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Un omaggio alla MV e ai suoi piloti del passato

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  • Un omaggio alla MV e ai suoi piloti del passato

    PHIL READ Nato nel '39 a Luton , in Inghilterra , sorridente ,
    raffinato e amante del lusso ( si recava sui circuiti con la sua
    Rolls bianca ) ha praticamente chiuso il glorioso ciclo mondiale MV .
    Venne chiamato in MV nel '72 , quando aveva all'attivo già 5 titoli
    mondiali con la Yamaha , non solo per la sua classe ed esperienza ma
    per il suo carattere: combattivo e puntiglioso , insofferente ai
    ruoli secondari . Era proprio questo suo aspetto che lo rendeva un
    interessante stimolo per un Agostini tutt'altro che in disarmo, ma
    troppo timoroso dell' offensiva giapponese . Read corse nel '72 con
    la 350 ottenendo buoni risultati e nel '73 anche con la 500 dove ,
    con piena libertà di azione, potè aggiudicarsi il titolo con "Ago"
    solo terzo . Nel '74 restò l'unico uomo di punta della MV limitandosi
    alla sola classe regina e vincendo ancora il titolo senza troppe
    difficoltà . Fu l'ultimo alloro mondiale per la casa di Cascina
    Costa .

    MIKE HAILWOOD Uno dei piloti più amati di tutti i tempi , fu
    l'iniziatore dello stile "a ranocchio", con le ginocchia
    all'infuori . Ha corso e vinto in tutte le cilindrate compresa la
    125 , non certo adatta alla sua statura ; ha portato alla vittoria
    moto difficili come la MZ 250 o la prima Honda 500 ; è giunto al
    traguardo anche dopo cadute impressionanti ; ha vinto un TT anche
    dopo anni di lontananza dal mondo delle moto e un brutto incidente
    automobilistico , sempre con un comportamento impromtato da una
    lealtà esemplare con gli avversari . Nato a Oxford nel 1940 da
    famiglia abbiente , cominciò a correre a soli 17 anni grazie ad un
    cospicuo assegno del padre che gli ottenne così una MV semi-
    ufficiale . Divenuto "ufficiale" nel '61 , dopo l'abbandono di
    Hocking nel '62 restò uomo di punta MV vincendo 4 titoli consecutivi
    con la 500 dal '62 al '65 . Nel '66 approdò alla Honda e i memorabili
    duelli con l'ex compagno di squadra Agostini animarono e divisero le
    tifoserie . Passato all'automobilismo con risultati soddisfacenti ,
    Mike The Bike si fece rivedere , seppur saltuariamente , in gare
    motociclistiche nel '71 e nelle sfolgoranti affermazioni al T.T.
    del '78 e '79 . Il 22 marzo 1981 , per un segno beffardo del
    destino , morì in un banale incidente di auto assieme alla
    figlioletta Michelle.

    GIACOMO AGOSTINI Giacomo Agostini e MV Agusta hanno costruito la
    leggenda del motociclismo. Un sodalizio nato nel 1965 grazie
    all'intuizione del Conte Domenico Agusta che vide nel giovane
    bergamasco una valida spalla da affiancare all'indimenticabile Mike
    Haillwood. Agostini di fatto non recitò mai quella parte ma si impose
    immediatamente agli occhi degli appassionati come l'astro nascente
    del motociclismo. Il suo primo assolo nella classe 500 andò a segno
    nel 1965 quando, in occasione del gran premio di Germania, trionfò
    davanti al suo già iridato compagno di squadra. Questa vittoria,
    ottenuta sul circuito ritenuto il più difficile dell'epoca, segnò
    l'inizio di un' era che durò diciassette anni, attraverso i quali il
    binomio Agostini–MV Agusta conquistò quattordici titoli mondiali,
    dieci successi al Tourist Trophy ed oltre 250 vittorie. Ma Agostini
    non è solo il pilota più vittorioso della storia del motociclismo.
    Ago è anche l'ambasciatore del nostro sport e della MV Agusta nel
    mondo. Favorito dalla naturale simpatia che emana il suo sorriso ed
    il suo sguardo cinematografico, il bergamasco ha saputo costruire e
    conservare una popolarità universale ed inattaccabile. Da pilota
    imbattibile a divo del grande schermo, da vincente team manager (con
    le Cagiva GP) a imprenditore di successo, oggi Agostini continua ad
    indossare la tuta in occasione delle più importanti rievocazioni
    storiche e segue il motomondiale come opinionista televisivo.

