ciao a tutti
in realtà esisteva un 3d che iniziava parlando di mini jcw r corsa opc e finiva con esseesse vs resto del mondo vs punto gt...
io lo riapro in modo pulito, focalizzando l argomento tra il confronto delle 2.
So che molti sono i sostenitori della mini e molti quelli della punto, io vi dico di aver letto quello che supponevo e ve lo riporto.
fonte http://www.quattroruote.it/primo_con...?codice=140346
Il ricordo va subito agli anni 60, quando le Mini Cooper si davano battaglia sui circuiti di tutta Europa con le Fiat Abarth 1000. Le italiane erano più potenti, ma le inglesi potevano vantare una maneggevolezza straordinaria che le avvantaggiava sui circuiti più tortuosi. E poi c'erano le equivalenti versioni stradali, care, molto care, soprattutto la Mini, ma ambitissime dai giovani di quel periodo.
La storia, in un certo senso, sembra ripetersi: la Fiat ha da poco ridato vita al marchio Abarth mentre la BMW, proprietaria di Mini, già da alcuni anni propone versioni elaborate con opportuni kit della propria "piccola". Per vedere se vanno davvero bene abbiamo pensato di affidare la Mini Cooper S JCW e l'Abarth Grande Punto essesse alle esperte mani di Alain Prost, quattro volte Campione del mondo di Formula 1, e nostro tester d'eccezione. Le sorprese non sono mancate.
Mini Cooper S JCW 1.6 192 CV
"Non mi trovo proprio bene al volante, se devo essere sincero. Il sedile, quasi da corsa, è molto avvolgente e trattiene bene ma, diversamente da quello di serie, non è regolabile in altezza. In compenso il volante è ben fatto, di diametro ridotto. La leva del cambio, però, è un po' troppo in basso.
Il motore è senz'altro potente, ma non così cattivo come ci si potrebbe aspettare dai 192 cavalli dichiarati. Tira bene in alto, ma è un po' vuoto in basso, dove si sente abbastanza il turbolag. Comunque un buon motore, esuberante.
L'assetto è stato riadattato, ma non penso si sia ancora raggiunto l'optimum in fatto di prestazioni. C'è poca omogeneità tra retrotreno e avantreno. Il primo è ben saldo e garantisce a questa Mini una buona stabilità, anche a velocità elevata. Il secondo, invece, è molto incisivo, ma un po' imprevedibile e rende la guida meno piacevole ed efficace.
Comunque non ci sono problemi di sicurezza perché la stabilità è buona e, al limite, c'è l'Esp che, almeno nell'uso normale su strada, non deve essere mai disinserito e dà una bella mano a risolvere le situazioni più critiche. Certo non è un'auto per tutti, perché le prestazioni sono realmente elevate e la velocità non deve essere mai sotto valutata. Su strada, i freni vanno senz'altro bene. Qui in pista, dove si è sempre al limite, avrei gradito un po' più di mordente e un pedale più sostenuto".
Grande Punto Abarth essesse 1.4 180 CV
"La essesse mi è piaciuta molto, devo dire. Ci troviamo davanti a un'auto sportiva, davvero molto sportiva. La potenza è elevata, ma è il comportamento sul circuito che mi ha impressionato di più. È un'auto che infonde nel pilota molta fiducia, e questa è una grande qualità per un'auto di alte prestazioni.
Nelle curve più veloci lo sterzo è realmente diretto. Anzi, devo dire che qualche volta mi è sembrato anche un po' troppo rapido. Su un'auto di questo genere, però, ci può stare. In frenata, in accelerazione, nei cambi di direzione, fa esattamente quello che vuole il pilota. Con l'Asr inserito non c'è problema a sfruttare i 180 CV.
Il pedale del freno ha corsa breve e richiede un certo sforzo. A me questa caratteristica piace molto perché mi permette di modulare al meglio la frenata. La stabilità è eccellente e l'auto non si scompone mai. Il cambio manuale a sei marce va bene. È ben manovrabile e ha i rapporti abbastanza ravvicinati.
Per quanto riguarda lo sterzo vi sono due possibilità per il servosterzo elettrico: schiacciando il tasto Sport il volante diventa un po' più pesante, migliora il feeling. Personalmente non ho trovato grandi differenze. L'Esp non è disinseribile, anche perché l'Abarth ha evidentemente lavorato molto su questo sistema elettronico rendendolo perfettamente adatto anche a una guida sportiva. Interviene realmente soltanto quando si superano di parecchio i limiti di tenuta. Se si guida bene non ci si accorge neppure della sua presenza".

