Re: WikiNociva
Hai fatto una domanda che richiede cinque anni di facoltà di ingegneria per avere una -mezza- risposta.
Premesso che, almeno io, non ho una laurea in ingengneria e quindi NON LO SO' e non sono capace di spiegarti un concetto del genere, posso comunque dirti che non è che puoi applicare una formula e via per avere un risultato preciso e reale.
Al limite con dei calcoli (che non sono due moltiplicazioni ed una divisione) puoi teorizzare un valore ad una determinata condizione...
Devi però considerare che la pressione/depressione all'interno di un collettore, dipende da un quantitativo enorme di fattori...dalla dimensione del collettore stesso (diametro, lunghezza, conicità, curvatura), passando per la temperatura della miscela che lo percorre, a seconda del numero di giri del propulsore, delle perdite di carico date dal collettore stesso, dalla posizione della farfalla di aspirazione, ed anche dalle misure caratteristiche del motore stesso (frazionamento, alesaggio, corsa, numero posizione e conformazione delle valvole, diagramma di distribuzione...)
Poi influiscono ovviamente la resistenza aerodinamica della valvola stessa, l'angolazione con cui il flusso di miscela colpisce la valvola, la forma del fungo, eventuale presenza di gas di reflusso dato da turbolenze nel cilindro, onde di contropressione che si generano allo scarico, il tipo di moto che ha il fluido in quel momento (laminare o turbolento)...
Capisci da solo a questo punto che non è che puoi buttare là una formuletta ed avere una risposta. Ecco anche perchè la realizzazione di condotti (aspirazione e scarico indistintamente) richiede in realtà una sperimentazione, non solo un calcolo.
Ad oggi, durante lo sviluppo di un propulsore, questi calcoli si fanno con l'ausilio di modelli grafici 3d ed appositi software di simulazione...i quali lavorano in funzione di complessi modelli matematici, abbinati anche a rilevazioni "empiriche"... il tutto tanto più complicato quanto più è "cazzuto" il motore in questione.
Morale: se io sapessi spiegarti a parole quello che vuoi sapere così su due piedi, e tu fossi in grado di capirmi ed applicarlo, saremmo due fottutissimi geni nonchè presumibilmente i migliori progettisti/motoristi mai esistiti sulla terra. Roba da entrare in una sala sviluppo di un propulsore F1 e dare degli imbecilli a tutti i presenti, consigliando loro di darsi alla manovalanza agricola.
Originariamente inviato da gabry_7
Visualizza il messaggio
Premesso che, almeno io, non ho una laurea in ingengneria e quindi NON LO SO' e non sono capace di spiegarti un concetto del genere, posso comunque dirti che non è che puoi applicare una formula e via per avere un risultato preciso e reale.
Al limite con dei calcoli (che non sono due moltiplicazioni ed una divisione) puoi teorizzare un valore ad una determinata condizione...
Devi però considerare che la pressione/depressione all'interno di un collettore, dipende da un quantitativo enorme di fattori...dalla dimensione del collettore stesso (diametro, lunghezza, conicità, curvatura), passando per la temperatura della miscela che lo percorre, a seconda del numero di giri del propulsore, delle perdite di carico date dal collettore stesso, dalla posizione della farfalla di aspirazione, ed anche dalle misure caratteristiche del motore stesso (frazionamento, alesaggio, corsa, numero posizione e conformazione delle valvole, diagramma di distribuzione...)
Poi influiscono ovviamente la resistenza aerodinamica della valvola stessa, l'angolazione con cui il flusso di miscela colpisce la valvola, la forma del fungo, eventuale presenza di gas di reflusso dato da turbolenze nel cilindro, onde di contropressione che si generano allo scarico, il tipo di moto che ha il fluido in quel momento (laminare o turbolento)...
Capisci da solo a questo punto che non è che puoi buttare là una formuletta ed avere una risposta. Ecco anche perchè la realizzazione di condotti (aspirazione e scarico indistintamente) richiede in realtà una sperimentazione, non solo un calcolo.
Ad oggi, durante lo sviluppo di un propulsore, questi calcoli si fanno con l'ausilio di modelli grafici 3d ed appositi software di simulazione...i quali lavorano in funzione di complessi modelli matematici, abbinati anche a rilevazioni "empiriche"... il tutto tanto più complicato quanto più è "cazzuto" il motore in questione.
Morale: se io sapessi spiegarti a parole quello che vuoi sapere così su due piedi, e tu fossi in grado di capirmi ed applicarlo, saremmo due fottutissimi geni nonchè presumibilmente i migliori progettisti/motoristi mai esistiti sulla terra. Roba da entrare in una sala sviluppo di un propulsore F1 e dare degli imbecilli a tutti i presenti, consigliando loro di darsi alla manovalanza agricola.
Commenta