BARI - Il suono della sirena, una esplosione e si sono accartocciati su se stessi il fabbricato B ancora in piedi e i due terzi del blocco A dell' ecomostro di Punta Perotti. Alle 10.30 in punto i palazzi - il primo fu abbattuto il 2 aprile scorso - si sono frantumati in una nuvola di polvere.
ARPA: NESSUN RISCHIO DALLE POLVERI
Non provochera' danni alla salute l'eventuale inalazione di polveri provocate dall'abbattimento dell'ecomostro di Punta Perotti: e' quanto ha assicurato il direttore dell'Arpa, l'agenzia regionale per l'ambiente, Giorgio Assennato, sentito in proposito dall'emittente Telenorba.
Oltre a tutte le precauzioni prese, ha detto Assennato, per contenere la propogazione della nube sulla citta', e in particolare nel quartiere Japigia dove sorge il complesso in via di abbattimento, c'e' da considerare che le polveri non contengono amianto o altre sostanze nocive.
L'unica precauzione - ha avvertito Assennato - deve'essere adottata dalle persone asmatiche alle quali il direttore dell'Arpa suggerisce di non esporsi all'inalazione di queste polveri. Una centralina dell'Arpa sta monitorando in continuazione la situazione.
PUNTA PEROTTI: TUTTO PRONTO PER ULTIMO ATTO DEMOLIZIONE
BARI - E' tutto pronto a Bari per l' ultimo atto della demolizione del complesso abusivo di Punta Perotti che sorge a sud del lungomare cittadino.
Un' altra giornata di sole quella di oggi, come quella del 2 aprile scorso, giorno del primo atto della demolizione, che consentira' agli operai del cantiere di lavorare con maggiore tranquillita': non c'e', al momento, neanche il vento temuto nei giorni scorsi che avrebbe potuto far cadere le polveri sulla citta'.
Gli esperti della General Smontaggi utilizzeranno 350 chili di esplosivo e 3.500 metri di miccia per mandare giu', alle 10:30 precise, i 70mila metri cubi dell' ultimo pezzo del fabbricato B di Punta Perotti ancora in piedi e due terzi del blocco A. Lo stesso quantitativo di esplosivo venne utilizzato il 2 aprile scorso, quando venne abbattuto, in tre secondi, il primo dei tre edifici che si affacciano sul lungomare.
Lunedi', alla stessa ora, verranno demoliti con 150 chili di esplosivo e 1.500 metri di miccia i restanti 23mila metri cubi del blocco A. Anche questa operazione, come la precedente, e' stata programmata in giorni prefestivi e festivi per creare meno disagio alla citta' e per aumentare - hanno detto nei giorni scorsi gli esperti - gli standard di sicurezza necessari all' abbattimento totale dei 30 piani ancora in piedi.
E come nel precedente intervento, sono stati messi in atto sistemi di controllo per evitare ogni pericolo ai cittadini che vivono nelle vicinanze: entro 200 metri, dalle 6:30 di stamani, e' in corso l' interdizione totale a qualsiasi presenza umana, mentre nella fascia tra i 200 e i 300 metri sara' consentita la permanenza al coperto. Oltre i 300 metri l' eccezionale 'spettacolo' e' dunque di dominio pubblico. E gia' da qualche ora sono state piazzate le telecamere delle numerose televisioni, anche provenienti dall' estero, giunte a Bari per filmare l' operazione-abbattimento di quella che e' stata definita dagli ambientalisti ''la grande saracinesca'' di Bari.
L' intervento di oggi proseguira' domani: sara' la volta del blocco A per il quale basteranno 150 chilogrammi di esplosivo e 1.500 metri di miccia. La minor quantita' di esplosivo, naturalmente, non ridurra' gli standard di sicurezza, che saranno ugualmente rispettati. Oggi l' ultimo modulo del fabbricato B cadra' con direzione diversa rispetto a quella del 2 aprile: il palazzo verra' abbattuto verso la ferrovia e non verso nord, come invece per il corpo A. Domani l' ultimo modulo del corpo A cadra' anch'esso verso la ferrovia, proprio come l' ultima porzione del corpo B.
La novita' - annunciata venerdi' scorso dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, e dagli esperti della General Smontaggi - consiste nel cambiamento delle modalita' di demolizione di Palazzo Quistelli (il fabbricato C): non sara' piu' abbattuto con microcariche esplosive ma utilizzando un macchinario speciale dotato di un braccio operativo che raggiunge i 52 metri di altezza. Entro maggio sara' completato l' abbattimento di quest'ultimo fabbricato che verra' letteralmente frantumato, utilizzando questo escavatore cingolato, una specie di dinosauro 'roditore', una macchina dotata di potenti 'mascelle' e 'denti ciclopici', capace di sminuzzare, partendo dall' apice, un edificio di una quindicina di piani: e' conosciuto come PMI 980 Superlong Demolition, un macchinario di cui esistono solo 4 al mondo, dei quali due in Europa.
Da lunedi', dunque, sull'area di Punta Perotti, dopo 11 anni di incertezze e altalene burocratiche e giudiziarie, rimarranno solo materiali di risulta: una montagna alta 'quattro piani', di cemento, ferro, sabbia e leganti vari. I detriti saranno lavorati sul posto diventando in sei mesi circa un granulato inerte che servira' come riempitivo necessario al ripristino dell' intera area (i materiali metallici verranno conferiti a impianti di recupero che a loro volta li daranno alle acciaierie).
