Il motociclista della Ktm è deceduto per infarto in Mauritania
Aveva vinto due edizioni della gara. Era secondo in classifica
Dakar, muore in Mauritania
l'azzurro Fabrizio Meoni
Questa, per lui, doveva essere l'ultima partecipazione
Proprio ieri era morto per un incidente lo spagnolo Perez
KIFFA (MAURITANIA) - Il motociclista italiano Fabrizio Meoni è morto oggi alla Dakar nel corso dell'11/a tappa per un arresto cardiaco. Meoni, 47 anni, aveva vinto la Dakar nel 2001 e nel 2002. Questa, per lui doveva essere l'ultima corsa nel deserto, lo aveva detto prima della partenza. Era secondo in classifica con la sua Ktm.
La notizia della morte di Meoni, che lascia la moglie Elena e il figlio Gioele, è stata data dagli organizzatori della Dakar. Il vincitore del raid 2001 e 2002 era originario della Toscana, dov'era nato 47 anni fa a Castiglion Fiorentino.
A quanto si è saputo, Meoni è caduto improvvisamente mentre stava procedendo ad andatura normale (cioé molto sostenuta) durante la prova di oggi. Erano le 10,15 e aveva da poco passato il secondo punto di controllo. "Abbiamo mandato un elicottero quando è caduto, ma i medici hanno scoperto che il suo cuore si era fermato e che non era possibile rianimarlo" ha detto il direttore della gara, Etienne Lavigne. Pare che ci abbiano provato inutilmente per 45 minuti.
Meoni è la quarantatreesima vittima in 27 edizioni di questa gara massacrante. Proprio ieri, in un incidente, era morto lo spagnolo José Manuel Perez. Anche l'inventore e primo organizzatore della gara, Thierry Sabine, è morto durante la Parigi-Dakar (allora si chiamava così) nel 1986: il suo elicottero precipitò e con lui morirono altre 4 persone. Nella stessa edizione morì anche l'italiano Giampaolo Marinoni (Cagiva): cadde a 40 chilometri dal traguardo dell'ultima proova speciale e spirò due giorni dopo in un ospedale di Dakar in seguito a un'infezione.
Nella tappa di ieri (Atar-Atar di 489 chilometri), Fabrizio Meoni era arrivato secondo alle spalle del compagno di squadra Cyril Després che lo precedeva in classifica di 9 minuti e 13 secondi. In quella prova, il motociclista italiano era caduto senza conseguenze. Meoni era molto addolorato per la morte di Perez. , intervistato, aveva detto: "Queste notizie rappresentano il lato brutto di questa gara. La Dakar ha fascino, fa parte della nostra passione, ma certe cose si vorrebbe che non succedessero mai".
Oggi, purtroppo, è toccata a lui: l'uomo che meglio rappresentava la passione e il sogno che deve avere dentro chi ha il coraggio di partecipare alla Dakar.
(11 gennaio 2005)
Aveva vinto due edizioni della gara. Era secondo in classifica
Dakar, muore in Mauritania
l'azzurro Fabrizio Meoni
Questa, per lui, doveva essere l'ultima partecipazione
Proprio ieri era morto per un incidente lo spagnolo Perez
KIFFA (MAURITANIA) - Il motociclista italiano Fabrizio Meoni è morto oggi alla Dakar nel corso dell'11/a tappa per un arresto cardiaco. Meoni, 47 anni, aveva vinto la Dakar nel 2001 e nel 2002. Questa, per lui doveva essere l'ultima corsa nel deserto, lo aveva detto prima della partenza. Era secondo in classifica con la sua Ktm.
La notizia della morte di Meoni, che lascia la moglie Elena e il figlio Gioele, è stata data dagli organizzatori della Dakar. Il vincitore del raid 2001 e 2002 era originario della Toscana, dov'era nato 47 anni fa a Castiglion Fiorentino.
A quanto si è saputo, Meoni è caduto improvvisamente mentre stava procedendo ad andatura normale (cioé molto sostenuta) durante la prova di oggi. Erano le 10,15 e aveva da poco passato il secondo punto di controllo. "Abbiamo mandato un elicottero quando è caduto, ma i medici hanno scoperto che il suo cuore si era fermato e che non era possibile rianimarlo" ha detto il direttore della gara, Etienne Lavigne. Pare che ci abbiano provato inutilmente per 45 minuti.
Meoni è la quarantatreesima vittima in 27 edizioni di questa gara massacrante. Proprio ieri, in un incidente, era morto lo spagnolo José Manuel Perez. Anche l'inventore e primo organizzatore della gara, Thierry Sabine, è morto durante la Parigi-Dakar (allora si chiamava così) nel 1986: il suo elicottero precipitò e con lui morirono altre 4 persone. Nella stessa edizione morì anche l'italiano Giampaolo Marinoni (Cagiva): cadde a 40 chilometri dal traguardo dell'ultima proova speciale e spirò due giorni dopo in un ospedale di Dakar in seguito a un'infezione.
Nella tappa di ieri (Atar-Atar di 489 chilometri), Fabrizio Meoni era arrivato secondo alle spalle del compagno di squadra Cyril Després che lo precedeva in classifica di 9 minuti e 13 secondi. In quella prova, il motociclista italiano era caduto senza conseguenze. Meoni era molto addolorato per la morte di Perez. , intervistato, aveva detto: "Queste notizie rappresentano il lato brutto di questa gara. La Dakar ha fascino, fa parte della nostra passione, ma certe cose si vorrebbe che non succedessero mai".
Oggi, purtroppo, è toccata a lui: l'uomo che meglio rappresentava la passione e il sogno che deve avere dentro chi ha il coraggio di partecipare alla Dakar.
(11 gennaio 2005)
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