Per il momento, non pensiamo al gpl, ma alla carburazione a benzina in relazione alla temperatura e allo "switch" Estate - Inverno della presa d'aria.
Abbiamo la presa d'aria fredda (estiva) nei pressi della mascherina, mentre quella invernale, normalmente è sui collettori di scarico.
Il perché di queste due prese d'aria è che la miscela aria / combustibile è influenzata dalla densità della prima, più alta quando è fredda. Dunque, immaginando una carburazione ipotetica ottimale a 20°, a 0° sarà più magra, a 40° più grassa.
Però, sinceramente questa scelta della posizione estiva o invernale della presa d'aria mi lascia perplesso. Innanzitutto, estate e inverno per quale latitudine e altitudine? Anche in una città come Roma, potremmo avere fredde mattine estive a 20° e pomeriggi invernali tiepidi a 20°.
Il tutto senza contare il fattore pressione dell'aria... che la rende più o meno densa a prescindere dalla temperatura...
Insomma, vista tutta questa approssimazione, e scrivendo in un forum di persone che non si spaventano se devono girare di un quarto di giro la vite per arricchire o smagrire leggermente la miscela, ho pensato di fare qualche modifica, in base a ciò:
- l'aria fredda è sempre consigliabile per il motore, va bene d'estate e va bene ancor di più quando fa più freddo, perché a parità di volume ha più comburente; e se vogliamo possiamo ricorrere a quel famoso "quarto di giro", eventualmente.
- se si vive in una zona in cui il cosiddetto freddo è al massimo intorno ai 0°, ho l'impressione che l'aria aspirata ad un centimetro dal collettore rovente sia ben più calda di quella a 37° dell'ora di punta di un torrido pomeriggio di luglio.
Quindi, propongo di lasciare sempre su E(state) la posizione dello switch, del coperchio o altro che sul filtro dell'aria delle nostre nuovissime auto ha questa funzione.
Nel mio caso, ho la presa d'aria fredda anteriormente ad una scatola filtro discoidale posta sul carburatore. La presa d'aria calda parte da dietro il disco dell'airbox e termina, dopo una curva verso il basso, sui collettori che citavo prima. Ma, intanto, una parte di questo tubo è fuso con la scatola, mentre un'altra è unita con una fascetta (e fissata al motore con dadi) e quindi si può togliere:
quindi si può operare un'ulteriore regolazione, cioè se tengo l'aspirazione su I(nverno) posso comunque evitare di arrivare sui collettori ed aspirare aria più stiepidita ad una ventina di centimentri sopra la testata. Ecco, io non penso che questa oppurtunità sia una coincidenza, ma che sia stata prevista per inverni miti come buona parte di quelli del sud Europa. In altre parole, secondo me fino a 0°, il più conservativo degli automobilisti, potrebbe attivare la presa d'aria calda, ma lasciare in garage la parte di tubo che arriva sui collettori.
Nel mio caso, se andassi a benzina, invece, oltre a quel tubo in garage che sarebbe inutile comunque, lascerei sempre attivata la presa d'aria anteriore, dietro la griglia.
Sempre nel mio caso, però, nel sistema c'è il gpl, che, mi dicono, non soffre l'aria fredda, ma le turbolenze, che potrebbero essere causate dall'aspirazione anteriore, che potrebbe essere una presa "dinamica"...
Sinceramente, non ho idea. Una presa d'aria dinamica dovrebbe essere rivolta verso il senso di marcia. Quella che ho io è anteriore, è dietro la mascherina, ok, ma piega verso il basso.
Veniamo alle modifiche fatte dall'installatore. Ha tappato la presa anteriore E(stiva) con silicone e latta, fissandola con "clip" che hanno forato l'airbox. Quanto zelo! Ma... poi ha fatto 3 fori col trapano sul lato inferiore della scatola (fuori al diametro del filtro circolare, vivaddio!).
Resomi conto di questo, per primo ho pazientemente levato la toppa. Qualcuno di voi potrà protestare, ma si ricordi che se il coperchio è su I(inverno), quella presa è chiusa di default, non c'era bisogno di massacrare l'airbox di un'auto d'epoca. Poi ho staccato e riposto in garage la prolunga della presa d'aria calda (quella che fiuta i collettori). Ho provato la macchina a gpl e non ho riscontrato problemi, poi l'ho provata a benzina e... qui ho sentito che qualcosa di buono avevo fatto!
Adesso voglio tappare quei 3 buchi sul pavimento della scatola filtro, a mio avviso inutili. Così avrei l'aria che entra dal centro del vano motore, 25 cm sopra la testata... non sarà tanto fresca, ma neppure bollente da collettore e non avrei modificato nulla della macchina (se non fosse per i fori tappati) oltre a levare una prolunga.
Poi?