La destinazione dell' area di Punta Perotti non e' stata ancora decisa: il sindaco di Bari ha affidato la questione ad un concorso di idee alla Biennale di Venezia mentre il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, vorrebbe che fosse realizzato un parco da destinare soprattutto ai bambini.
voi che ne pensate?è stato giusto abbaterlo o no??
ARPA: NESSUN RISCHIO DALLE POLVERI
Non provochera' danni alla salute l'eventuale inalazione di polveri provocate dall'abbattimento dell'ecomostro di Punta Perotti: e' quanto ha assicurato il direttore dell'Arpa, l'agenzia regionale per l'ambiente, Giorgio Assennato, sentito in proposito dall'emittente Telenorba.
Oltre a tutte le precauzioni prese, ha detto Assennato, per contenere la propogazione della nube sulla citta', e in particolare nel quartiere Japigia dove sorge il complesso in via di abbattimento, c'e' da considerare che le polveri non contengono amianto o altre sostanze nocive.
L'unica precauzione - ha avvertito Assennato - deve'essere adottata dalle persone asmatiche alle quali il direttore dell'Arpa suggerisce di non esporsi all'inalazione di queste polveri. Una centralina dell'Arpa sta monitorando in continuazione la situazione.
PUNTA PEROTTI: TUTTO PRONTO PER ULTIMO ATTO DEMOLIZIONE
BARI - E' tutto pronto a Bari per l' ultimo atto della demolizione del complesso abusivo di Punta Perotti che sorge a sud del lungomare cittadino.
Un' altra giornata di sole quella di oggi, come quella del 2 aprile scorso, giorno del primo atto della demolizione, che consentira' agli operai del cantiere di lavorare con maggiore tranquillita': non c'e', al momento, neanche il vento temuto nei giorni scorsi che avrebbe potuto far cadere le polveri sulla citta'.
Gli esperti della General Smontaggi utilizzeranno 350 chili di esplosivo e 3.500 metri di miccia per mandare giu', alle 10:30 precise, i 70mila metri cubi dell' ultimo pezzo del fabbricato B di Punta Perotti ancora in piedi e due terzi del blocco A. Lo stesso quantitativo di esplosivo venne utilizzato il 2 aprile scorso, quando venne abbattuto, in tre secondi, il primo dei tre edifici che si affacciano sul lungomare.
Lunedi', alla stessa ora, verranno demoliti con 150 chili di esplosivo e 1.500 metri di miccia i restanti 23mila metri cubi del blocco A. Anche questa operazione, come la precedente, e' stata programmata in giorni prefestivi e festivi per creare meno disagio alla citta' e per aumentare - hanno detto nei giorni scorsi gli esperti - gli standard di sicurezza necessari all' abbattimento totale dei 30 piani ancora in piedi.
E come nel precedente intervento, sono stati messi in atto sistemi di controllo per evitare ogni pericolo ai cittadini che vivono nelle vicinanze: entro 200 metri, dalle 6:30 di stamani, e' in corso l' interdizione totale a qualsiasi presenza umana, mentre nella fascia tra i 200 e i 300 metri sara' consentita la permanenza al coperto. Oltre i 300 metri l' eccezionale 'spettacolo' e' dunque di dominio pubblico. E gia' da qualche ora sono state piazzate le telecamere delle numerose televisioni, anche provenienti dall' estero, giunte a Bari per filmare l' operazione-abbattimento di quella che e' stata definita dagli ambientalisti ''la grande saracinesca'' di Bari.
L' intervento di oggi proseguira' domani: sara' la volta del blocco A per il quale basteranno 150 chilogrammi di esplosivo e 1.500 metri di miccia. La minor quantita' di esplosivo, naturalmente, non ridurra' gli standard di sicurezza, che saranno ugualmente rispettati. Oggi l' ultimo modulo del fabbricato B cadra' con direzione diversa rispetto a quella del 2 aprile: il palazzo verra' abbattuto verso la ferrovia e non verso nord, come invece per il corpo A. Domani l' ultimo modulo del corpo A cadra' anch'esso verso la ferrovia, proprio come l' ultima porzione del corpo B.
La novita' - annunciata venerdi' scorso dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, e dagli esperti della General Smontaggi - consiste nel cambiamento delle modalita' di demolizione di Palazzo Quistelli (il fabbricato C): non sara' piu' abbattuto con microcariche esplosive ma utilizzando un macchinario speciale dotato di un braccio operativo che raggiunge i 52 metri di altezza. Entro maggio sara' completato l' abbattimento di quest'ultimo fabbricato che verra' letteralmente frantumato, utilizzando questo escavatore cingolato, una specie di dinosauro 'roditore', una macchina dotata di potenti 'mascelle' e 'denti ciclopici', capace di sminuzzare, partendo dall' apice, un edificio di una quindicina di piani: e' conosciuto come PMI 980 Superlong Demolition, un macchinario di cui esistono solo 4 al mondo, dei quali due in Europa.
Da lunedi', dunque, sull'area di Punta Perotti, dopo 11 anni di incertezze e altalene burocratiche e giudiziarie, rimarranno solo materiali di risulta: una montagna alta 'quattro piani', di cemento, ferro, sabbia e leganti vari. I detriti saranno lavorati sul posto diventando in sei mesi circa un granulato inerte che servira' come riempitivo necessario al ripristino dell' intera area (i materiali metallici verranno conferiti a impianti di recupero che a loro volta li daranno alle acciaierie).
La destinazione dell' area di Punta Perotti non e' stata ancora decisa: il sindaco di Bari ha affidato la questione ad un concorso di idee alla Biennale di Venezia mentre il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, vorrebbe che fosse realizzato un parco da destinare soprattutto ai bambini.
voi che ne pensate?è stato giusto abbaterlo o no??
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