Questa è la lettera che mio marito ha inviato alle diverse sedi che vedrete: siamo entrambi sin da giovanissimi appassionati di motori e abbiamo contagiato con la nostra passione anche nostra figlia.
Facciamo parte di diversi club e quindi siamo a contatto con i più giovani "appassionati" e possiamo toccar con mano le ingiustizie che subiscono secondo l'equazione "giovane età = velocità eccessiva = gara clandestina".
Stanchi delle diverse situazioni che abbiamo vissuto direttamente ed indirettamente adesso stiamo facendo circolare questa lettera anche in rete, nella speranza che qualche nostro coetaneo abbia voglia di darci una mano in questa campagna di difesa dei più giovani. Scusate se occupo questo spazio ma crediamo sia l'ora di cominciare a farsi sentire, le leggi vanno applicate senza discriminazione riguardo all'età.
INDIRIZZATA A :
DIVERSE TESTATE AUTOMOBILISTICHE
MINISTERO DEI TRASPORTI
COMANDI OPLIZIA E CARABINIERI
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
Voglio prima di ogni cosa specificare quanto sia rispettoso dei Principi di Democrazia e delle Leggi della Repubblica Italiana, sia del Codice Civile che del Codice Stradale e proprio per questo vorrei sfogare il mio disappunto provato alla notizia che mi è stata data da poco e che in seguito vi descriverò.
Sono un uomo di 43 anni, padre orgoglioso di una ragazza di 17 a cui mia moglie ed io abbiamo voluto insegnare seri principi in cui crescere e vivere, tra i quali proprio il rispetto delle leggi che regolano la vita della società e la fiducia nei Tutori dell'Ordine, ma anche e soprattutto il rispetto per il prossimo, la sincerità, l'orgoglio di essere italiana.
Ora mi trovo a veder ribaltare ciò che in anni ha assimilato circa la giustizia e l'equità delle Istituzioni e proprio mettendomi al posto suo comincio a farmi delle domande e ad avere dei dubbi.
Il fatto: tornando da una cena in una trattoria delle colline dell'entroterra genovese, in auto con il suo ragazzo, lungo una stradina tortuosa la loro piccola auto, una Matiz, scivolava sul fondo stradale brinato e accessoriato, come purtroppo succede spesso qui in Liguria, da tratti di tappeti di foglie autunnali marcite.
Uscendo dalla carreggiata l'auto ha incontrato un albero che ha sostenuto il leggero peso della piccola auto evitando che precipitasse nel burrone sottostante, voglio pensare che fosse una "mano provvidenziale" nata dalla terra tanti anni fa per volere di Chi può dispensare giustizia sopra a chiunque di noi, proprio perchè quella notte non diventasse una notte di tragedia.
Neanche un graffio per chi in macchina ha provato solo una gran paura.
Successivamente l'arrivo degli amici che provenivano dalla stessa cena, arrivo delle Forze dell'Ordine, arrivo del carro attrezzi, questo è quello che è accaduto dopo, l'auto che era solo appoggiata sull'albero viene ulteriormente rovinata dall'estirpazione del carro attrezzi, in quando i Tutori dell'Ordine hanno voluto che la macchina fosse tirata su in modo tale che rifacesse lo stesso percorso che aveva fatto scivolando fuori strada.
L'evoluzione del fatto: a pochi mesi dall'incidente a un giorno dalla scadenza utile, viene notificato al ragazzo il reato di gara clandestina con i successivi decadimenti penali di punti dalla patente e responsabilità.
ora veniamo alle cose che mi disturbano davvero:
- sono stato su quella strada e il mio Mercedes a trazione integrale nelle curve segnalava la scarsa aderenza con il lampeggiare dell'ASR quindi posso immaginare quanta aderenza potesse avere un una serata di pioggia la piccola Matiz.
- Il ragazzo che guidava la Matiz ha 20 anni e quindi nel generalizzare è "uno che corre"
- chi era presente nel preciso istante per dichiarare che due o più macchine stavano facendo una corsa per divertimento, ovvero una gara clandestina?
- se alla guida ci fossi stato io invece, padre coscienzioso di oltre 40 anni, l'auto avrebbe solo sbandato per la scarsa aderenza del manto stradale?
Ecco quindi da dove nasce la mia contestazione anche se bonaria e lontana da ogni polemica: perchè l'età può essere prova di colpevolezza, o quanto meno fattore discriminante, riguardo il comportamento alla guida quando tutti quotidianamente vediamo che anche chi ha raggiunto da tempo la cosiddetta "età della ragione" compie azioni anche più pericolose?
Scusatemi per lo sfogo ma ormai da quando è nata questa assurda caccia alle gare clandestine (delle quali certo non si può negare l'esistenza) mi sembra che essere giovani e incorrere in un normale e sfortunato incidente venga definito subito reato con un po' troppa faciloneria.
Continuo e voglio credere nell'applicazione giusta del codice, perchè voglio pensare che non tutti i 20enni siano spericolati ed incoscienti e che non tutti i Tutori dell'Ordine siano pressapochisti, che non tutti i politici siano corrotti e che le Leggi siano promulgate con buon senso anche e soprattutto per ciò che riguarda le modalità di applicazione.
