di legno grandi, i due legni bruceranno molto lentamente e daranno il loro potere calorico in un arco di tempo maggiore, ma se invece tritureremo gli stessi pezzi di legno in parti molto piu' sottili simili alla paglia e poi li brucieremo si avra' imediatamente una fiamma alta con un alto potere calorico la quale si esaurira' molto piu' rapidamente.

              4) nelle caldaie a metano, il cracking a cosa porterebbe? Ha un senso?

              Il nostro dispositivo viene commercializzato per il trattamento del solo gasolio in tutte le sue utilizzazioni, al momento le sole caldaie dove sono installati i nostri dispositivi si trovano in Svizzera presso gli impianti di lavorazione del catrame per uso stradale dove viene usato il BTZ, queste installazioni hano prodotto dei risparmi di carburante nell'ordine dell'10/11% in quanto aumentando di fatto la quantita' di calore che la stessa quantita' di gasolio riesce a dare nello stesso arco di tempo, la temperatura di esercizio viene raggiunta in minor tempo.

              5) in quali condizioni è stato misurato il risparmio di carburante (tipologia di ciclo) e mezzi utilizzati?

              I test per verificare il risparmio di carburante sono stati fatti in maniera empirica nel corso dei primi anni di vita della nostra azienda, siamo in commercio dal 2002 e all'inizio non c'era nessuna legge che ci permetteva di poter pensare di omologare il nostro dispositivo come antiparticolato o controllo delle emissioni in genere,ma anche perche ancora non ci eravamo nemmeno resi conto delle potenzialita' anti inquinamento del nostro dispositivo.
              La nostra azienda e il nostro dispositivo sono nati inizialmente solo per il risparmio di carburante, ma all'inizio la forza economica era limitata e ci siamo "accontentati" di fare dei test sugli autocarri che effettuavano il trasporto merci sulle linee nazionali e internazionali i quali ci hanno dato degli esiti molto positivi con una variabile di risparmio dal 5 al 10 % circa.
              Successivamente abbiamo proposto all'editoriale domus di effettuare dei test di consumo sul nostro dispositivo ma si sono sempre rifiutati e per di piu' ci hanno negato la pubblicita' selle loro testate che era gia' in corso da tempo.

              6) in cosa consiste esattamente la riduzione di "emissioni nocive" (componenti, percentuali e riferimenti)?

              Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni nocive vi consiglio di guardare il seguente sito www.dddream.info dove potrete vedere il video in versione "integrale" (quello che avete pubblicato all'inizio di questa discussione e' ridotto) dove all'incirca a meta' video viene mostrato chiaramente il verbale di conformita' redatto dal CPA di Bari con i valori delle emissioni sia prima che dopo.
              Vi inserisco anche il seguentew link: http://s1224.photobucket.com/albums/...20DAY%20DREAM/
              dove potre vedere alcuni test fatti con opacimetro in officina (prima e dopo l'istallazione del nostro dispositivo) tale prova e' obbligatoria al momento dell'istallazione in quanto e' l'unico test per verificare una corretta istallazione e un buon funzionamento del dispositivo, oltre ai test con opacimetro troverete un report di campionatura delle emissioni con intestazione del Modena centro prove Laboratorio Consulenza Analisi Chimiche Prove Meccaniche Modena - MODENA CENTRO PROVE .
              Tale campionatura dell emissioni e' stata fatta in simultanea con l'ARPA delle Marche circa 6 anni fa su di un vecchio autobus fiat urbano del comune di San Benedetto del Tronto, nel tabulato troverete scritti in nero i valori rilevati dal Modena Centro Prove e in rosso i valori rilevati dall' ARPA delle Marche, il tabulato e' molto esaustivo, il tabulato in questione fa riferimento alla prova citata dal dottor Santunione (presidente del collegio dei chimici di Modena) nel video seguente www.dddream.info , dopo questi sorprendenti risultati sia i tecnici che la relazione dell'ARPA Marche sono "spariti".
              Le percentuali di abbattimento delle emissioni sono soggetive in base alla data di nascita della tecnologia del motore e delle condizoni di usura del motore, in quanto un motore di vecchia concezione avra' di base delle copiose emissioni cosi' come un motore anche se piu' recente ma usurato nei componenti, il nostro dispositivo non riesce a fare miracoli, ma potete verificare nel test dell'opacimetro incluso nel link seguente DUKIC DAY DREAM pictures by settelupi1 - Photobucket che riguarda un'autocarro scania R500 euro 5 il nostro dispositivo ha abbattutto il 100% della opacita' dei fumi, ma nel report in riferimento al test sull' Iveco Magirus del 1998 l'abbattimento si e' "limitato" al 70% circa dell'opacita'.


