Fonte Corriere.it
L'INAUGURAZIONE DOPO IL RINNOVAMENTO COMPLETO
Torino inaugura il museo dell'auto
In scena la storia a quattro ruote
L’esposizione curata da uno scenografo. Allestimenti moderni e in futuro anche una sezione dedicata al design
Signori si va in scena. Come in un film. Il nuovo museo dell’auto di Torino, che viene inaugurato dal Presidente della Repubblica il 19 marzo, è stato realizzato da uno scenografo franco-svizzero, Francois Confino, lo stesso che a Torino ha allestito il museo del cinema. Il risultato è unico nel suo genere. «Basta con i musei cimitero, immobili e noiosi» spiega l’artefice delle splendide scenografie che raccontano la storia dell’automobile, in un modo tutto nuovo e coinvolgente. Nei 9.000 metri quadri di esposizione, le 180 auto della collezione esposte nella rinnovata struttura realizzata dall’architetto Cino Zucchi, sono letteralmente «messe in scena».
Il museo dell'auto di Torino
SCENOGRAFIE - A ogni modello spetta una scenografia ispirata al contesto storico e sociale in cui è nato, con immagini e video di commento (d’epoca) che ne spiegano l’importanza e la specificità. Per fare un esempio, la carrozza di Bordino del 1854, trasformata in veicolo motorizzato con l’aggiunta di una caldaia a vapore, è accompagnata da un filmato di cavalli da tiro che svaniscono. Gli anni ‘70 sono rappresentati da un pulmino Volkswagen tagliato per il lungo: sui finestrini scorrono immagini di Easy Rider o del concerto di Woodstock. Una delle ultime scene riguarda la caduta del muro di Berlino simboleggiato da una Trabant, vettura rinomata nella ex Germania comunista, e da un check-point Charlie, rappresentazione minacciosa della frontiera tra Est e Ovest.
UNA MOSTRA PER TUTTI - Su questo filo si dispiega tutta l’esposizione che dedica un altro piano agli approfondimenti tematici. Tra i più scenografici una catena di montaggio dell’ultima Fiat 500, osservabile da un mini trenino che le gira attorno, come su una giostra. Tutto questo nel rispetto delle indicazioni impartite dalla direzione del museo: una mostra adatta a un pubblico vasto, famiglie comprese. I lavori avviati nel 2007 hanno ampliato la struttura preesistente (inaugurata nel 1960) da 11.000 a 19.000 metri quadri che comprendono anche ristorante, caffè, book shop e un centro documentazione con migliaia di volumi e immagini dedicate all’automobile. Manca ancora la sezione dedicata al design, forse la più innovativa, realizzata con il contributo dei grandi carrozzieri italiani. Aprirà a settembre e ospiterà anche vetture recenti, le concept esposte ai musei dell’auto, rappresentazione di un possibile futuro del trasporto privato. Un museo vivo, quindi, con piedi ben saldi nel passato e con un occhio rivolto al domani.
Qua trovate alcune foto
http://www.corriere.it/gallery/motor...4068c4.shtml#1
L'INAUGURAZIONE DOPO IL RINNOVAMENTO COMPLETO
Torino inaugura il museo dell'auto
In scena la storia a quattro ruote
L’esposizione curata da uno scenografo. Allestimenti moderni e in futuro anche una sezione dedicata al design
Signori si va in scena. Come in un film. Il nuovo museo dell’auto di Torino, che viene inaugurato dal Presidente della Repubblica il 19 marzo, è stato realizzato da uno scenografo franco-svizzero, Francois Confino, lo stesso che a Torino ha allestito il museo del cinema. Il risultato è unico nel suo genere. «Basta con i musei cimitero, immobili e noiosi» spiega l’artefice delle splendide scenografie che raccontano la storia dell’automobile, in un modo tutto nuovo e coinvolgente. Nei 9.000 metri quadri di esposizione, le 180 auto della collezione esposte nella rinnovata struttura realizzata dall’architetto Cino Zucchi, sono letteralmente «messe in scena».
Il museo dell'auto di Torino
SCENOGRAFIE - A ogni modello spetta una scenografia ispirata al contesto storico e sociale in cui è nato, con immagini e video di commento (d’epoca) che ne spiegano l’importanza e la specificità. Per fare un esempio, la carrozza di Bordino del 1854, trasformata in veicolo motorizzato con l’aggiunta di una caldaia a vapore, è accompagnata da un filmato di cavalli da tiro che svaniscono. Gli anni ‘70 sono rappresentati da un pulmino Volkswagen tagliato per il lungo: sui finestrini scorrono immagini di Easy Rider o del concerto di Woodstock. Una delle ultime scene riguarda la caduta del muro di Berlino simboleggiato da una Trabant, vettura rinomata nella ex Germania comunista, e da un check-point Charlie, rappresentazione minacciosa della frontiera tra Est e Ovest.
UNA MOSTRA PER TUTTI - Su questo filo si dispiega tutta l’esposizione che dedica un altro piano agli approfondimenti tematici. Tra i più scenografici una catena di montaggio dell’ultima Fiat 500, osservabile da un mini trenino che le gira attorno, come su una giostra. Tutto questo nel rispetto delle indicazioni impartite dalla direzione del museo: una mostra adatta a un pubblico vasto, famiglie comprese. I lavori avviati nel 2007 hanno ampliato la struttura preesistente (inaugurata nel 1960) da 11.000 a 19.000 metri quadri che comprendono anche ristorante, caffè, book shop e un centro documentazione con migliaia di volumi e immagini dedicate all’automobile. Manca ancora la sezione dedicata al design, forse la più innovativa, realizzata con il contributo dei grandi carrozzieri italiani. Aprirà a settembre e ospiterà anche vetture recenti, le concept esposte ai musei dell’auto, rappresentazione di un possibile futuro del trasporto privato. Un museo vivo, quindi, con piedi ben saldi nel passato e con un occhio rivolto al domani.
Qua trovate alcune foto
http://www.corriere.it/gallery/motor...4068c4.shtml#1
Commenta