ooohhhh forum di elaborare ma come la va ...?!?!
Credo che la mia ultima attivita risalga ad anni orsono quando Ferrari mi bannò malamente per aver postato pubblicamente foto da segreto di stato... da allora me ne sono stato un po con la coda tra le gambe a scrutare l'orizzonte, fra una fantasticata e l'altra su quale possa essere la mia prossima mossa ho deciso che nel 2019 farò qualcosa che progetto da circa 9 anni.
Che ne sapete del Mongol Rally?
se, come me nel lontano 2009, non ne avete mai sentito parlare, vai con youtube:
[YOUTUBE]https://youtu.be/P1yIDiwKcEk[/YOUTUBE]
https://youtu.be/P1yIDiwKcEk
figata eh ?
in poche parole: da Londra (quest'anno Praga, ma manterrano una partenza non ufficiale da Londra) fino in Mongolia, nessuna rotta prestabilita, nessun limite di tempo, nessuna competizione, e soprattutto nessuna assistenza.
Circa 15mila kilometri, quasi 20 paesi e 8 fusi orari.
Chiunque abbia un minimo di sale in zucca andrebbe via Russia, un pò di attenzione in piu per non finire in uno di quei video tipo "We love Russia 2019" o "best Russian driving fails", ma la cosa si sbriga in circa 5/7 giorni.
La gran parte dei team, però, preferisce la cosiddetta "southern route" che è una versione moderna della via della seta seguita da Marco Polo: Europa da ovest a est, giu in Turchia, attraverso il Caucaso per poi buttarsi in Iran da percorrere costeggiando il mar Caspio, via in Turkmenistan fino all'imbocco della Pamir Highway, temibile autostrada a strapiombo sulle montagne stile Bolivia Special di TopGear ma stavolta per davvero !! Tutti gli stati che finiscono per -stan (Uzbe, Tagi, Kirghy e Kazakhstan, via in Russia fino al confine mongolo e dentro in Mongolia (si spera, frontiere molto poco affidabili mi dicono) per farsela quasi tutta quanta fino alla capitale, Ulanbataar, e dritti a nord oltre il confine con la Siberia per stappare una bottiglia di spumante del lidl a Ulan Ude, la finish line.
ah, e poi ritorno via Russia.
Poche regole ma precise:
Per sfatare alcuni miti sulla prima regola: si, si puo fare il mongol rally anche con un Jimny 4x4 1.3, nessuno vi darà indietro di 700 pound di iscrizione dicendovi di andarvi a trovare una 126, MA, a chi esagera è riservata un doccia fredda in fase di registrazione durante la partenza, nonchè una presa per i fondelli pubblica per non aver compreso lo spirito del rally.
qual è lo spirito del rally?
questa non è una competizione, ma un'avventura. Imbarcarsi con un LandCruiser 80 pronto a tutto sarebbe sicuramente piu appropriato.. da farsela quasi tutta senza mai abbassare un finestrino, magari una bella aria condizionata e guai a dare confidenza agli estranei. Poi se qualcosa va storto c'è europ assistance, sempre se coprono l'asia orientale..
ma con nulla che si rompe e zero problemi che avventura è? di certo guidare dall'Europa alla Mongolia tanto facile non è, anche con il sopracitato mostro, ma volete mettere la challenge di farsela con una piccola scassina magari con altri tre amici al seguito? Dietro ogni minaccia di rimanere a piedi si nasconde un friendly local pronto ad aiutarvi, spesso gratis, e persone ospitali e cordiali che molti di noi pensano non esistano in posti del genere. In un mondo dove tutto è a portata di dita e i cellulari fanno parte del nostro cervello, ritornare un pò alle origini perdendosi nel deserto del Gobi con una molla anteriore a pacco e il radiatore in fumo è forse un modo diverso di riscoprire cosa vogliamo e chi siamo veramente. Val la pena tentare, no?
