annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Gli Amici del Norlevo......

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • #21
    capitato,capitato NO....... ma ho avuto..... molti amici.......da Supportare in questi casi..........

    forse anni fa.......mi capito' ma il rimedio del giorno dopoo non c'era.........

    Commenta


    • #22
      Messaggio originariamente postato da Reptile
      ma avete idea almeno di quanto male faccia alla vostra lei ?
      Credo poco e niente...
      - Q.d.B. - Quelli del Biscione - Socio n° 34 - Visita il sito ufficiale.
      Alfa 156 - Cuore Sportivo

      Commenta


      • #23
        Messaggio originariamente postato da Reptile

        ma avete idea almeno di quanto male faccia alla vostra lei ?

        Già... un male fisico e psicologico...
        dinosauro

        Commenta


        • #24
          Messaggio originariamente postato da the_bullet
          Già... un male fisico e psicologico...
          Guarda... sul psicologico OK... ma sul fisico... io non ci vedo grandi effetti collaterali.... ci vorrebbe un medico...
          - Q.d.B. - Quelli del Biscione - Socio n° 34 - Visita il sito ufficiale.
          Alfa 156 - Cuore Sportivo

          Commenta


          • #25
            Messaggio originariamente postato da GzOnE 156
            ... io non ci vedo grandi effetti collaterali.... ci vorrebbe un medico...
            La Norlevo che cos'è ?

            La “pillola del giorno dopo” è un ritrovato chimico di tipo ormonale, caratterizzato dal principio attivo Levonorgestrel (un progestinico) da cui il nome commerciale di “Norlevo”,

            È venduto in farmacia, su ricetta medica, in blister da due compresse di 750 mg ciascuna da assumere entro 72 ore da un rapporto sessuale cosiddetto non protetto.

            La prima compressa va assunta al più presto e la seconda dopo 12-24 ore.

            La vendita nelle farmacie è stata autorizzata dal Ministro della Salute Veronesi con il decreto 510 del 26/09/2000 in attuazione di una procedura comunitaria definita di “mutuo riconoscimento” in quanto il prodotto era già in commercio in Francia. Sul piano economico il costo è modesto.

            COME FUNZIONA

            Il Levonorgestrel è una sostanza che appartiene al gruppo di farmaci chiamati progestinici perché hanno la stessa funzione del progesterone che è l’ormone protettivo della gravidanza. Infatti il progesterone, prodotto fisiologicamente dopo l’ovulazione, ha la capacità di bloccare cioè di impedire che si abbiano altre ovulazioni.

            Il Norlevo può bloccare l’ovulazione se questa non è ancora avvenuta ed impedire quindi la fecondazione da parte degli spermatozoi presenti. Ma, nell’80% dei casi, agisce quando la fecondazione è già avvenuta, cioè è presente l’embrione e, provocando delle alterazioni a carico dell’endometrio, impedisce l’annidamento dell’embrione nell’utero materno. Le alterazioni provocate sono biochimiche e morfologiche: le prime sono a carico delle integrine, proteine presenti nella parete dell’utero e che condizionano l’impianto, le seconde evidenziano una cospicua riduzione dello spessore dell’endometrio che, ai fini di un buon impianto dell’embrione, dovrebbe essere tra i 5 e i 13 millimetri.

            PRESENTAZIONE

            Purtroppo anche per il Norlevo, come per gli altri analoghi farmaci, la presentazione fatta dalla stessa scheda tecnica è molto ambigua perché, stando alla indicazione del foglietto illustrativo si dice testualmente che “è un contraccettivo orale di emergenza che ha lo scopo di prevenire la gravidanza bloccando l’ovulazione o impedendo l’impianto. Il metodo non è più efficace una volta iniziato l’impianto”.

            Da quanto scritto è palese l’ambiguità del concetto stesso di contraccezione che, stante l’etimologia della parola stessa (antifecondante), dovrebbe essere usato solamente per indicare il mezzo finalizzato alla PREVENZIONE del concepimento. Qui invece vale anche per indicare l’impedimento dell’impianto dell’ovulo già fecondato.

            I l foglietto illustrativo riporta inoltre “… in caso di insuccesso di questo metodo contraccettivo, con prosecuzione della gravidanza….” Esiste quindi, all’analisi attenta delle parole, una contraddizione palese tra la presunta azione anticoncezionale di “prevenire la gravidanza” e la “ prosecuzione della gravidanza”.

            Infatti come può proseguire una gravidanza se non è iniziata oppure se la gravidanza non è in atto (“prevenire la gravidanza”) come può “in caso di insuccesso” proseguire?

            COSA PROVOCA

            L’uso del Norlevo è limitato a sole due compresse da prendere a distanza di 12 ore una dall’altra quando si presume che l’ovulazione non sia ancora avvenuta ma stia per arrivare e non la si voglia far accadere in quel momento per evitare che il rapporto copulatorio compiuto in quel momento possa dar luogo ad un concepimento.

            È necessario che il Norlevo, per essere efficace come anticoncezionale e come antiovulatorio sia preso al più presto se si vuole che il progestinico blocchi anche la penetranza o migrazione degli spermatozoi, perché questi sono rintracciabili nella tuba già pochi minuti dopo l’ovulazione.

            L’assunzione della pillola è indicata preferibilmente entro le 12 ore dal coito ma potrebbe essere già tardi se l’ovulazione si fosse verificata nello stesso momento del rapporto copulatore.