Ho letto che il gpl potrebbe andare male con una presa d'aria sul davanti, ma per provare mi basterebbe passare da I ad E ed, eventualmente, ripassare ad I (presa posteriore). Altra idea, potrei riprendere dal garage la prolunga, rimontarla, ma ruotata di 90°, cosicché finisca in una zona fresca ad un lato del vano motore, non sui collettori. Certo, non sarà mai fresca come quella anteriore, ma se il gpl avesse problemi in tal configurazione, sarebbe il miglior compromesso tra "frescura" e assenza di turbolenza.
Cosa mi consigliate? Esperienze? Possibile che nessuno abbia pensato a questi aspetti?
Secondo voi è sbagliato lasciate sempre la presa estiva attivata?
L'idea della presa posteriore (calda) però mozzata può renderla più fresca? E ancora, sarà ancor più fresca con la prolunga orientata di lato?
Dulcis in fundo, la carburazione. Anche se dubito che in un mondo di alte e basse pressioni, di gite in montagna e al mare, di umidità incostanti ecc. dove nessuno cambia l'airbox da E ad I ad E e ricarbura in modo ossessivo-compulsivo, facciamo i precisi e parliamo di carburazione.
Il carburatore è stato revisionato e carburato a benzina sui 18-20° atmosferici con alta pressione (bel tempo invernale), presa E(stiva) sigillata a mo' di tomba come sopra, presa I(invernale) aperta sui collettori e tre fori da 1 cm sotto l'airbox fatti con trapano dall'installatore del gpl. Il tutto da fermi (altra variabile) e a cofano aperto (altra variabile)... Questa carburazione, secondo me potrebbe essere valida anche per l'inverno e aria fredda della presa anteriore aperta, perché i tre buchi dell'installatore e il cofano aperto, di fatto ad auto ferma hanno ricreato una conditio simile a quella della presa estiva aperta (se non fosse che era aperta ANCHE quella calda).
A gpl potrei aver bisogno di ulteriori regolazioni, intanto perché l'impianto è stato fatto in presenza di carburatore ANTE-revisione.
Mi piacerebbe operare da solo.
Non vorrei sbagliare, ma da quello che leggo, pare più facile tarare il gpl che la benzina.
Devo aprire la vite di passaggio e tenere accelerato a 3500 g/m, poi chiuderla pian piano finché non sento che i giri diminuiscono. A quel punto riapro di 1/4 di giro. Si fa veramente un lavoro decente così?
Se qualche passaggio concettuale non è chiaro, chiedetemi, se non è chiaro di quali tubi e scatole parlo, vi farò una foto.
Saluti elaborosi.
Abbiamo la presa d'aria fredda (estiva) nei pressi della mascherina, mentre quella invernale, normalmente è sui collettori di scarico.
Il perché di queste due prese d'aria è che la miscela aria / combustibile è influenzata dalla densità della prima, più alta quando è fredda. Dunque, immaginando una carburazione ipotetica ottimale a 20°, a 0° sarà più magra, a 40° più grassa.
Però, sinceramente questa scelta della posizione estiva o invernale della presa d'aria mi lascia perplesso. Innanzitutto, estate e inverno per quale latitudine e altitudine? Anche in una città come Roma, potremmo avere fredde mattine estive a 20° e pomeriggi invernali tiepidi a 20°.
Il tutto senza contare il fattore pressione dell'aria... che la rende più o meno densa a prescindere dalla temperatura...
Insomma, vista tutta questa approssimazione, e scrivendo in un forum di persone che non si spaventano se devono girare di un quarto di giro la vite per arricchire o smagrire leggermente la miscela, ho pensato di fare qualche modifica, in base a ciò:
- l'aria fredda è sempre consigliabile per il motore, va bene d'estate e va bene ancor di più quando fa più freddo, perché a parità di volume ha più comburente; e se vogliamo possiamo ricorrere a quel famoso "quarto di giro", eventualmente.
- se si vive in una zona in cui il cosiddetto freddo è al massimo intorno ai 0°, ho l'impressione che l'aria aspirata ad un centimetro dal collettore rovente sia ben più calda di quella a 37° dell'ora di punta di un torrido pomeriggio di luglio.
Quindi, propongo di lasciare sempre su E(state) la posizione dello switch, del coperchio o altro che sul filtro dell'aria delle nostre nuovissime auto ha questa funzione.
Nel mio caso, ho la presa d'aria fredda anteriormente ad una scatola filtro discoidale posta sul carburatore. La presa d'aria calda parte da dietro il disco dell'airbox e termina, dopo una curva verso il basso, sui collettori che citavo prima. Ma, intanto, una parte di questo tubo è fuso con la scatola, mentre un'altra è unita con una fascetta (e fissata al motore con dadi) e quindi si può togliere:
quindi si può operare un'ulteriore regolazione, cioè se tengo l'aspirazione su I(nverno) posso comunque evitare di arrivare sui collettori ed aspirare aria più stiepidita ad una ventina di centimentri sopra la testata. Ecco, io non penso che questa oppurtunità sia una coincidenza, ma che sia stata prevista per inverni miti come buona parte di quelli del sud Europa. In altre parole, secondo me fino a 0°, il più conservativo degli automobilisti, potrebbe attivare la presa d'aria calda, ma lasciare in garage la parte di tubo che arriva sui collettori.
