Se il vostro CD che avete inserito nel lettore del computer ha queste etichette allora siete vulnerabili


Il sistema anticopia degli ultimi cd della SONY, infatti, non ha un programma di disinstallazione, e si occulta usando una tecnica estremamente rozza: altera Windows in modo che non veda qualsiasi file il cui nome inizi con "$sys$". Sony ha usato questo metodo per impedire agli utenti di accorgersi della presenza del sistema anticopia.
C'è un problema: il metodo, ovviamente, comporta che qualsiasi virus o altro software ostile che si imbatte in un Windows alterato da Sony in questo modo si ritrova con un nascondiglio perfetto: basta che usi un nome che inizia con "$sys$", e diventerà invisibile sia a Windows, sia agli antivirus.
Fra le altre chicche scoperte da Russinovich c'è anche il fatto che il sistema anticopia è sempre attivo come processo nascosto e utilizza il processore, rallentandolo, anche quando non si sta suonando il disco protetto. Basta insomma installare l'anticopia Sony per errore una sola volta per trovarsi con un computer permanentemente rallentato.
La cosa è seria:
L'11 novembre arrivano altri virus che sfruttano la falla Sony, e le cause contro Sony salgono a sei. Lo stesso giorno, entra in scena il peso massimo: si scomoda addirittura il Department of Homeland Security (il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale statunitense, quello che si occupa di antiterrorismo). Parlando dei sistemi anticopia ma senza fare il nome di Sony, un suo funzionario ammonisce, di fronte al presidente della RIAA (associazione dei discografici USA), che
"è molto importante ricordare che la proprietà intellettuale è vostra: ma il computer no, e nella ricerca della tutela della proprietà intellettuale, è importante non disabilitare o minare le misure di sicurezza che la gente oggigiorno ha bisogno di usare... se si verifica un'epidemia di influenza aviaria... dipenderemo moltissimo sulla capacità di fornire accesso a distanza per moltissime persone, e mantenere funzionante l'infrastruttura sarà questione di vita o di morte".
In altre parole: Sony, hai passato il segno. La legge non ti conferisce il diritto di danneggiare i computer altrui, neppure se lo fai per difendere il tuo diritto d'autore. E se il tuo sistema anticopia rende vulnerabili i computer proprio quando ne abbiamo più bisogno, sei responsabile anche tu delle gravissime conseguenze.
Informazioni tratte da
http://www.wintricks.it/news1/article.php?ID=4306
http://attivissimo.blogspot.com/2005...o-windows.html
http://www.f-secure.com/v-descs/xcp_drm.shtml


Il sistema anticopia degli ultimi cd della SONY, infatti, non ha un programma di disinstallazione, e si occulta usando una tecnica estremamente rozza: altera Windows in modo che non veda qualsiasi file il cui nome inizi con "$sys$". Sony ha usato questo metodo per impedire agli utenti di accorgersi della presenza del sistema anticopia.
C'è un problema: il metodo, ovviamente, comporta che qualsiasi virus o altro software ostile che si imbatte in un Windows alterato da Sony in questo modo si ritrova con un nascondiglio perfetto: basta che usi un nome che inizia con "$sys$", e diventerà invisibile sia a Windows, sia agli antivirus.
Fra le altre chicche scoperte da Russinovich c'è anche il fatto che il sistema anticopia è sempre attivo come processo nascosto e utilizza il processore, rallentandolo, anche quando non si sta suonando il disco protetto. Basta insomma installare l'anticopia Sony per errore una sola volta per trovarsi con un computer permanentemente rallentato.
La cosa è seria:
L'11 novembre arrivano altri virus che sfruttano la falla Sony, e le cause contro Sony salgono a sei. Lo stesso giorno, entra in scena il peso massimo: si scomoda addirittura il Department of Homeland Security (il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale statunitense, quello che si occupa di antiterrorismo). Parlando dei sistemi anticopia ma senza fare il nome di Sony, un suo funzionario ammonisce, di fronte al presidente della RIAA (associazione dei discografici USA), che
"è molto importante ricordare che la proprietà intellettuale è vostra: ma il computer no, e nella ricerca della tutela della proprietà intellettuale, è importante non disabilitare o minare le misure di sicurezza che la gente oggigiorno ha bisogno di usare... se si verifica un'epidemia di influenza aviaria... dipenderemo moltissimo sulla capacità di fornire accesso a distanza per moltissime persone, e mantenere funzionante l'infrastruttura sarà questione di vita o di morte".
In altre parole: Sony, hai passato il segno. La legge non ti conferisce il diritto di danneggiare i computer altrui, neppure se lo fai per difendere il tuo diritto d'autore. E se il tuo sistema anticopia rende vulnerabili i computer proprio quando ne abbiamo più bisogno, sei responsabile anche tu delle gravissime conseguenze.
Informazioni tratte da
http://www.wintricks.it/news1/article.php?ID=4306
http://attivissimo.blogspot.com/2005...o-windows.html
http://www.f-secure.com/v-descs/xcp_drm.shtml
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