Fino a qualche anno fa The Adventurist (l'organizzazione che mette insieme il rally dal 2004) accettava solo auto con età massima di 10 anni, che potessero essere donate alla popolazione mongola una volta giunte al traguardo.
la popolarita sempre crescente del rally ha fatto si che, con l'aumentare dei partecipanti, spesso giovani britannici dalla bevuta facile, le poche auto al traguardo fossero pronte per la pressa, quasi un insulto donarle in beneficenza.
da qualche anno quindi, qualunque barca anche vecchia di 70 anni puo prender parte al rally, (a patto di essere riportata in europa).
solo alcuni veicoli speciali come ambulanze e mezzi di soccorso sono accettati in dono, ma il prezzo astronomico di veicoli del genere fa si che ce ne sia al massimo uno l'anno, di solito con qualche sponsor importante alle spalle.
--
che siamo arrivati a fare fino a qui?
beh, il 2019 sara l'anno che vedra me e altri 3 amici di liceo, finalmente alla linea di partenza del rally.
Avete letto il titolo, questo è il nostro vascello:
[IMG][/IMG]
(spero l'immagine si veda, sai che figura... è da un po che non uso il forum!!)
Ho comprato questa Fiat Uno nel 2016, con l'intento preciso di farci il Rally.
Tranquilli tutti: AMO questa macchina, non finirà svenduta in un bazar iraniano nè fonderà la testa in mezzo al deserto, parola mia. Ho piena fiducia nella meccanica, nonostante il bisogno di qualche lavoro di preparazione preventiva. Andrà e tornera, abbiate fede.
di che stiamo parlando? Come vedete è una primissima serie classe '85, 5 porte, modello 55 S. Non è una Fire, troppo vecchia, bensì una 1116 con motore 128. Mi consola il fatto che ha fatto da base per il 1.3 che si trova nella Turbo, spero di non dire cacchiate.
comprata con 85mila km, unico proprietario, in disuso dal 2010.
Il rally è un evento prevalentemente inglese, con partecipanti da ogni parte del mondo. Ognuno, a suo modo, cerca di portare qualcosa dalla propria terra natìa, che siano costumi, musica, o anche birra. Io ho sempre immaginato di rappresentare la nostra maledetta repubblica con un carro Fiat, e ho sempre avuto in mente la Uno prima serie per diversi motivi: diffusissima ovunque, chiunque di noi conosce qualcuno che l'ha avuta, che sia parente o conoscente, è una macchina che anche chi non sa nulla di motori conosce. la prima serie credo sia piu gradevole se comparata con la seconda, ne apprezzo il look piu classico. Come ultimo aspetto volevo qualcosa di diverso dalla panda, veterana del rally e usata da moltissimi equipaggi. Preferisco la Uno per la possibilità di averla 5 porte, facendone un mezzo un pizzico piu adatto a viaggi lunghi.
una Ritmo sarebbe stata anche lei un'ottima candidata, ma non ha la storia e l'appeal istantaneo della Uno, mia opinione.
Dunque, prima serie 5 porte, assolutamente targata Roma. Chi mi conosce sa di questo mio nazismo da targhe: sono di Roma, la stessa cosa deve valere per il mezzo.
A settembre 2016 su subito.it si palesa quella che vedete in foto: bonus targa nera, pochissimi kilometri, a 2 isolati da casa mia. Vivendo in inghilterra, ed essendo fortunato da avere un amico in patria con "debolezze" comuni, lo mando in avanscoperta, e 700 euro ci assicurano la Uno bianca.
[IMG][/IMG]
A Natale cominciano i lavori di ripristino. la macchina parte al primo colpo e si guida niente male per 30 anni e quasi 10 di fermo, ma bisogna che arrivi in Mongolia..
Lo spirito del rally vuole che le auto non vengano modificate pesantemente, io seguirò questi diktat alla lettera, cercando però di fare in modo che la macchina non soffra troppo, nascondendo qualche upgrade "chiave" sotto il vestito. (sottoscocca schermato, molle della Turbo D, alternatore, radiatore...)