              Al di la del fatto che noi stiamo sparando a zero contro i filtri antiparticolato come protesta contro chi ci nega i nostri diritti, ma vi sembra normale che diversi scienziati assolutamente credibili come il professor Montanari e sua moglie la professoressa Gatti consulente di spicco dell'unione europea per questioni ambientali e del ministero della difesa per il riconoscimento della nocivita' dei proiettili all'uranio impoverito ai danni dei militari, oltre ad altre numerose ricerche che indicano la pericolosita'delle nanopolveri , «Il nuovo allarme? Le nanopolveri: danni a cellule e Dna» nessuno ad oggi si sia minimamente sognato di fare almeno un test per verificare che cosa esce realmente dai fap/dpf durante la rigenerazione??
              Almeno una cosa eìche esce ed e' nociva la sappiamo l'ossido di cerio per il fap e il ferrocene(potenzialmete cancerogeno) per i fap retrofit di acuni costruttori, ma questo non importa a nessuno.
              Per cercare di farvi comprendere dal nostro punto di vista come e' la situazione sui filtri antiparticolato e sulle emissioni dei veicoli in genere e che viene vista come una delle tante "galline dalle uova d'oro" ai danni dei cittadini vi illustro quanto segue:
              esiste una associazione pseudo scientifica denominata VERT ABOUT US con sede in Austria, detta associazione e' costituita da tutti i costruttori di filtri antiparticolato d'europa e il presidente e' il signor Bruno Tronchetti Provera
              http://www.vert-dpf.eu/attachments/0...%20&%20ScC.pdf la citata associazione tramite "accurati" studi scientifici e' "giunta" a conclusione che l'unico sistema per abbattere l'inquinamento da polverisottili sono guarda caso i "filtri antiparticolato", la citata associazione fa' spesso delle consulenze disinteressate ai governi nonche all'unione europea tramite dei convegni "disinteressati" PIRELLI - vert durante i quali il nostro caro ministro dell'ambiente la signora Prestigiacomo guarda caso prende per preziosi i consigli dati dai membri del "Vert" e si dice pronta ad emanare un decreto legge con il quale vorrebbe obbligare mezza Italia ad installare i filtri antiparticolato e promette anche 200 milioni di euro di incentivi TgCom - Strada Facendo » Vert
              Ma poi siamo arrivati noi con la nostra manifestazione di protesta durante la quale il nostro amministratore si e' incatenata davanti a Montecitorio ed e' stata "subito"(la nostra protesta non doveva dare troppo nell'occhio) ricevuta dal dottor Gorelli capo di gabinetto del dottor Gianni Letta. Il quale dopo aver detto di essere all'oscuro di tutta la faccenda ci ha rassicurato che si sarebbe interessato al fine di verificare eventuali irregolarita' da parte del ministero dei trasporti, ma nel frattempo l'annunciato e imminente decreto della signora Prestigiacomo sui filtri antiparticolato miracolosamente (per noi) ed inaspettatamente (non troppo in quanto avevamo promesso una dura lotta legale al dottor Gorelli) "si trasforma" in un disegno di legge molto piu' ampio in termini di contenuti, ma molto indigesto per i componenti del Vert e per la signora Prestigiacomo Dispositivi antiparticolato: l'annunciato Disegno di Legge fa sperare la Dukic - ECO dalle CITTA'

              Quanto vi ho esposto e' solo una piccola parte di quello che ci sta' succedendo e spero che vi possa essere di aiuto a capire una faccenda molto intricata come quella esposta, siete ovviamente liberi di non credere a niente di quello che vi ho esposto, ma e' tutto dimostrabile.
              Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
              Cordiali saluti e Buona serata a tutti.
              Vi consiglio di guardare la versione integrale del video che avete inserito in forma ridotta al seguente indirizzo www.dddream.info

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              • #17
                Re: La verità sul FAP/DPF

                Buongiorno, la ringrazio per l'interessamento a questa discussione, questi dispositivi basati su campi magnetici che promettono riduzione dei consumi, e a quanto pare anche riduzione delle micropolveri, sono sul mercato da più di dieci anni, ma non mi pare che finora ne sia stata dimostrata l'efficacia.
                Immagino che di tecnici nella vostra azienda ce ne siano, perchè non invita qualcuno di loro ad unirsi a questa discussione, per dimostrare con i dati, che il vostro prodotto non sia l'ennesima bufala?

