La realizza una società italiana, la stessa che costruisce i telai per la Ferrari Enzo
e la Porsche Carrera GT. Porte ad apertura ad ali di Gabbiano e pesa appena 200 Kg
La microcar da 30 mila euro
Scocca in carbonio e 20 cavalli
L'interno con carbonio a vista
Galleria fotografica
Cosa guidano i figli (minorenni) dei ricchi? Probabilmente la K200 della SLC, una vera e propria supercar delle microcar. Il gioco di parole è quasi obbligato perché questa microscopica quattro ruote si guida a 16 anni con patente A1 (oltre naturalmente che con patente A o B) ed è un piccolo missile.
Prodotta dal giovane marchio SLC, appartenente però alla galassia della ATR Group, leader mondiale nel settore dei materiali in fibra di carbonio, questa microcar nasce insomma dalla stessa Casa che ha firmato la maggior parte delle scocche delle più blasonate supercar, fra cui la Ferrari Enzo e la Porsche Carrera GT.
Solo che qui le dimensioni sono lillipuziane. La K200 misura due metri e mezzo di lunghezza (come una Smart) per uno e quaranta di larghezza, con un passo di un metro e settanta. Il telaio è in monoscocca in fibra di carbonio e l'intero design oltretutto fa scena da morire, con le porte che si aprono a ventaglio, cioè dal basso verso l'alto e da sinistra a destra in direzione del muso. Quindi l'ispirazione corsaiola c'è tutta, se si aggiungono i due posti secchi, con sedili avvolgenti a doppia cintura, e il cambio sequenziale posto sul volante come in Formula 1.
E anche le prestazioni parlano chiaro. La vetturetta è spinta da un bicilindrico 4 tempi in linea 350 di cilindrata da 20,4 Cavalli, con una coppia di 2,8 dNm a 5000 giri min. A tavoletta significa che la K200, che pesa solo 200 chili, riesce a raggiungere i 100 chilometri orari.
A tanta sfrenatezza doveva però corrispondere una particolare attenzione a sospensioni e freni. Per le sospensioni anteriori si è optato per un sistema a quadrilateri articolati in lega leggera con ammortizzatore sul triangolo inferiore e barra di torsione. Per quelle posteriori, invece, per un sistema di monobracci indipendenti, sempre con ammortizzatore e barra di torsione. I freni sono entrambi a disco, quelli anteriori di 220 mm di diametro, e i cerchi sono in lega di alluminio con sistema di fissaggio a monodado.
Alimentazione e elettronica e raffreddamento a liquido, con il radiatore in alluminio completano l'opera. La K200 è in breve un'auto sportiva in miniatura, dagli interni estremamente spartani e magari privi di quel confort che si trova su altre microcar, ma comunque con prestazioni preoccupanti.
Alla SLC la consigliano anche come auto-tender nel trasporto nautico. Tradotto: ideale per spostarsi da uno yacht all'altro in doppiopetto blu. E questo probabilmente giustifica anche il prezzo: 27.500 euro per un unico modello che ha tutto di serie.
La Reubblica.it
e la Porsche Carrera GT. Porte ad apertura ad ali di Gabbiano e pesa appena 200 Kg
La microcar da 30 mila euro
Scocca in carbonio e 20 cavalli
L'interno con carbonio a vista
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Cosa guidano i figli (minorenni) dei ricchi? Probabilmente la K200 della SLC, una vera e propria supercar delle microcar. Il gioco di parole è quasi obbligato perché questa microscopica quattro ruote si guida a 16 anni con patente A1 (oltre naturalmente che con patente A o B) ed è un piccolo missile.
Prodotta dal giovane marchio SLC, appartenente però alla galassia della ATR Group, leader mondiale nel settore dei materiali in fibra di carbonio, questa microcar nasce insomma dalla stessa Casa che ha firmato la maggior parte delle scocche delle più blasonate supercar, fra cui la Ferrari Enzo e la Porsche Carrera GT.
Solo che qui le dimensioni sono lillipuziane. La K200 misura due metri e mezzo di lunghezza (come una Smart) per uno e quaranta di larghezza, con un passo di un metro e settanta. Il telaio è in monoscocca in fibra di carbonio e l'intero design oltretutto fa scena da morire, con le porte che si aprono a ventaglio, cioè dal basso verso l'alto e da sinistra a destra in direzione del muso. Quindi l'ispirazione corsaiola c'è tutta, se si aggiungono i due posti secchi, con sedili avvolgenti a doppia cintura, e il cambio sequenziale posto sul volante come in Formula 1.
E anche le prestazioni parlano chiaro. La vetturetta è spinta da un bicilindrico 4 tempi in linea 350 di cilindrata da 20,4 Cavalli, con una coppia di 2,8 dNm a 5000 giri min. A tavoletta significa che la K200, che pesa solo 200 chili, riesce a raggiungere i 100 chilometri orari.
A tanta sfrenatezza doveva però corrispondere una particolare attenzione a sospensioni e freni. Per le sospensioni anteriori si è optato per un sistema a quadrilateri articolati in lega leggera con ammortizzatore sul triangolo inferiore e barra di torsione. Per quelle posteriori, invece, per un sistema di monobracci indipendenti, sempre con ammortizzatore e barra di torsione. I freni sono entrambi a disco, quelli anteriori di 220 mm di diametro, e i cerchi sono in lega di alluminio con sistema di fissaggio a monodado.
Alimentazione e elettronica e raffreddamento a liquido, con il radiatore in alluminio completano l'opera. La K200 è in breve un'auto sportiva in miniatura, dagli interni estremamente spartani e magari privi di quel confort che si trova su altre microcar, ma comunque con prestazioni preoccupanti.
Alla SLC la consigliano anche come auto-tender nel trasporto nautico. Tradotto: ideale per spostarsi da uno yacht all'altro in doppiopetto blu. E questo probabilmente giustifica anche il prezzo: 27.500 euro per un unico modello che ha tutto di serie.
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