Per il momento giu con i lavori base: distribuzione e pompa acqua, cinghia servizi, kit guarnizione carburatore con sgrassata generale, cambio olio e filtro, olio cambio, pulizia radiatore e paraflu nuovo.
il 1116 ci mostra subito di che pasta è fatto: quasi tutti i tappi di fusione corrosi, via di scalpello e si cambiano tutti:
dopo qualche sera di dicembre a zero gradi (stufetta a manetta) ci abituiamo al nuovo mezzo, lavorarci non è cosi tanto male. I pezzi costano piu del previsto, gioie delle Uno pre-Fire !
dopo un paio d'anni di lavoretti vari e giri di collaudo, omologazione asi e assicurazione storica incluse, arriva il primo vero viaggio: Corsica, estate 2018.
A questo punto aggiugiamo alla lista un radiatore nuovo di pacca valeo, 32 ICEV completamente revisionato (e io pensavo di aver fatto un lavoro decente con lo sgrassatore, ora invece è nuovo!), spinterogeno anche lui rimesso a nuovo, sospensioni anteriori nuove (bracci inferiori e ammortizzatori, scatola sterzo anche lei smutandata per bene con testine nuove) e aggiunta cruciale di molle da carico posteriori.
do una revisionata veloce all'alternatore, buttiamo qualche presa usb un pò alla buona.
Portapacchi d'epoca vera chicca, il box è provvisorio.
si è bevuta 2000km sterrati inclusi e 30 gradi all'ombra, ed è una bestia da guado !!
e siamo ad oggi: a settembre 2018 riesco finalmente a formare il team grazie a 3 ex compagni di liceo molto determinati, due di noi vivono in Inghilterra, gli altri due in italia. I mesi fra settembre e l'odierno gennaio sono stati spesi a prepararci, ora ci siamo quasi.
Dobbiamo tirare su qualche soldo e si spera in qualche sponsorizzazione per coprire le spese di viaggio..
a presto link social e lancio dei video, stay tuned belli !!
Credo che la mia ultima attivita risalga ad anni orsono quando Ferrari mi bannò malamente per aver postato pubblicamente foto da segreto di stato... da allora me ne sono stato un po con la coda tra le gambe a scrutare l'orizzonte, fra una fantasticata e l'altra su quale possa essere la mia prossima mossa ho deciso che nel 2019 farò qualcosa che progetto da circa 9 anni.
Che ne sapete del Mongol Rally?
se, come me nel lontano 2009, non ne avete mai sentito parlare, vai con youtube:
[YOUTUBE]https://youtu.be/P1yIDiwKcEk[/YOUTUBE]
https://youtu.be/P1yIDiwKcEk
figata eh ?
in poche parole: da Londra (quest'anno Praga, ma manterrano una partenza non ufficiale da Londra) fino in Mongolia, nessuna rotta prestabilita, nessun limite di tempo, nessuna competizione, e soprattutto nessuna assistenza.
Circa 15mila kilometri, quasi 20 paesi e 8 fusi orari.
Chiunque abbia un minimo di sale in zucca andrebbe via Russia, un pò di attenzione in piu per non finire in uno di quei video tipo "We love Russia 2019" o "best Russian driving fails", ma la cosa si sbriga in circa 5/7 giorni.
La gran parte dei team, però, preferisce la cosiddetta "southern route" che è una versione moderna della via della seta seguita da Marco Polo: Europa da ovest a est, giu in Turchia, attraverso il Caucaso per poi buttarsi in Iran da percorrere costeggiando il mar Caspio, via in Turkmenistan fino all'imbocco della Pamir Highway, temibile autostrada a strapiombo sulle montagne stile Bolivia Special di TopGear ma stavolta per davvero !! Tutti gli stati che finiscono per -stan (Uzbe, Tagi, Kirghy e Kazakhstan, via in Russia fino al confine mongolo e dentro in Mongolia (si spera, frontiere molto poco affidabili mi dicono) per farsela quasi tutta quanta fino alla capitale, Ulanbataar, e dritti a nord oltre il confine con la Siberia per stappare una bottiglia di spumante del lidl a Ulan Ude, la finish line.
ah, e poi ritorno via Russia.