            Il nocciolo del problema per l’uso efficace come anticoncezionale di questo metodo è quello di sapere individuare il tempo dell’ovulazione. Cosa difficilissima e quasi impossibile per chi non usa abitualmente i metodi di accertamento del periodo fertile della donna. L’uso del Norlevo è indicato però anche in questi casi di non accertabilità del periodo ovulatorio perché sapendo che la compressa contiene un dosaggio molto alto di progestinico (finora in Italia il Levonorgestrel veniva usato con un dosaggio di solo 30 mcg mentre nel Norlevo ogni compressa ne contiene 750 mcg), indipendentemente dal blocco dell’ovulazione, il Norlevo provoca un’alterazione della mucosa dell’utero tale da ostacolare e impedire l’impianto dell’ovulo fecondato e quindi dell’embrione.

            Ovviamente in questo caso non si tratta più di un’ azione contraccettiva ma chiaramente abortiva. Se in una parte dei casi (20%) il Norlevo sospende l’ovulazione dall’altra parte attacca direttamente il neo-concepito, togliendogli la possibilità di nutrirsi e di trovare un ambiente ospitale e favorevole al suo sviluppo.

            Come è possibile escludere o negare l’effetto potenzialmente abortivo della pillola del giorno dopo quando si riconosce che essa è destinata essenzialmente a distruggere l’embrione nel grembo della donna?

            La sostanza può realizzare:

            - un aborto precoce di natura chimico-farmacologica;

            - un aborto facile e comodo quanto al metodo, e all’esecuzione;

            - un aborto mascherato perché coperto dalla logica della contraccezione;

            - un aborto nascosto perché non si saprà mai con certezza se è avvenuto o no.

            A tutt’oggi si sa per certo che il Norlevo, se viene usato ad impianto già avvenuto, non disturba il proseguimento dello stato gravidico.

            DEFINIZIONE DELLA GRAVIDANZA

            Ma come può dirsi “contraccettivo” il Norlevo se distrugge un ovulo già fecondato e quindi un embrione? Questa pillola è stata introdotta come contraccettivo modificando il concetto e la definizione di gravidanza, infatti viene sostenuta la tesi per cui la gravidanza è il periodo che intercorre tra l’impianto della blastocisti nell’utero (di fatto diversi giorni dopo la fecondazione) e il parto, e non sarebbero quindi abortive le metodiche che provocano la morte dell’embrione prima dell’impianto. La definizione scientifica e ufficiale di gravidanza tuttora valida è invece che la gravidanza è “lo stato fisiologico della donna incinta che inizia con la fecondazione e termina con il parto”.

            Lo slittamento dell’inizio della gravidanza al momento dell’annidamento, oltre che essere smentito dai dizionari italiani, spagnoli, inglesi,…, non trova conferma neanche nei testi di ginecologia e ostetricia (addirittura la gravidanza inizierebbe il primo giorno delle ultime mestruazioni!). È evidente che in questo modo si vuole sganciare l’uso della “pillola del giorno dopo” dalla disciplina della legge 194\78.

            La Non consapevolezza

            Una regola di trasparenza che sembrava definitivamente acquisita è quella del consenso informato. Nessuno può essere sottoposto ad un trattamento medico senza essere messo in condizione di sapere di che cosa si tratta e quali siano i probabili effetti. Così egli può decidere liberamente. Con l’introduzione del Norlevo si assiste ad un massiccio tentativo di proporlo come qualcosa di diverso da quello che veramente è: esso produce un aborto, ma lo si nega categoricamente. Sul foglietto illustrativo è riportato “non può interrompere una gravidanza già in atto”. Ma sappiamo che si riferisce al vocabolo “gravidanza” alterato su misura per questo prodotto. In tal modo la donna viene ingannata. Anche se in coscienza fosse fermamente contraria all’aborto, può convincersi che non sta uccidendo suo figlio. Si replica che non si deve turbarla suscitando in lei degli scrupoli: ci pare un modo davvero criticabile di considerare la donna: lei è ritenuta incapace di decidere di fronte alla verità e priva della libertà di assumere decisioni coraggiose.

            DANNI FISICI

            L’uso del Norlevo può provocare nella donna turbe ormonali, problemi alla circolazione, accentuazione di forme trombotiche a livello venoso , disturbi epatici. Oltre agli effetti collaterali, nel caso in cui il Norlevo agisca come anticoncezionale, viene alterato il delicato equilibrio che regola il processo ovulatorio con risultati che potrebbero essere rovinosi in eventuali successive gravidanze.

            Per l’eventuale embrione concepito il risultato è la morte, mentre non si riescono ancora a quantificare i danni a carico dell’utero sottoposto ad una stimolazione ormonale 25 volte maggiore rispetto alle pillole anticoncezionali “ classiche”, le quali provocano già un invecchiamento della mucosa uterina.

            Commenta


            • #26
              - Q.d.B. - Quelli del Biscione - Socio n° 34 - Visita il sito ufficiale.
              Alfa 156 - Cuore Sportivo

              Commenta


              • #27

                Commenta


                • #28
                  capito anche gli altri perchè non gl'e l'ho fatta usare.. per ben 3 volte...

                  Commenta


                  • #29
                    a questo punto posso dire che hai fatto BENE!!

                    Commenta

                    Sto operando...
                    X