LEGGETE QUI: E' Bmx XXX, quando si vince si sbloccano filmati di lap dance
In Usa e Australia Sony copre i nudi alla versione per Playstation2
Troppo hard per una console
ecco il gioco censurato
Nessun problema in Italia e per le altre piattaforme
di DARIO OLIVERO
Si chiama Bmx XXX, dove le ultime tre "X" stanno proprio per quello: materiale erotico. Le prime tre lettere invece sono il nome delle famose biciclette da trial. E' un videogioco che gira su Playstation2, Xbox e Game Cube in cui il giocatore guida i personaggi nelle loro evoluzioni su Bmx. Ma, e qui sta la piccante novità, il tutto è inserito in scenari quasi hard. Tanto che il gioco è stato censurato. Ma non in tutti i Paesi, solo negli Usa e in Australia e non su tutte le piattaforme: solo Sony ha ritenuto che il gioco fosse troppo duro ed è intervenuta coprendo con bikini digitali i numerosi topless (e anche qualcosa in più) che spuntano nel gioco. Nessun problema per la versione europea e italiana (il gioco è in vendita al prezzo consigliato di 56 euro per Playstation2, 60 per Xbox e 55 per Game Cube).
Prima di procedere servono due premesse. La prima è che il gioco di per sé non è un gran che né come giocabilità né come fantasia. La seconda è che Acclaim, il produttore del gioco, non fa una cosa del tutto nuova, ma si inserisce nel percorso già tracciato dei videogiochi politicamente scorretti come Grand Theft Auto o State of emergency in cui l'obiettivo è, a seconda dei casi, scalare le gerarchie del crimine macchiandosi di ogni sorta di reato o lasciarsi andare a ogni genere di nefandezza in una ipotetica situazione di anarchia.
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Detto questo, se lo scopo era fare parlare di sé, Acclaim c'è riuscita benissimo soprattutto in Paesi con forti componenti puritane. Una censura a un videogioco, in questi tempi in cui tutto è lecito, è una chicca tanto rara da poter essere considerata una medaglia. Ma c'è da dire che Acclaim ha fatto di tutto per meritarsela. A partire dalla trama del gioco. Tra le missioni da portare a termine c'è per esempio quella di caricare sulla propria bicicletta una prostituta (la verosimiglianza è un altro degli aspetti meno forti del titolo) e accompagnarla in un albergo a ore. Oppure aiutare il custode del parco a evitare che i cani sommergano le aiuole di escrementi. Cose di questo genere, insomma.
Ma non è per questo che il gioco ha subito la censura e comunque anche nella meno scandalizzata Europa il bollino gioco per adulti. Il vero scandalo è nei filmati che si sbloccano al compimento delle varie missioni. Se si raggiunge l'obiettivo, si possono vedere delle bellissme spogliarelliste ballare la lap dance. E' qui che Sony ha detto basta ed è intervenuta. In America è tutt'altro che esaurito, anzi ritorna periodicamente il dibattito su quanto influisca la violenza sui media (videogiochi soprattutto) sul comportamento degli adolescenti. Un dibattito che, nel caso di Bmx XXX in realtà appassiona più i profani che i giocatori che hanno le idee ben chiare su quali siano i giochi per cui ha un senso fare battaglie ideologiche.
(9 gennaio 2003)
Bmx xxx troppo hard
il gioco censurato
In Usa e Australia Sony copre i nudi alla versione per Playstation2
Troppo hard per una console
ecco il gioco censurato
Nessun problema in Italia e per le altre piattaforme
di DARIO OLIVERO
Si chiama Bmx XXX, dove le ultime tre "X" stanno proprio per quello: materiale erotico. Le prime tre lettere invece sono il nome delle famose biciclette da trial. E' un videogioco che gira su Playstation2, Xbox e Game Cube in cui il giocatore guida i personaggi nelle loro evoluzioni su Bmx. Ma, e qui sta la piccante novità, il tutto è inserito in scenari quasi hard. Tanto che il gioco è stato censurato. Ma non in tutti i Paesi, solo negli Usa e in Australia e non su tutte le piattaforme: solo Sony ha ritenuto che il gioco fosse troppo duro ed è intervenuta coprendo con bikini digitali i numerosi topless (e anche qualcosa in più) che spuntano nel gioco. Nessun problema per la versione europea e italiana (il gioco è in vendita al prezzo consigliato di 56 euro per Playstation2, 60 per Xbox e 55 per Game Cube).
Prima di procedere servono due premesse. La prima è che il gioco di per sé non è un gran che né come giocabilità né come fantasia. La seconda è che Acclaim, il produttore del gioco, non fa una cosa del tutto nuova, ma si inserisce nel percorso già tracciato dei videogiochi politicamente scorretti come Grand Theft Auto o State of emergency in cui l'obiettivo è, a seconda dei casi, scalare le gerarchie del crimine macchiandosi di ogni sorta di reato o lasciarsi andare a ogni genere di nefandezza in una ipotetica situazione di anarchia.
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Detto questo, se lo scopo era fare parlare di sé, Acclaim c'è riuscita benissimo soprattutto in Paesi con forti componenti puritane. Una censura a un videogioco, in questi tempi in cui tutto è lecito, è una chicca tanto rara da poter essere considerata una medaglia. Ma c'è da dire che Acclaim ha fatto di tutto per meritarsela. A partire dalla trama del gioco. Tra le missioni da portare a termine c'è per esempio quella di caricare sulla propria bicicletta una prostituta (la verosimiglianza è un altro degli aspetti meno forti del titolo) e accompagnarla in un albergo a ore. Oppure aiutare il custode del parco a evitare che i cani sommergano le aiuole di escrementi. Cose di questo genere, insomma.
Ma non è per questo che il gioco ha subito la censura e comunque anche nella meno scandalizzata Europa il bollino gioco per adulti. Il vero scandalo è nei filmati che si sbloccano al compimento delle varie missioni. Se si raggiunge l'obiettivo, si possono vedere delle bellissme spogliarelliste ballare la lap dance. E' qui che Sony ha detto basta ed è intervenuta. In America è tutt'altro che esaurito, anzi ritorna periodicamente il dibattito su quanto influisca la violenza sui media (videogiochi soprattutto) sul comportamento degli adolescenti. Un dibattito che, nel caso di Bmx XXX in realtà appassiona più i profani che i giocatori che hanno le idee ben chiare su quali siano i giochi per cui ha un senso fare battaglie ideologiche.
(9 gennaio 2003)
Bmx xxx troppo hard
il gioco censurato
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