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La veritā sul FAP/DPF

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  • #21
    Re: La veritā sul FAP/DPF

    Originariamente inviato da DCA Visualizza il messaggio
    Per quanto riguarda l'omologazione in uno stato estero al momento non abiamo la forza economica per supportare un'espansione in un altro stato, in ogni caso data l'attuale esperienza, anche se nella comunita' europea l'omologazione rilasciata da uno stato membro dovrebbe essere riconosciuta anche da tutti gli altri stati, l'Italia troverebbe sicuramente un altro cavillo per impedire il rilascio dell'omologazione in quanto il problema per quanto riguarda il mancato rilascio della nostra lecita e dimostrata omologazione non e' assolutamente tecnico o di inefficienza ma politico/economico:si sono gia' divisi la torta. Liberi di non crederci.
    Cordiali saluti.
    Sinceramente non capisco questo "deporre le armi" se l'italia trovasse un cavillo per non omologarlo se un'altro stato CEE lo omologa.
    Non mi pare che il problema del particolato, sia solo italiano, anzi...
    Come per molte altre invenzioni e ricerce che in Italia non hanno trovato il supporto giusto per espandersi, ci sono molte altre realtā ben felici di accogliere e finanziarle se funzionano...
    ///Non esistono due curve uguali, ma il rettilineo ovunque č uno e medesimo///
    /// "M", the most powerful letter in the world ///

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    • #22
      Re: La veritā sul FAP/DPF

      Ma scusate, per la prova di durata non basta dimostrare che il dispositivo dopo tot ore di funzionamento, equivalenti ad almeno X kilometri, sia ancora efficente?
      Altrimenti come fanno le ditte che omologano i dpf con cerina e additivi similari?
      Non mi pare si debba dimostrare l' "accumulo"!

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      • #23
        Re: La veritā sul FAP/DPF

        Originariamente inviato da Alfone Visualizza il messaggio
        Ma scusate, per la prova di durata non basta dimostrare che il dispositivo dopo tot ore di funzionamento, equivalenti ad almeno X kilometri, sia ancora efficente?
        Altrimenti come fanno le ditte che omologano i dpf con cerina e additivi similari?
        Non mi pare si debba dimostrare l' "accumulo"!
        Salve, la sua affermazione per quanto giusta e' stata fatta notare (con numerose comunicazioni dei funzionari del ministero del CPA di Bari e da parte dei nostri avvocati) ma come si suol dire NON C'E' PIU' SORDO DI CHI NON VOL SENTIRE, purtroppo noi abbiamo la certezza che i funzionari del ministero dei trasporti di Roma hanno preso questo cavillo per rallentare la concessione dell'mologazione in quanto NON POSSONO ANNULLARLA, quando i funzionari del CPA di Bari hanno spedito il verbale di conformita' del nostro dispositivo (al decreto 42/2008 omologazione dispositivi antiparticolato per veicoli M1 N1) il ministero avrebbe dovuto annullare il citato verbale se avesse riscontrato delle irregolarita', ma non l'ha fatto in quanto non aveva motivi per poterlo fare, e avrebbe solo dovuto rilasciare il numero di omologazione che ci avrebbe concesso di aggiornare le carte di circolazione sui veicoli che istallano il dispositivo, ma furbescamente ci ha chiesto la citata prova di accumulo (che ha un senso per i filtri),che noi non potremo mai fare e che ci tiene bloccati in una situazione molto comoda per "loro" in quanto "presumiamo" che parteggino per altri.
        In quanto il citato decreto 42/2008 prevede l'omologazione di "sistemi" atti ad abattere il particolato e non di "filtri" la prova di accumulo e' lecito chiederla quanto il "sistema" di cui si chiede l'omologazione prevede un filtro,ma quando un filtro non e' presente la richiesta di tale prova e' assurda e pretestuosa.
        In virtu' di quanto sopra citato abbiamo presentato diverse denunce penali per omissione o rallentamento di atti d'ufficio con conseguente richiesta di risarcimento danni per il tempo che siamo stati tenuti ingiustamente fuori dal mercato.

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        • #24
          Re: La veritā sul FAP/DPF

          Originariamente inviato da Razzopazzo Visualizza il messaggio
          Il fap riduce effettivamente il fumo e lo rilascia in zone extraurbane, dove si disperde meglio.
          Che boiata... il "ciclo di pulizia FAP" nelle auto parte a caso, quando il filtro č "tappato" o a tempo, in base ai cicli, nel Fiorino mjet della ditta per cui lavora mio padre mi si č sempre acceso nel tratto casa-palestra, in pieno centro abitato, anche perchč č l'unico tratto per cui io uso quel mezzo, quando non ho voglia di tirare fuori la mia auto.

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          • #25
            Re: La veritā sul FAP/DPF

            Buongiorno a tutti con questo messaggio vi tengo al corrente degli sviluppi del nostro contenzioso con il ministero dei trasporti in merito alla mancata concessione dell'omologazione ai nostri dispositivi antiparticolato, anche qualche istituzione ci supporta:
            http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=105245

            Saluti.

