Live or exist...you have the key... :vecio: Luci accese anche di giorno, piede giù ma prudenza.....SEMPRE! :devil: Meglio tirare i remi in barca che tirarseli sui coglioni La spiegazione più semplice è sempre anche la migliore :sisi: Gli ostacoli sono quelli che vediamo quando distogliamo lo sguardo dagli obiettivi - H.Ford
1)Come si fanno a confrontare due oli su motori diversi?
La presenza di Al conta poco in se, sicuro viene dall'usura, ma bisogna capire il perchè e soprattutto bisognerebbe provare i due oli sullo stesso motore, quantomeno su due motori uguali.
2)L'acidità conta, fuori dubbio.
Ma i motori son fatti di metallo, non di cellule.
E i metalli di cui son fatti resistono benone all'acidità...altrimenti negli anni 80 e prima non avrebbero mai funzionato, sul thread sintoflon ho scritto qualcosa in merito allo zolfo...
E pensare che toglierlo, lo zolfo, ha causato più problemi che benefici, ai motori.
Sapevatelo... :P
Tralaltro gli acidi in primis danno problemi di bronzine, non vorrei che vi venisse in mente di associare le presenze di Alu o altro all'acidità...
Ci starebbe se trovaste Stagno, Antimonio e Rame o composti degli stessi con acidi solforico e nitrico, ad esempio...altrimenti non ci vedo un gran senso.
3)Interessante la prova sull'olio da spalmarsi sulle dita per "sentire" se lubrifica.
Secondo questa analisi pratica, uno dei migliori lubrificanti per motori è la glicerina.
Gli oli lavorano sui metalli.
E se sono polari, conta poco se "a dita" son poco spessi, se hanno all'interno additivi particolari, idem...non aderiscono alla pelle come ai metalli, e nei motori temperature e velocità sono leggermente maggiori.
E mi sa che hai letto troppo in fretta allora, perchè ti è sfuggito qualche passaggio...
In primis ho specificato che il confronto era da considerarsi al netto delle condizioni di utilizzo (comunque abbastanza simili).
In secondo luogo il confronto serviva più a dimostrare la debolezza del classico ragionamento "sintetico è migliore di semisintetico" (e simili) che le qualità dei singoli lubrificanti.
Terzo è assolutamente inaccettabile, a prescindere da qualsiasi condizione d'utilizzo, che un moderno olio 100% sintetico, come il Valvoline sopracitato, diventi "acido" dopo 7500km, ovvero metà della sua vita operativa minima, in un motore benzina...
Manco fosse stato usato su un carroarmato nel bel mezzo del deserto...
Immagina in che condizioni sarebbe uscito dopo 20000 o 30000km, cioè agli intervalli di manutenzione standard suggeriti dalla maggior parte dei costruttori...
La differenza di motore c'entra poco o niente. Quest'olio, specifiche alla mano, dovrebbe essere perfettamente compatibile con centinaia di motori diversi.
Inoltre i motori dei due test sono entambi dei 1600 benzina, entrambi euro 4, hanno chilometraggio molto simile (52000 e 62000km) ed hanno utilizzato sempre lo stesso carburante. Se l'olio rispetta le specifiche imposte dal costruttore (ed un 5w40 è una delle gradazioni più comuni, presente sul libretto della maggior parte dei veicoli), non c'è alcun motivo che giustifichi come possa ridursi in quello stato dopo appena 7500km.
Posso capire che fra un motore e l'altro ci siano minime differenze di comportamento, consumi, usura, e tutto quello che vuoi, ma in questo caso di minimo mi pare ci sia solo la qualità dell'olio.
Ma scherziamo? Se tutti usassimo olii del genere, altro che tagliando... dovremmo cambiare motore ogni 50000km!
Detto ciò, come puoi notare leggendo la scheda dell'analisi del Valvoline, oltre ai residui di alluminio ci sono anche importanti concentrazioni di rame e addirittura quantità superiori alla norma di sodio (nitrati?), il tutto, ripeto, alla bellezza di appena 7500km...
Poi non tutti i motori sono interamente in alluminio, anzi, vi sono ancora diversi motori che pur avendo basamento e testa in Al, hanno parti interne in acciaio o ghisa.
I residui metallici, per carità, possono anche essere dovuti ad altri fattori (le accensioni a freddo a -20 non fanno certo bene), ma visto il decadimento anomalo del residuo alcalino dell'olio, e il conseguente aumento del suo residuo acido, io ho più di un ragionevole dubbio sulle sue qualità.
E mi sa che hai letto troppo in fretta allora, perchè ti è sfuggito qualche passaggio...
In primis ho specificato che il confronto era da considerarsi al netto delle condizioni di utilizzo (comunque abbastanza simili).
In secondo luogo il confronto serviva più a dimostrare la debolezza del classico ragionamento "sintetico è migliore di semisintetico" (e simili) che le qualità dei singoli lubrificanti.
Terzo è assolutamente inaccettabile, a prescindere da qualsiasi condizione d'utilizzo, che un moderno olio 100% sintetico, come il Valvoline sopracitato, diventi "acido" dopo 7500km, ovvero metà della sua vita operativa minima, in un motore benzina...