Poche regole ma precise:
- come mezzo accettano solo piccole utilitarie con cilindrata massima di 1200cc
- non esiste alcun tipo di assistenza medica, meccanica o logistica: qualunque cosa te la sbrighi per fatti tuoi, good luck!
- per partecipare occorre, oltre alla quota di iscrizione, raccogliere almeno £1000 in beneficenza da splittare in almeno due charity
Per sfatare alcuni miti sulla prima regola: si, si puo fare il mongol rally anche con un Jimny 4x4 1.3, nessuno vi darà indietro di 700 pound di iscrizione dicendovi di andarvi a trovare una 126, MA, a chi esagera è riservata un doccia fredda in fase di registrazione durante la partenza, nonchè una presa per i fondelli pubblica per non aver compreso lo spirito del rally.
qual è lo spirito del rally?
questa non è una competizione, ma un'avventura. Imbarcarsi con un LandCruiser 80 pronto a tutto sarebbe sicuramente piu appropriato.. da farsela quasi tutta senza mai abbassare un finestrino, magari una bella aria condizionata e guai a dare confidenza agli estranei. Poi se qualcosa va storto c'è europ assistance, sempre se coprono l'asia orientale..
ma con nulla che si rompe e zero problemi che avventura è? di certo guidare dall'Europa alla Mongolia tanto facile non è, anche con il sopracitato mostro, ma volete mettere la challenge di farsela con una piccola scassina magari con altri tre amici al seguito? Dietro ogni minaccia di rimanere a piedi si nasconde un friendly local pronto ad aiutarvi, spesso gratis, e persone ospitali e cordiali che molti di noi pensano non esistano in posti del genere. In un mondo dove tutto è a portata di dita e i cellulari fanno parte del nostro cervello, ritornare un pò alle origini perdendosi nel deserto del Gobi con una molla anteriore a pacco e il radiatore in fumo è forse un modo diverso di riscoprire cosa vogliamo e chi siamo veramente. Val la pena tentare, no?
Fino a qualche anno fa The Adventurist (l'organizzazione che mette insieme il rally dal 2004) accettava solo auto con età massima di 10 anni, che potessero essere donate alla popolazione mongola una volta giunte al traguardo.
la popolarita sempre crescente del rally ha fatto si che, con l'aumentare dei partecipanti, spesso giovani britannici dalla bevuta facile, le poche auto al traguardo fossero pronte per la pressa, quasi un insulto donarle in beneficenza.
da qualche anno quindi, qualunque barca anche vecchia di 70 anni puo prender parte al rally, (a patto di essere riportata in europa).
solo alcuni veicoli speciali come ambulanze e mezzi di soccorso sono accettati in dono, ma il prezzo astronomico di veicoli del genere fa si che ce ne sia al massimo uno l'anno, di solito con qualche sponsor importante alle spalle.
--
che siamo arrivati a fare fino a qui?
beh, il 2019 sara l'anno che vedra me e altri 3 amici di liceo, finalmente alla linea di partenza del rally.
Avete letto il titolo, questo è il nostro vascello:
[IMG][/IMG]
(spero l'immagine si veda, sai che figura... è da un po che non uso il forum!!)
Ho comprato questa Fiat Uno nel 2016, con l'intento preciso di farci il Rally.
Tranquilli tutti: AMO questa macchina, non finirà svenduta in un bazar iraniano nè fonderà la testa in mezzo al deserto, parola mia. Ho piena fiducia nella meccanica, nonostante il bisogno di qualche lavoro di preparazione preventiva. Andrà e tornera, abbiate fede.
di che stiamo parlando? Come vedete è una primissima serie classe '85, 5 porte, modello 55 S. Non è una Fire, troppo vecchia, bensì una 1116 con motore 128. Mi consola il fatto che ha fatto da base per il 1.3 che si trova nella Turbo, spero di non dire cacchiate.
comprata con 85mila km, unico proprietario, in disuso dal 2010.