                Saluti

                «...sapete cosa ho scoperto?» «Che cosa?» «Che la gente non dice nulla» «Oh, parlerà pure di qualche cosa, la gente!» «No, vi assicuro. Parla di una gran quantità di automobili, parla di vestiti e di piscine e dice che sono una meraviglia! Ma non fanno tutti che dire le stesse cose e nessuno dice qualcosa di diverso dagli altri...»
                [Ray Bradbury, Fahrenheit 451]

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                • #18
                  Re: La verità sul FAP/DPF

                  Di tutto questo, però, mi pongo una domanda molto semplice: ma se ci sono questi problemi insormontabili per l' omologazione in Italia, perchè non avete sottoposto la stessa cosa ad un altro paese della CEE ben più predisposto ad omologare questi dispositivi?, mi viene in mente uno a caso (ma neanche tanto a caso) la Svezia....
                  ///Non esistono due curve uguali, ma il rettilineo ovunque è uno e medesimo///
                  /// "M", the most powerful letter in the world ///

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                  • #19
                    Re: La verità sul FAP/DPF

                    Buonasera a tutti, l'efficacia dei nostri dispositivi per quanto riguarda l'abbattimento degli inquinanti e' stata dmostrata ufficialmente nella sede dei test per l'omologazione come dispositivo antiparticolato ai sensi del decreto 42 del 2008 presso il Nardo' technical center alla presenza dei funzionari del ministero dei trasporti, potete vedere un estratto del verbale di conformita' guardando il filmato al seguente sito: www.dddream.info dopo circa 11 minuti e mezzo dalll'inizio viene mostrata una schermata del verbale, altri risultati potrete vederli al seguente link
                    http://s1224.photobucket.com/albums/...20DAY%20DREAM/

                    sono in maggior parte dei test fatti con l'opacimetro prima e dopo l'istallazione del dispositivo su dei veicoli, nel tabulato con il rmbo rosso in cima potete leggere i risultati della campionatura delle emissioni su di un vecchio autobus Iveco, il test e' stato effettuato su di un autobus per il trasporto pubblico del comune di San Benedetto del Tronto alla presenza dell'ARPA delle Marche, nel tabulato troverete in rosso i risultati rilevati dall'arpa Marche e in nero i risultati rilevati dal modena centro prove che e' il nostro laboratorio di fiducia.
                    Per quanto riguarda il consumo del carburante alcune testate specializzate si sono sempre rifiutate di testare l nostro dispositivo, e noi come azienda non abbiamo al momento intenzione di investire ulteriormente in quella direzione, per noi basta la soddisfazione e le testimonianze dei nostri clienti.
                    Per quanto riguarda l'omologazione in uno stato estero al momento non abiamo la forza economica per supportare un'espansione in un altro stato, in ogni caso data l'attuale esperienza, anche se nella comunita' europea l'omologazione rilasciata da uno stato membro dovrebbe essere riconosciuta anche da tutti gli altri stati, l'Italia troverebbe sicuramente un altro cavillo per impedire il rilascio dell'omologazione in quanto il problema per quanto riguarda il mancato rilascio della nostra lecita e dimostrata omologazione non e' assolutamente tecnico o di inefficienza ma politico/economico:si sono gia' divisi la torta. Liberi di non crederci.
                    Cordiali saluti.

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                    • #20
                      Re: La verità sul FAP/DPF

                      fa' piu' male una sigaretta con il filtro o una senza ?
                      Il fap riduce effettivamente il fumo e lo rilascia in zone extraurbane, dove si disperde meglio.
                      anche se non risolve il problema al 100% comunque aiuta molto...
                      il fumo vuoi o non vuoi sono sempre nanoparticelle, tranne la combustione di alcuni gas,
                      come l'idrogeno...
                      Le intransigenti signorine di primo pelo (laureate e non) : una sciagura internazionale.
                      le modifiche suggerite non sono consentite dal Codice della Strada, ma sono utilizzabili solo in pista.
                      Dal 1 marzo 2011 sono in Russia, ciao a tutti !!!

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