Manco fosse stato usato su un carroarmato nel bel mezzo del deserto...
Immagina in che condizioni sarebbe uscito dopo 20000 o 30000km, cioè agli intervalli di manutenzione standard suggeriti dalla maggior parte dei costruttori...
La differenza di motore c'entra poco o niente. Quest'olio, specifiche alla mano, dovrebbe essere perfettamente compatibile con centinaia di motori diversi.
Inoltre i motori dei due test sono entambi dei 1600 benzina, entrambi euro 4, hanno chilometraggio molto simile (52000 e 62000km) ed hanno utilizzato sempre lo stesso carburante. Se l'olio rispetta le specifiche imposte dal costruttore (ed un 5w40 è una delle gradazioni più comuni, presente sul libretto della maggior parte dei veicoli), non c'è alcun motivo che giustifichi come possa ridursi in quello stato dopo appena 7500km.
Posso capire che fra un motore e l'altro ci siano minime differenze di comportamento, consumi, usura, e tutto quello che vuoi, ma in questo caso di minimo mi pare ci sia solo la qualità dell'olio.
Ma scherziamo? Se tutti usassimo olii del genere, altro che tagliando... dovremmo cambiare motore ogni 50000km!
Detto ciò, come puoi notare leggendo la scheda dell'analisi del Valvoline, oltre ai residui di alluminio ci sono anche importanti concentrazioni di rame e addirittura quantità superiori alla norma di sodio (nitrati?), il tutto, ripeto, alla bellezza di appena 7500km...
Poi non tutti i motori sono interamente in alluminio, anzi, vi sono ancora diversi motori che pur avendo basamento e testa in Al, hanno parti interne in acciaio o ghisa.
I residui metallici, per carità, possono anche essere dovuti ad altri fattori (le accensioni a freddo a -20 non fanno certo bene), ma visto il decadimento anomalo del residuo alcalino dell'olio, e il conseguente aumento del suo residuo acido, io ho più di un ragionevole dubbio sulle sue qualità.
ci sono tanti parametri che giocano un ruolo importante per la vita di un olio.uno dei piu importanti(a parte lo stile di guida) e' l ambiente esterno che degrada l olio.anche se uno guida pochissimo,deve cambiare l olio entro certi limiti di tempo...un altro fattore sono le proprieta di lubrificazione e protezione che devono essere mantenute!se un olio e' sintetico(vero) e' meglio di uno semisitetico(che praticamente e' un olio normale con additivi)
praticamente diciamo la stessa cosa.ho parlato di un quadro generale di 300ore.che potrebbe essere 9000km 10000km o anche 15000km(lo vedi dal computer di bordo).di piu non va di solito perche un olio e' progettato per tenere circa 18000-20000km.poi devi tener conto che si degrada per vari motivi e quindi l intervallo scende a 15000km 12000km 10000km.ai motori turbo benzina con tolerance ben precise scende molto di piu.poi dipende se usi l auto in citta o in maniera sportiva etc..sicuramente devi tenere la viscosita che dice la fabbrica.non quello compatibile ma quello giusto.compatibili tantissimi.giusti pochi.
il tocco del olio con le dita e' un modo empirico per vedere...si usa pure il misuratore della viscosita per esserne sicuri..ma non e' un sistema per tutti.l olio non ha la stessa consistenza coloide(se si scrive cosi)con uno vecchio che e' acquoso.non e' che non lubrifica.non protegge come dovrebbe i face to face surfaces.
dicevo...gli oli sintetici sono decisamente migliori degli oli semisintetici, le loro proprieta' pero' vengono influenzate da:
1)stato del motore
2)carburanti
3)corretta manutenzione
4)ambiente esterno(umidita per esempio)
ci siamo dimenticati un aspetto importante, il marketing, una concessionaria non venderebbe mai una macchina che ogni 10.000 km ha bisogno di molti cambi(olio..candele etc)percio' allungano (diciamo) il periodo di utilizzo di tali componenti ma poi noi utenti ci ritroviamo a dover cambiarli prima se ce ne rendiamo conto o se li seguimo pedissequamente a pagarne i danni poi..
-un esempio di dannier i motori turbo benzina iniezione diretta il cambio di candele dicono che si fa ogni 40/50.000 km, invece no..su questi motori si cambia ogni 20.000km perche piano piano si distrugge la combustione poi perdita di potenza,rottura di candele..
-secondo esempio:cambio dell olio del cambio,le concessionarie in italia ad esempio dicono che non si cambia quasi mai e per le nuove auto 308 peugeot a sei marce si dice di non cambiarle mai..e non e' l unica fabbrica che propina questo msg.
insomma dobbiamo sapere anche noi come, dettato anche dall esperienza,saperci comportare con le nostre macchine...non affidandole alle concessionarie che spesso aumentano anche i prezzi ad esempio dell olio,dandotene magari uno scadente.
credimi..pure per me, a volte, leggere voi.pero' rileggendo quello che ho scritto, non mi sembra cosi' ermetico o errato il mio linguaggio,si capisce direi..o meglio..dico..io sono straniero, sono laureando in medicina ed ho una proprieta' di linguaggio discreta, il problema, lo ripeto, e' la tastiera inconciliabile a volte con i caratteri italiani...tutto qua...
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