Il rally è un evento prevalentemente inglese, con partecipanti da ogni parte del mondo. Ognuno, a suo modo, cerca di portare qualcosa dalla propria terra natìa, che siano costumi, musica, o anche birra. Io ho sempre immaginato di rappresentare la nostra maledetta repubblica con un carro Fiat, e ho sempre avuto in mente la Uno prima serie per diversi motivi: diffusissima ovunque, chiunque di noi conosce qualcuno che l'ha avuta, che sia parente o conoscente, è una macchina che anche chi non sa nulla di motori conosce. la prima serie credo sia piu gradevole se comparata con la seconda, ne apprezzo il look piu classico. Come ultimo aspetto volevo qualcosa di diverso dalla panda, veterana del rally e usata da moltissimi equipaggi. Preferisco la Uno per la possibilità di averla 5 porte, facendone un mezzo un pizzico piu adatto a viaggi lunghi.
una Ritmo sarebbe stata anche lei un'ottima candidata, ma non ha la storia e l'appeal istantaneo della Uno, mia opinione.
Dunque, prima serie 5 porte, assolutamente targata Roma. Chi mi conosce sa di questo mio nazismo da targhe: sono di Roma, la stessa cosa deve valere per il mezzo.
A settembre 2016 su subito.it si palesa quella che vedete in foto: bonus targa nera, pochissimi kilometri, a 2 isolati da casa mia. Vivendo in inghilterra, ed essendo fortunato da avere un amico in patria con "debolezze" comuni, lo mando in avanscoperta, e 700 euro ci assicurano la Uno bianca.
[IMG][/IMG]
A Natale cominciano i lavori di ripristino. la macchina parte al primo colpo e si guida niente male per 30 anni e quasi 10 di fermo, ma bisogna che arrivi in Mongolia..
Lo spirito del rally vuole che le auto non vengano modificate pesantemente, io seguirò questi diktat alla lettera, cercando però di fare in modo che la macchina non soffra troppo, nascondendo qualche upgrade "chiave" sotto il vestito. (sottoscocca schermato, molle della Turbo D, alternatore, radiatore...)
Per il momento giu con i lavori base: distribuzione e pompa acqua, cinghia servizi, kit guarnizione carburatore con sgrassata generale, cambio olio e filtro, olio cambio, pulizia radiatore e paraflu nuovo.
il 1116 ci mostra subito di che pasta è fatto: quasi tutti i tappi di fusione corrosi, via di scalpello e si cambiano tutti:
dopo qualche sera di dicembre a zero gradi (stufetta a manetta) ci abituiamo al nuovo mezzo, lavorarci non è cosi tanto male. I pezzi costano piu del previsto, gioie delle Uno pre-Fire !
dopo un paio d'anni di lavoretti vari e giri di collaudo, omologazione asi e assicurazione storica incluse, arriva il primo vero viaggio: Corsica, estate 2018.
A questo punto aggiugiamo alla lista un radiatore nuovo di pacca valeo, 32 ICEV completamente revisionato (e io pensavo di aver fatto un lavoro decente con lo sgrassatore, ora invece è nuovo!), spinterogeno anche lui rimesso a nuovo, sospensioni anteriori nuove (bracci inferiori e ammortizzatori, scatola sterzo anche lei smutandata per bene con testine nuove) e aggiunta cruciale di molle da carico posteriori.
do una revisionata veloce all'alternatore, buttiamo qualche presa usb un pò alla buona.
Portapacchi d'epoca vera chicca, il box è provvisorio.
si è bevuta 2000km sterrati inclusi e 30 gradi all'ombra, ed è una bestia da guado !!
e siamo ad oggi: a settembre 2018 riesco finalmente a formare il team grazie a 3 ex compagni di liceo molto determinati, due di noi vivono in Inghilterra, gli altri due in italia. I mesi fra settembre e l'odierno gennaio sono stati spesi a prepararci, ora ci siamo quasi.
Dobbiamo tirare su qualche soldo e si spera in qualche sponsorizzazione per coprire le spese di viaggio..
a presto link social e lancio dei video, stay tuned belli !!
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