Fiat presenta il 1.3 Multijet 16V e rivoluziona i Diesel piccoli
04-02-2003 Orbassano Ð Dopo aver rivoluzionato le motorizzazioni a benzina con il FIRE (prodotto in 13 milioni di unità entro il 2003), la Fiat si appresta a introdurre il nuovo Diesel 1.3 Multijet 16V che equipaggerà le future vetture dei segmenti A e B, come Small e la monovolume compatta. Quattro cilindri in linea per 1,3 litri di cilindrata, 4 valvole per cilindro con distribuzione bialbero a camme in testa e punterie idrauliche, iniezione diretta di gasolio common rail a 1.400 bar e rispetto delle normative antinquinamento Euro 4. Risultato: 70 CV a 4.000 giri/min. e 180 Nm di coppia già disponibili a 1.750 giri/min., per una massa complessiva di appena 130 kg ed un ingombro ridotto in 460x500x650 mm "dressed" (con tutti gli accessori montati al loro posto). Costato 400 milioni di investimenti, il nuovo piccolo Diesel ad alte prestazioni sarà prodotto in Polonia (dove sarà assemblata anche la Small, codice di progetto 169) al ritmo di 500.000 unità l'anno nel 2005, quando la produzione sarà a regime per fornire le piccole di Casa Fiat e Opel, mentre quest'anno saranno 80.000 per il debutto atteso entro l'anno. Non sono previste, al momento, collaborazioni con altri Gruppi per la cessione del brevetto Multijet oppure per forniture di motori fatti e finiti. "Il rilancio Fiat Ð ha ricordato Vincenzo Ruocco, Senior Vice Presidente Fiat Auto Ð è un'impresa impegnativa che si può affrontare soltanto con prodotti che soddisfino le esigenze del cliente. Con il nuovo motore Diesel 1.3 Multijet 16V crediamo di avere anticipato ancora una volta i desideri dei nostri clienti che chiedono prestazioni sempre crescenti e consumi ed emissioni sempre più contenuti". Alla prova su strada nel centro Fiat di Orbassano su un prototipo di preproduzione, il 1300 TD Multijet 16V mostra tutti i suoi pregi in un'elasticità di funzionamento davvero inattesa per questo tipo di motorizzazione. Meritato il premio per l'innovazione nella ricerca e sviluppo attribuito a Fiat da The Economist che ci auguriamo possa essere il preludio del più ambito successo alla prova dei mercati.
04-02-2003 Orbassano Ð Dopo aver rivoluzionato le motorizzazioni a benzina con il FIRE (prodotto in 13 milioni di unità entro il 2003), la Fiat si appresta a introdurre il nuovo Diesel 1.3 Multijet 16V che equipaggerà le future vetture dei segmenti A e B, come Small e la monovolume compatta. Quattro cilindri in linea per 1,3 litri di cilindrata, 4 valvole per cilindro con distribuzione bialbero a camme in testa e punterie idrauliche, iniezione diretta di gasolio common rail a 1.400 bar e rispetto delle normative antinquinamento Euro 4. Risultato: 70 CV a 4.000 giri/min. e 180 Nm di coppia già disponibili a 1.750 giri/min., per una massa complessiva di appena 130 kg ed un ingombro ridotto in 460x500x650 mm "dressed" (con tutti gli accessori montati al loro posto). Costato 400 milioni di investimenti, il nuovo piccolo Diesel ad alte prestazioni sarà prodotto in Polonia (dove sarà assemblata anche la Small, codice di progetto 169) al ritmo di 500.000 unità l'anno nel 2005, quando la produzione sarà a regime per fornire le piccole di Casa Fiat e Opel, mentre quest'anno saranno 80.000 per il debutto atteso entro l'anno. Non sono previste, al momento, collaborazioni con altri Gruppi per la cessione del brevetto Multijet oppure per forniture di motori fatti e finiti. "Il rilancio Fiat Ð ha ricordato Vincenzo Ruocco, Senior Vice Presidente Fiat Auto Ð è un'impresa impegnativa che si può affrontare soltanto con prodotti che soddisfino le esigenze del cliente. Con il nuovo motore Diesel 1.3 Multijet 16V crediamo di avere anticipato ancora una volta i desideri dei nostri clienti che chiedono prestazioni sempre crescenti e consumi ed emissioni sempre più contenuti". Alla prova su strada nel centro Fiat di Orbassano su un prototipo di preproduzione, il 1300 TD Multijet 16V mostra tutti i suoi pregi in un'elasticità di funzionamento davvero inattesa per questo tipo di motorizzazione. Meritato il premio per l'innovazione nella ricerca e sviluppo attribuito a Fiat da The Economist che ci auguriamo possa essere il preludio del più ambito successo alla prova dei mercati.
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