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INTRO
Cinque centimetri più lunga della 156 ma anche 6 centimetri più bassa, sono queste le misure importanti della nuova Alfa Romeo GT. Frontale slanciato, coda imponente e linea di cintura molto alta, uniti alle grosse ruote da 17", donano a questa coupé un aspetto importante e "muscoloso".
Per il nostro primo contatto siamo saliti sulla JTS 2.0 a iniezione diretta di benzina da 165 Cv. Allineata al suo fianco troviamo anche una GT con il motore 3.2 V6 da 240 Cv, il motore più potente a disposizione: ci ingolosisce parecchio ma al termine della prova ci siamo convinti che anche il motore 2 litri e il cambio robotizzato Selespeed che abbiamo scelto offrono buone soddisfazioni di guida con un giusto rapporto prezzo-prestazioni.
INTERNI
Saliamo a bordo. La porta è ampia e permette un facile accesso alle comode e poltrone anteriori. Per raggiungere il divanetto posteriore è richiesta un po' di agilità in più, ma una volta seduti anche dietro si sta sufficientemente comodi e, solo le persone alte oltre 180 cm, sfiorano il padiglione con la testa.
La GT è omologata per 5 persone, con altrettanti appoggiatesta e cinture a tre punti, ma è oggettivamente difficile trasportare più di due adulti anche dietro. Al primo colpo d'occhio si respira aria di "casa". La plancia simile a quella della 147 è realizzata con buoni materiali e la strumentazione è chiara e ben posizionata.
Decisamente lussuosi nell'aspetto e nella fattura i rivestimenti in pelle sellata a mano.
IN STRADA
nostro esemplare in allestimento Distinctive (il più ricco) può contare su una pelle "pieno fiore" blu lavorata con cuciture in contrasto, ripresa anche sui pannelli delle portiere. Regoliamo manualmente sedile e volante e partiamo. La versione con il cambio Selespeed, priva del pedale della frizione, non permette partenze brucianti ma, percorsi i primi metri, si possono allungare le marce fino alla soglia dei 7.000 giri.
L'isolamento acustico è buono con il 4 cilindri a iniezione diretta che si fagradevolmente sentire solo oltre i 4.500 giri. Il cambio robotizzato con i comandi al volante (sulla consolle centrale trova posto solo una levetta utilizzabile principalmente per inserire la retromarcia) è abbastanza veloce e con un passaggio di rapporto omogeneo, a patto di sollevare un po' il pedale dell'acceleratore prima di attivare il comando.
TEDESCOFILI????MA DOVE SIETE???non parlate più??
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INTRO
Cinque centimetri più lunga della 156 ma anche 6 centimetri più bassa, sono queste le misure importanti della nuova Alfa Romeo GT. Frontale slanciato, coda imponente e linea di cintura molto alta, uniti alle grosse ruote da 17", donano a questa coupé un aspetto importante e "muscoloso".
Per il nostro primo contatto siamo saliti sulla JTS 2.0 a iniezione diretta di benzina da 165 Cv. Allineata al suo fianco troviamo anche una GT con il motore 3.2 V6 da 240 Cv, il motore più potente a disposizione: ci ingolosisce parecchio ma al termine della prova ci siamo convinti che anche il motore 2 litri e il cambio robotizzato Selespeed che abbiamo scelto offrono buone soddisfazioni di guida con un giusto rapporto prezzo-prestazioni.
INTERNI
Saliamo a bordo. La porta è ampia e permette un facile accesso alle comode e poltrone anteriori. Per raggiungere il divanetto posteriore è richiesta un po' di agilità in più, ma una volta seduti anche dietro si sta sufficientemente comodi e, solo le persone alte oltre 180 cm, sfiorano il padiglione con la testa.
La GT è omologata per 5 persone, con altrettanti appoggiatesta e cinture a tre punti, ma è oggettivamente difficile trasportare più di due adulti anche dietro. Al primo colpo d'occhio si respira aria di "casa". La plancia simile a quella della 147 è realizzata con buoni materiali e la strumentazione è chiara e ben posizionata.
Decisamente lussuosi nell'aspetto e nella fattura i rivestimenti in pelle sellata a mano.
IN STRADA
nostro esemplare in allestimento Distinctive (il più ricco) può contare su una pelle "pieno fiore" blu lavorata con cuciture in contrasto, ripresa anche sui pannelli delle portiere. Regoliamo manualmente sedile e volante e partiamo. La versione con il cambio Selespeed, priva del pedale della frizione, non permette partenze brucianti ma, percorsi i primi metri, si possono allungare le marce fino alla soglia dei 7.000 giri.
L'isolamento acustico è buono con il 4 cilindri a iniezione diretta che si fagradevolmente sentire solo oltre i 4.500 giri. Il cambio robotizzato con i comandi al volante (sulla consolle centrale trova posto solo una levetta utilizzabile principalmente per inserire la retromarcia) è abbastanza veloce e con un passaggio di rapporto omogeneo, a patto di sollevare un po' il pedale dell'acceleratore prima di attivare il comando.
TEDESCOFILI????MA DOVE SIETE???non parlate più??
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