    GIANFRANCO BONERA Nato nel '45 in provincia di Udine ma formatosi
    motociclisticamente nell'ambiente monzese, Bonera , atletico ( aveva
    debuttato nello sport come ciclista ), esuberante, spontaneo, ha
    spesso fallito importanti obiettivi non a causa delle sue doti di
    pilota ma dell'eccessiva irruenza . Venne chiamato nel '74 dalla MV
    che sentiva il bisogno di "allevare" un nuovo talento che colmasse il
    vuoto lasciato da Agostini ( passato a Yamaha ). In 500 vinse 2
    importanti gare finendo la stagione al secondo posto sia nel titolo
    mondiale che in quello italiano dietro a piloti del calibro di Read e
    Agostini rispettivamente. Nel '75 alla prima gara rischia troppo fino
    a urtare una balla col ginocchio subendo una lesione che lo lascerà
    inattivo per buona parte della stagione. Poi, al Mugello, mentre si
    trovava al comando con 15 secondi di vantaggio su Agostini, al
    penultimo giro incappò in un volo pauroso che pose termine alla gara
    e al suo breve rapporto con la MV . Dopo qualche tempo Bonera
    abbandonò definitivamente le competizioni per dedicarsi ad attività
    commerciali , sempre nell'ambito delle due ruote.

    JOHN SURTEES Quando l'MV lo avvicinò, a fine stagione '55, l'appena
    ventunenne Surtees, nato a Catford da famiglia benestante e
    appassionata di moto, aveva già vinto 77 gare prevalentemente con le
    Norton 350 e 500 . Alla sua prima stagione col marchio italiano seppe
    portare a Cascina Costa il primo titolo della 500 . Inventore di un
    nuovo stile che fece molto discutere e che è alla base dell'attuale
    tecnica di guida, col corpo proteso all'interno della curva,
    conquistò altri 6 titoli tra 350 e 500 negli anni dal 1958 al 1960 .
    Certo erano gli anni "facili" per MV visto il ritiro delle "grandi
    avversarie" ma bisogna ricordare che Big John , come fu
    soprannominato , si sfogò polverizzando regolarmente i record
    stabiliti precedentemente sui circuiti di tutta Europa . Nel '61 si
    dedicò al mondo delle quattro ruote entrando nella storia come
    l'unico pilota che sia mai riuscito a vincere il mondiale sia con le
    moto che con le auto : è suo infatti il titolo F1 del '64 con la
    Ferrari . Dopo la lunga parentesi automobilistica, prima come pilota,
    poi come costruttore e tecnico, oggi è tornato alla sua prima
    passione partecipando volentieri alle gare "revival"sempre veloce e
    grande stilista .


    LESLIE GRAHAM Ex pilota della RAF , eccellente tecnico , arrivò in MV
    nel '51 all'età di 39 anni col compito di sviluppare la 500 Quattro
    Cilindri , una macchina potente ma difficile da guidare per le ardite
    soluzioni tecniche adottate . Vincitore del primo campionato
    mondiale - nel '49 - con la AJS 500 , sviluppò la moto di Cascina
    Costa e nel '52 arrivarono le prime soddisfazioni coronate dal
    secondo posto nel mondiale dietro la Gilera . Il '53 si apre sotto i
    migliori auspici e nella prima gara , il T.T. , Graham si aggiudica
    la gara della 125 dimostrando anche la sua grande versatilità di
    pilota . Pochi giorni dopo, nella 500 , lanciato all'inseguimento
    delle Norton , dopo un lungo discesone la compressione seguente
    mandò "a pacco" la sua forcella Earles ed egli non potè controllare
    la moto – anche perché aveva un braccio ferito da una caduta in
    prova – e correggere la tremenda imbarcata . Finì così ,
    tragicamente , la carriera di un grande pilota e il lavoro di
    sviluppo della 500 che solo con Surtees potrà toccare i più alti
    traguardi.


    ANGELO BERGAMONTI Nato in provincia di Cremona nel '39 , coronò il
    sogno di essere ingaggiato dalla MV sul finire del '70 , dopo una
    luminosa carriera che gli aveva fruttato 2 titoli italiani con Morini
    ( 250 e 500 ) nel '67 e uno con la Paton 125 nel '70 . Alla prima
    gara con MV , il gran premio delle Nazioni , si piazzò alle spalle
    del compagno di squadra Agostini sia in 350 che in 500 . Lo stesso
    risultato si replicò nelle due gare successive, mentre a Barcellona ,
    ultima prova del mondiale lasciato libero da ordini di scuderia vinse
    entrambe le classi a tempo di record . Generoso e spericolato fino
    alla spavalderia , affrontò la stagione 1971 con la determinazione di
    sconfiggere il rivale Agostini. L'obbiettivo si concretizzò già alla
    prima gara della stagione quando vinse proprio davanti ad Agostini
    nella classe 350. Ma sul circuito di Riccione, allagato da una forte
    pioggia, urtò il capo sul marciapiede concludendo tragicamente un
    sogno di gloria che stava diventando realtà.


    Ad ognuno viene regalato un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare

  • #2
    Re: Un omaggio alla MV e ai suoi piloti del passato

    complimenti, davvero un omaggio bellissimo!
    innamorato PAZZO della GTA

    L' ITALIA AGLI ITALIANI

    NO Circoli NO Party tuning club socio N°11

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