Nel mio caso, se andassi a benzina, invece, oltre a quel tubo in garage che sarebbe inutile comunque, lascerei sempre attivata la presa d'aria anteriore, dietro la griglia.
Sempre nel mio caso, però, nel sistema c'è il gpl, che, mi dicono, non soffre l'aria fredda, ma le turbolenze, che potrebbero essere causate dall'aspirazione anteriore, che potrebbe essere una presa "dinamica"...
Sinceramente, non ho idea. Una presa d'aria dinamica dovrebbe essere rivolta verso il senso di marcia. Quella che ho io è anteriore, è dietro la mascherina, ok, ma piega verso il basso.
Veniamo alle modifiche fatte dall'installatore. Ha tappato la presa anteriore E(stiva) con silicone e latta, fissandola con "clip" che hanno forato l'airbox. Quanto zelo! Ma... poi ha fatto 3 fori col trapano sul lato inferiore della scatola (fuori al diametro del filtro circolare, vivaddio!).
Resomi conto di questo, per primo ho pazientemente levato la toppa. Qualcuno di voi potrà protestare, ma si ricordi che se il coperchio è su I(inverno), quella presa è chiusa di default, non c'era bisogno di massacrare l'airbox di un'auto d'epoca. Poi ho staccato e riposto in garage la prolunga della presa d'aria calda (quella che fiuta i collettori). Ho provato la macchina a gpl e non ho riscontrato problemi, poi l'ho provata a benzina e... qui ho sentito che qualcosa di buono avevo fatto!
Adesso voglio tappare quei 3 buchi sul pavimento della scatola filtro, a mio avviso inutili. Così avrei l'aria che entra dal centro del vano motore, 25 cm sopra la testata... non sarà tanto fresca, ma neppure bollente da collettore e non avrei modificato nulla della macchina (se non fosse per i fori tappati) oltre a levare una prolunga.
Poi?
Ho letto che il gpl potrebbe andare male con una presa d'aria sul davanti, ma per provare mi basterebbe passare da I ad E ed, eventualmente, ripassare ad I (presa posteriore). Altra idea, potrei riprendere dal garage la prolunga, rimontarla, ma ruotata di 90°, cosicché finisca in una zona fresca ad un lato del vano motore, non sui collettori. Certo, non sarà mai fresca come quella anteriore, ma se il gpl avesse problemi in tal configurazione, sarebbe il miglior compromesso tra "frescura" e assenza di turbolenza.
Cosa mi consigliate? Esperienze? Possibile che nessuno abbia pensato a questi aspetti?
Secondo voi è sbagliato lasciate sempre la presa estiva attivata?
L'idea della presa posteriore (calda) però mozzata può renderla più fresca? E ancora, sarà ancor più fresca con la prolunga orientata di lato?
Dulcis in fundo, la carburazione. Anche se dubito che in un mondo di alte e basse pressioni, di gite in montagna e al mare, di umidità incostanti ecc. dove nessuno cambia l'airbox da E ad I ad E e ricarbura in modo ossessivo-compulsivo, facciamo i precisi e parliamo di carburazione.
Il carburatore è stato revisionato e carburato a benzina sui 18-20° atmosferici con alta pressione (bel tempo invernale), presa E(stiva) sigillata a mo' di tomba come sopra, presa I(invernale) aperta sui collettori e tre fori da 1 cm sotto l'airbox fatti con trapano dall'installatore del gpl. Il tutto da fermi (altra variabile) e a cofano aperto (altra variabile)... Questa carburazione, secondo me potrebbe essere valida anche per l'inverno e aria fredda della presa anteriore aperta, perché i tre buchi dell'installatore e il cofano aperto, di fatto ad auto ferma hanno ricreato una conditio simile a quella della presa estiva aperta (se non fosse che era aperta ANCHE quella calda).
A gpl potrei aver bisogno di ulteriori regolazioni, intanto perché l'impianto è stato fatto in presenza di carburatore ANTE-revisione.
Mi piacerebbe operare da solo.
Non vorrei sbagliare, ma da quello che leggo, pare più facile tarare il gpl che la benzina.
Devo aprire la vite di passaggio e tenere accelerato a 3500 g/m, poi chiuderla pian piano finché non sento che i giri diminuiscono. A quel punto riapro di 1/4 di giro. Si fa veramente un lavoro decente così?
Se qualche passaggio concettuale non è chiaro, chiedetemi, se non è chiaro di quali tubi e scatole parlo, vi farò una foto.
Saluti elaborosi.
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