Il vecchio sul sedile passeggero mi guardo' aspettando che mi mettessi
la cintura di sicurezza. Spiegai che non avrei messo quella stupida
cintura, fosse stata l'ultima cosa che avessi fatto! Quindi innestai
la retro e uscii dal parcheggio. Quando raggiungemmo la citta' mi
assicurai che la velocita' non scendesse sotto i 160 kmh.
Il vecchio penso' che fosse il diavolo in persona a guidare quell'auto
ma ero solo io. Piu' volte coprii i miei occhi con le mani dicendo
"guarda! Senza mani!". Provai a colpire in frontale una macchina, ma
quell'idiota sterzo' e distrusse una vetrina.
Decisi di non fermarmi a un rosso. Abbiamo mancato la macchina della
polizia di 5 centimetri e il vecchio vomito' nel suo cappello. Sperai
che non sporcasse la mia patente!
Dopo un po' gli ho chiesto di darmi la borsa sul sedile posteriore, lui
ha rifiutato intimandomi di fermarmi, percio' ho dovuto coprire ancora
i miei occhi.
"Dammi la borsa, la la la, dammi la borsa, la la la" Cantavo premendo
a fondo l'acceleratore.
Abbiamo superato i 190 prima che il tipo mi passasse la borsa. L'aprii
e presi una grossa bottiglia di Vodka. Ne ingoiai un bel po', e poi
gli porsi la bottiglia. Ma lui rifiuto'.
"Ehi, dissi, lo sai che guido meglio quando sono ubriaco"
"oh, davvero?" rispose quello con la paura negli occhi.
Eravamo in strada da dieci minuti ed era il momento di una fumata.
Controllavo la macchina con le ginocchia mentre rollavo una canna
sottile. "perche' bere e guidare quando puoi fumare e volare?" dissi,
ridendo. Il vecchio non rise.
"oh, vedo che preferisci le pillole!" dissi mentre se ne metteva in
bocca una dozzina. "il mio cuore..." furono le parole che gli
uscirono di bocca.
Come mi aspettavo, due auto della polizia cominciarono a inseguirci.
Le strade erano abbastanza affollate di auto, cosi' dovetti guidare sul
marciapiede. La polizia non poteva farlo, cosi' si sono schiantati dopo
un po'.
Ora era il momento del Gran Finale. Lasciai le strade ed entrai nel
centro commerciale con l'auto. I clienti si lanciarono ai lati, con
scaffali e prodotti che volavano da tutte le parti. Quando tutto
sembro' distrutto completamente, lasciai il posto da una finestra.
Il tempo era finito, cosi' tornai a scuola guida e parcheggiai l'auto.
"Sono promosso?" chiesi.
Il vecchio mi guardo' come se fossi un tale maniaco.
"COSA? COME DIAVOLO PUOI PENSARLO?!" grido' "CERTO CHE NON L'HAI
PASSATO. MIO DIO, NON HO MAI PROVATO NIENTE DEL GENERE IN TUTTA LA MIA
VITA.... SCENDI DALLA MACCHINA! VATTENE! NON VOGLIO VEDERTI MAI PIU'"
"ho fallito?"
"SI SI SI, SCENDI SCENDI"
Scesi. Il vecchio strappo' la mia patente in mille pezzettini.
Chiesi: "A che ora la prossima settimana?"
"COSA?"
"La prossima settimana. Tornero' la settimana prossima e riprovero'.
A che ora?" Il vecchio si zitti'. La sua bocca si apri' e ne usci' la
lingua. La saliva sporco' la sua maglia. Quindi mi diede la patente e
mi disse di non tornare piu'. Con la gioia nel cuore, tornai a casa e
dissi alla mamma che avevo passato il test, ed ero un guidatore maturo
e prudente.
la cintura di sicurezza. Spiegai che non avrei messo quella stupida
cintura, fosse stata l'ultima cosa che avessi fatto! Quindi innestai
la retro e uscii dal parcheggio. Quando raggiungemmo la citta' mi
assicurai che la velocita' non scendesse sotto i 160 kmh.
Il vecchio penso' che fosse il diavolo in persona a guidare quell'auto
ma ero solo io. Piu' volte coprii i miei occhi con le mani dicendo
"guarda! Senza mani!". Provai a colpire in frontale una macchina, ma
quell'idiota sterzo' e distrusse una vetrina.
Decisi di non fermarmi a un rosso. Abbiamo mancato la macchina della
polizia di 5 centimetri e il vecchio vomito' nel suo cappello. Sperai
che non sporcasse la mia patente!
Dopo un po' gli ho chiesto di darmi la borsa sul sedile posteriore, lui
ha rifiutato intimandomi di fermarmi, percio' ho dovuto coprire ancora
i miei occhi.
"Dammi la borsa, la la la, dammi la borsa, la la la" Cantavo premendo
a fondo l'acceleratore.
Abbiamo superato i 190 prima che il tipo mi passasse la borsa. L'aprii
e presi una grossa bottiglia di Vodka. Ne ingoiai un bel po', e poi
gli porsi la bottiglia. Ma lui rifiuto'.
"Ehi, dissi, lo sai che guido meglio quando sono ubriaco"
"oh, davvero?" rispose quello con la paura negli occhi.
Eravamo in strada da dieci minuti ed era il momento di una fumata.
Controllavo la macchina con le ginocchia mentre rollavo una canna
sottile. "perche' bere e guidare quando puoi fumare e volare?" dissi,
ridendo. Il vecchio non rise.
"oh, vedo che preferisci le pillole!" dissi mentre se ne metteva in
bocca una dozzina. "il mio cuore..." furono le parole che gli
uscirono di bocca.
Come mi aspettavo, due auto della polizia cominciarono a inseguirci.
Le strade erano abbastanza affollate di auto, cosi' dovetti guidare sul
marciapiede. La polizia non poteva farlo, cosi' si sono schiantati dopo
un po'.
Ora era il momento del Gran Finale. Lasciai le strade ed entrai nel
centro commerciale con l'auto. I clienti si lanciarono ai lati, con
scaffali e prodotti che volavano da tutte le parti. Quando tutto
sembro' distrutto completamente, lasciai il posto da una finestra.
Il tempo era finito, cosi' tornai a scuola guida e parcheggiai l'auto.
"Sono promosso?" chiesi.
Il vecchio mi guardo' come se fossi un tale maniaco.
"COSA? COME DIAVOLO PUOI PENSARLO?!" grido' "CERTO CHE NON L'HAI
PASSATO. MIO DIO, NON HO MAI PROVATO NIENTE DEL GENERE IN TUTTA LA MIA
VITA.... SCENDI DALLA MACCHINA! VATTENE! NON VOGLIO VEDERTI MAI PIU'"
"ho fallito?"
"SI SI SI, SCENDI SCENDI"
Scesi. Il vecchio strappo' la mia patente in mille pezzettini.
Chiesi: "A che ora la prossima settimana?"
"COSA?"
"La prossima settimana. Tornero' la settimana prossima e riprovero'.
A che ora?" Il vecchio si zitti'. La sua bocca si apri' e ne usci' la
lingua. La saliva sporco' la sua maglia. Quindi mi diede la patente e
mi disse di non tornare piu'. Con la gioia nel cuore, tornai a casa e
dissi alla mamma che avevo passato il test, ed ero un guidatore maturo
e prudente.






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