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            • #26
              Re: La veritā sul FAP/DPF

              vuoi la risposta al blocco del vostro sistema? e' gia' scritta in quell'articolo:
              Il sospetto č che pressioni politiche e industriali avrebbero messo lo zampino, soffocando uno strumento che, con 1300 euro incluso il montaggio, permetterebbe di non doversi indebitare per una nuova auto.
              e' una cosa scandalosa... ma siamo in italia.

              tra l'altro, ma non potete fare il giro da un paese europeo?
              nel senso, ottenere l'omologazione fuori (francia, germania...), e poi farla valere in italia?

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              • #27
                Re: La veritā sul FAP/DPF

                Italian Style...

                Io continuo con il "giro e me ne fotto", adesso hanno raddoppiato la multa se giri con una euro 0 in zona o periodo euro 4, e se ti beccano due volte in un anno ti tolgono la patente 15 giorni.
                (cosa che non ha senso, perchč quanto vecchia č la mia auto NON C'ENTRA UN BENEAMATO CAZZO con come guido, anzi...)

                350 euro l'anno e 15 giorni in bicicletta CONTINUANO a costare meno che una macchina nuova.

                CONTINUANO a sucarmi la banana.

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                • #28
                  Re: La veritā sul FAP/DPF

                  Originariamente inviato da Alfone Visualizza il messaggio
                  Ma scusate, per la prova di durata non basta dimostrare che il dispositivo dopo tot ore di funzionamento, equivalenti ad almeno X kilometri, sia ancora efficente?
                  Altrimenti come fanno le ditte che omologano i dpf con cerina e additivi similari?
                  Non mi pare si debba dimostrare l' "accumulo"!
                  I fap ,con cerina e senza, non sono soggetti ad omologazione, al momento non esiste nessuna direttiva cee o ece a riguardo.
                  I dpf invece (catalizzatore + fap) vengono omologati come semplici catalizzatori.
                  La vita e i sogno sono fogli dello stesso libro. Leggerli in ordine č vivere. Sfogliarli a caso č sognare

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                  • #29
                    Re: La veritā sul FAP/DPF

                    come gia' detto in altri lidi: se pago assicurazione e bollo per tutto l'anno, tu non puoi dirmi quando posso o non posso usare un bene privato su cui pago fior di tasse (dirette o indirette).

                    vuoi decidere tu quando io posso usare la MIA auto?
                    allora pero' mi esenti dal bollo come minimo, e mi dai un'assicurazione che posso attivare solo quando mi e' permesso circolare.

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                    • #30
                      Re: La veritā sul FAP/DPF

                      Per quanto riguarda il fatto di omologare il dispositivo in uno stato estero qualora ci si "riuscisse" ( la lobby e' europea o mondiale, al seguente link troverete la mappa di chi conduce il mercato dei filtri antiparticolato)
                      http://www.vert-certification.eu/att...%20&%20ScC.pdf
                      viste le odierne vicissitudini probabilmente l'Italia troverebbe il modo di intralciarne il riconoscimento in quanto la direttiva europea di riferimento permette agli stati membri di esprimere le loro riserve finali in materia di sicurezza e funzionalita' di eventuali dispositivi da riconoscere.
                      Per quanto riguarda l'omologazione dei dispositivi antiparticolato l'unione europea nello specifico non ne prevede, prevede solo un'approvazione, ma l'Italia ha pensato bene di dover emanare due decreti interministeriali, il 39 e il 42 del 2008 specifici per l'omologazione dei filtri antiparticolato, e mentre per quanto riguarda i filtri antiparticolato degli autocarri, il 39, diverse ditte sono riuscite ad "ottenere" l'omologazione e a poter commercializzare i filtri, per le autovetture con il decreto 42 nessuno tranne la Dukic e' riuscito a produrre e omologare un dispositivo antiparticolato per le vetture.
                      Il ministero dei trasporti oltre a rigettare in modo ridicolo la nostra richiesta di omologazione, (in quanto il nostro dispositivo abbatte tutti gli inquinanti previsti dal decreto 42) il 10 agosto del 2009 quando tutti erano in ferie il ministro Matteoli ha firmato ed emanato( senza annullare il decreto 42 per il quale c'era la nostra richiesta di omologazione con un dispositivo valido) un'altro decreto truffa che autorizza ad omologare come filtri antiparticolato le marmitte catalitiche di ricambio con aggiunta una piccola trappola per particolato le quali sono omologate a patto che abbattano "solo" il 30% del particolato dei veicoli dove sono istallate!!
                      Non vi sembra un po' strano che si ignori e si tenti di insabbiare un dispositivo dimostratosi ben piu' efficiente e si autorizzi l'omologazione di marmitte molto meno funzionali??
                      Abbiamo anche il sentore che si stia cercando di insabbiare "la tecnologia" innovativa che abbiamo avuto il coraggio di immettere sul mercato, mi preme ricordarvi che tale tecnologia e' stata sempre bistrattata e derisa, oggi abbiamo dimostrato che essa puo' funzionare, e abbiamo raggiunto dei risultati soddisfacenti, ma forse se ci si studia ancora sopra si potrebbe arrivare ad ulteriori sviluppi e ad ulteriori benefici, e probabilmente andrebbe ad intaccare degli interessi ben piu' alti di quelli dei filtri antiparticolato stimati i circa 300 miliardi di euro di volume di affari solo in europa.
                      Il mercato dell'energia.

                      Saluti.

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