in realtà esisteva un 3d che iniziava parlando di mini jcw r corsa opc e finiva con esseesse vs resto del mondo vs punto gt...
io lo riapro in modo pulito, focalizzando l argomento tra il confronto delle 2.
So che molti sono i sostenitori della mini e molti quelli della punto, io vi dico di aver letto quello che supponevo e ve lo riporto.
fonte http://www.quattroruote.it/primo_con...?codice=140346
Il ricordo va subito agli anni 60, quando le Mini Cooper si davano battaglia sui circuiti di tutta Europa con le Fiat Abarth 1000. Le italiane erano più potenti, ma le inglesi potevano vantare una maneggevolezza straordinaria che le avvantaggiava sui circuiti più tortuosi. E poi c'erano le equivalenti versioni stradali, care, molto care, soprattutto la Mini, ma ambitissime dai giovani di quel periodo.
La storia, in un certo senso, sembra ripetersi: la Fiat ha da poco ridato vita al marchio Abarth mentre la BMW, proprietaria di Mini, già da alcuni anni propone versioni elaborate con opportuni kit della propria "piccola". Per vedere se vanno davvero bene abbiamo pensato di affidare la Mini Cooper S JCW e l'Abarth Grande Punto essesse alle esperte mani di Alain Prost, quattro volte Campione del mondo di Formula 1, e nostro tester d'eccezione. Le sorprese non sono mancate.
Mini Cooper S JCW 1.6 192 CV
"Non mi trovo proprio bene al volante, se devo essere sincero. Il sedile, quasi da corsa, è molto avvolgente e trattiene bene ma, diversamente da quello di serie, non è regolabile in altezza. In compenso il volante è ben fatto, di diametro ridotto. La leva del cambio, però, è un po' troppo in basso.
Il motore è senz'altro potente, ma non così cattivo come ci si potrebbe aspettare dai 192 cavalli dichiarati. Tira bene in alto, ma è un po' vuoto in basso, dove si sente abbastanza il turbolag. Comunque un buon motore, esuberante.
L'assetto è stato riadattato, ma non penso si sia ancora raggiunto l'optimum in fatto di prestazioni. C'è poca omogeneità tra retrotreno e avantreno. Il primo è ben saldo e garantisce a questa Mini una buona stabilità, anche a velocità elevata. Il secondo, invece, è molto incisivo, ma un po' imprevedibile e rende la guida meno piacevole ed efficace.
Comunque non ci sono problemi di sicurezza perché la stabilità è buona e, al limite, c'è l'Esp che, almeno nell'uso normale su strada, non deve essere mai disinserito e dà una bella mano a risolvere le situazioni più critiche. Certo non è un'auto per tutti, perché le prestazioni sono realmente elevate e la velocità non deve essere mai sotto valutata. Su strada, i freni vanno senz'altro bene. Qui in pista, dove si è sempre al limite, avrei gradito un po' più di mordente e un pedale più sostenuto".
Grande Punto Abarth essesse 1.4 180 CV
"La essesse mi è piaciuta molto, devo dire. Ci troviamo davanti a un'auto sportiva, davvero molto sportiva. La potenza è elevata, ma è il comportamento sul circuito che mi ha impressionato di più. È un'auto che infonde nel pilota molta fiducia, e questa è una grande qualità per un'auto di alte prestazioni.
Nelle curve più veloci lo sterzo è realmente diretto. Anzi, devo dire che qualche volta mi è sembrato anche un po' troppo rapido. Su un'auto di questo genere, però, ci può stare. In frenata, in accelerazione, nei cambi di direzione, fa esattamente quello che vuole il pilota. Con l'Asr inserito non c'è problema a sfruttare i 180 CV.
Il pedale del freno ha corsa breve e richiede un certo sforzo. A me questa caratteristica piace molto perché mi permette di modulare al meglio la frenata. La stabilità è eccellente e l'auto non si scompone mai. Il cambio manuale a sei marce va bene. È ben manovrabile e ha i rapporti abbastanza ravvicinati.
Per quanto riguarda lo sterzo vi sono due possibilità per il servosterzo elettrico: schiacciando il tasto Sport il volante diventa un po' più pesante, migliora il feeling. Personalmente non ho trovato grandi differenze. L'Esp non è disinseribile, anche perché l'Abarth ha evidentemente lavorato molto su questo sistema elettronico rendendolo perfettamente adatto anche a una guida sportiva. Interviene realmente soltanto quando si superano di parecchio i limiti di tenuta. Se si guida bene non ci si accorge neppure della sua presenza".
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