Voglio continuare a sperare che l'Italia sia un Paese dove ogni fatto viene valutato e giudicato in giusta maniera, senza pregiudizi a priori. Voglio sperare che mia figlia possa continuare ad avere fiducia nelle Istituzioni, come le abbiamo voluto insegnare mia moglie ed io, perchè ci abbiamo sempre creduto e vogliamo continuare a crederci anche noi.
lettera firmata
Facciamo parte di diversi club e quindi siamo a contatto con i più giovani "appassionati" e possiamo toccar con mano le ingiustizie che subiscono secondo l'equazione "giovane età = velocità eccessiva = gara clandestina".
Stanchi delle diverse situazioni che abbiamo vissuto direttamente ed indirettamente adesso stiamo facendo circolare questa lettera anche in rete, nella speranza che qualche nostro coetaneo abbia voglia di darci una mano in questa campagna di difesa dei più giovani. Scusate se occupo questo spazio ma crediamo sia l'ora di cominciare a farsi sentire, le leggi vanno applicate senza discriminazione riguardo all'età.
INDIRIZZATA A :
DIVERSE TESTATE AUTOMOBILISTICHE
MINISTERO DEI TRASPORTI
COMANDI OPLIZIA E CARABINIERI
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
Voglio prima di ogni cosa specificare quanto sia rispettoso dei Principi di Democrazia e delle Leggi della Repubblica Italiana, sia del Codice Civile che del Codice Stradale e proprio per questo vorrei sfogare il mio disappunto provato alla notizia che mi è stata data da poco e che in seguito vi descriverò.
Sono un uomo di 43 anni, padre orgoglioso di una ragazza di 17 a cui mia moglie ed io abbiamo voluto insegnare seri principi in cui crescere e vivere, tra i quali proprio il rispetto delle leggi che regolano la vita della società e la fiducia nei Tutori dell'Ordine, ma anche e soprattutto il rispetto per il prossimo, la sincerità, l'orgoglio di essere italiana.
Ora mi trovo a veder ribaltare ciò che in anni ha assimilato circa la giustizia e l'equità delle Istituzioni e proprio mettendomi al posto suo comincio a farmi delle domande e ad avere dei dubbi.
Il fatto: tornando da una cena in una trattoria delle colline dell'entroterra genovese, in auto con il suo ragazzo, lungo una stradina tortuosa la loro piccola auto, una Matiz, scivolava sul fondo stradale brinato e accessoriato, come purtroppo succede spesso qui in Liguria, da tratti di tappeti di foglie autunnali marcite.
Uscendo dalla carreggiata l'auto ha incontrato un albero che ha sostenuto il leggero peso della piccola auto evitando che precipitasse nel burrone sottostante, voglio pensare che fosse una "mano provvidenziale" nata dalla terra tanti anni fa per volere di Chi può dispensare giustizia sopra a chiunque di noi, proprio perchè quella notte non diventasse una notte di tragedia.
Neanche un graffio per chi in macchina ha provato solo una gran paura.
Successivamente l'arrivo degli amici che provenivano dalla stessa cena, arrivo delle Forze dell'Ordine, arrivo del carro attrezzi, questo è quello che è accaduto dopo, l'auto che era solo appoggiata sull'albero viene ulteriormente rovinata dall'estirpazione del carro attrezzi, in quando i Tutori dell'Ordine hanno voluto che la macchina fosse tirata su in modo tale che rifacesse lo stesso percorso che aveva fatto scivolando fuori strada.
L'evoluzione del fatto: a pochi mesi dall'incidente a un giorno dalla scadenza utile, viene notificato al ragazzo il reato di gara clandestina con i successivi decadimenti penali di punti dalla patente e responsabilità.
ora veniamo alle cose che mi disturbano davvero:
- sono stato su quella strada e il mio Mercedes a trazione integrale nelle curve segnalava la scarsa aderenza con il lampeggiare dell'ASR quindi posso immaginare quanta aderenza potesse avere un una serata di pioggia la piccola Matiz.
- Il ragazzo che guidava la Matiz ha 20 anni e quindi nel generalizzare è "uno che corre"
- chi era presente nel preciso istante per dichiarare che due o più macchine stavano facendo una corsa per divertimento, ovvero una gara clandestina?
- se alla guida ci fossi stato io invece, padre coscienzioso di oltre 40 anni, l'auto avrebbe solo sbandato per la scarsa aderenza del manto stradale?
Ecco quindi da dove nasce la mia contestazione anche se bonaria e lontana da ogni polemica: perchè l'età può essere prova di colpevolezza, o quanto meno fattore discriminante, riguardo il comportamento alla guida quando tutti quotidianamente vediamo che anche chi ha raggiunto da tempo la cosiddetta "età della ragione" compie azioni anche più pericolose?
Scusatemi per lo sfogo ma ormai da quando è nata questa assurda caccia alle gare clandestine (delle quali certo non si può negare l'esistenza) mi sembra che essere giovani e incorrere in un normale e sfortunato incidente venga definito subito reato con un po' troppa faciloneria.
Continuo e voglio credere nell'applicazione giusta del codice, perchè voglio pensare che non tutti i 20enni siano spericolati ed incoscienti e che non tutti i Tutori dell'Ordine siano pressapochisti, che non tutti i politici siano corrotti e che le Leggi siano promulgate con buon senso anche e soprattutto per ciò che riguarda le modalità di applicazione.
Voglio continuare a sperare che l'Italia sia un Paese dove ogni fatto viene valutato e giudicato in giusta maniera, senza pregiudizi a priori. Voglio sperare che mia figlia possa continuare ad avere fiducia nelle Istituzioni, come le abbiamo voluto insegnare mia moglie ed io, perchè ci abbiamo sempre creduto e vogliamo continuare a crederci anche noi.
lettera firmata
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