In maniera molto molto molto "grossolana".... Ad ogni ciclo del motore, devi dare carburante in proporzione a quanta aria aspira...più il motore gira, più aria ingurgita...più aria uguale più carburante da iniettare.
A parità di quantità, il gpl allo stato gassoso occupa più volume della benzina, che è allo stato liquido. Oltretutto il gpl viene immesso ad una pressione di circa un bar, poco più o poco meno, contro i 3 bar minimi con cui solitamente lavora l'iniezione benzina.... Di conseguenza, per mettere dentro x gpl impieghi più tempo rispetto alla stessa quantità di benzina...il che significa tenere aperte le elettrovalvole (o iniettori gpl che dir si voglia) per un arco di tempo superiore.
Finchè lavoriamo con un motore che aspira "poca" aria, a regimi di giri relativamente bassi, hai il tempo materiale per tenere aperte le elettrovalvole...quando sei ad alti regimi questo tempo non lo hai più perché ogni ciclo dura troppo poco.
La cosa si ovvia in maniera "semplice": iniettori più grandi e capienti, o meglio ancora pressione di iniezione maggiore. Il contro è che in quel modo, diventa difficile settare correttamente la gestione a bassi regimi, con difficoltà di progressione e gestione del minimo...oltre che emissioni elevate e mal controllate che non sono ammesse per legge, e che rendono la guida difficile e poco piacevole.
Su un auto da gara, alcuni di questi problemi sono relativi, sbatte del minimo se invece di 850 è a 1500 giri, o se l'auto non è fluida sotto ai 3000-3500... Su strada, è vitale....anche i costi dei componenti e la manutenzione richiesta sono ben diversi tra un impianto standard che lavora bene ad un bar fino a 5000 giri, ed uno che deve funzionare al doppio di pressione fino a 7500.
Utilizzando una iniezione liquida, si risolvono quasi del tutto questo problemi....ma impianto e messa a punto hanno un costo ed una difficoltà ben maggiore ...
A parità di quantità, il gpl allo stato gassoso occupa più volume della benzina, che è allo stato liquido. Oltretutto il gpl viene immesso ad una pressione di circa un bar, poco più o poco meno, contro i 3 bar minimi con cui solitamente lavora l'iniezione benzina.... Di conseguenza, per mettere dentro x gpl impieghi più tempo rispetto alla stessa quantità di benzina...il che significa tenere aperte le elettrovalvole (o iniettori gpl che dir si voglia) per un arco di tempo superiore.
Finchè lavoriamo con un motore che aspira "poca" aria, a regimi di giri relativamente bassi, hai il tempo materiale per tenere aperte le elettrovalvole...quando sei ad alti regimi questo tempo non lo hai più perché ogni ciclo dura troppo poco.
La cosa si ovvia in maniera "semplice": iniettori più grandi e capienti, o meglio ancora pressione di iniezione maggiore. Il contro è che in quel modo, diventa difficile settare correttamente la gestione a bassi regimi, con difficoltà di progressione e gestione del minimo...oltre che emissioni elevate e mal controllate che non sono ammesse per legge, e che rendono la guida difficile e poco piacevole.
Su un auto da gara, alcuni di questi problemi sono relativi, sbatte del minimo se invece di 850 è a 1500 giri, o se l'auto non è fluida sotto ai 3000-3500... Su strada, è vitale....anche i costi dei componenti e la manutenzione richiesta sono ben diversi tra un impianto standard che lavora bene ad un bar fino a 5000 giri, ed uno che deve funzionare al doppio di pressione fino a 7500.
Utilizzando una iniezione liquida, si risolvono quasi del tutto questo problemi....ma impianto e messa a punto hanno un costo ed una difficoltà ben maggiore ...
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