occhio che il metodo classico vale solo per i passa alto del primo ordine, per gli ordini più elevati bisogna usare delle resistenze e dei cap in parallelo al posto delle induttanze
«...sapete cosa ho scoperto?» «Che cosa?» «Che la gente non dice nulla» «Oh, parlerà pure di qualche cosa, la gente!» «No, vi assicuro. Parla di una gran quantità di automobili, parla di vestiti e di piscine e dice che sono una meraviglia! Ma non fanno tutti che dire le stesse cose e nessuno dice qualcosa di diverso dagli altri...»
[Ray Bradbury, Fahrenheit 451]
Per il calcolo ti serve solo il valore d'ingresso dell'ampli, il valore vero, fai attenzione che potrebbe variare girando i gain e lì sono cavoli amari o quasi.
Per calcolarti il valore basta una semplicissima formula per fare crossover, imposti la frequenza, la pendenza, l'impedenza e calcoli, va da sè che invece di usare 4ohm come negli altoparlanti usi il valore d'ingresso dell'ampli.
Premettendo che i passivi di linea non mi sono mai piaciuti e preferisco i cross attivi o ancora meglio i classici passivi.
Una domanda: ma con i passivi di linea già pronti che si trovano in giro come ci si deve comportare? Nel senso che saranno standard, calcolati su un'impedenza d'ingresso preimpostata e quindi non precisa per il proprio ampli.
Premettendo che i passivi di linea non mi sono mai piaciuti e preferisco i cross attivi o ancora meglio i classici passivi.
Una domanda: ma con i passivi di linea già pronti che si trovano in giro come ci si deve comportare? Nel senso che saranno standard, calcolati su un'impedenza d'ingresso preimpostata e quindi non precisa per il proprio ampli.
Penso che sia la stessa cosa dei passivi di potenza che si comprano gia' fatti... in auto non possono essere utilizzati secondo me su un'impianto di alto livello..
occhio che il metodo classico vale solo per i passa alto del primo ordine, per gli ordini più elevati bisogna usare delle resistenze e dei cap in parallelo al posto delle induttanze
Si lo so, bisogna mettere le celle rc per far sparire le induttanze, ma non è poi cosi' facile da progettare, ci sto provando con audio per windows, ma non ci sto capendo molto...
Si lo so, bisogna mettere le celle rc per far sparire le induttanze, ma non è poi cosi' facile da progettare, ci sto provando con audio per windows, ma non ci sto capendo molto...
ci sono già passato, per questo ho deciso di "accontentarmi" del 6dB/oct
«...sapete cosa ho scoperto?» «Che cosa?» «Che la gente non dice nulla» «Oh, parlerà pure di qualche cosa, la gente!» «No, vi assicuro. Parla di una gran quantità di automobili, parla di vestiti e di piscine e dice che sono una meraviglia! Ma non fanno tutti che dire le stesse cose e nessuno dice qualcosa di diverso dagli altri...»
[Ray Bradbury, Fahrenheit 451]
Premettendo che i passivi di linea non mi sono mai piaciuti e preferisco i cross attivi o ancora meglio i classici passivi.
Una domanda: ma con i passivi di linea già pronti che si trovano in giro come ci si deve comportare? Nel senso che saranno standard, calcolati su un'impedenza d'ingresso preimpostata e quindi non precisa per il proprio ampli.
Il piacere o non piacere a mio avviso è secondario, si usa una tecnica al posto di un'altra quando serve, poi per ogni tecnica usata bisogna guardare il livello qualitativo e il risultato che si ottiene valutando pro e contro.
L'uso del passivo di linea nasce per eliminare il passa alto passivo di potenza del midwoofer o del mid o per eliminare il crossover attivo di infima qualità. Nel passivo il taglio è fatto di solito con molti condensatori per raggiungere il valore richiesto, inoltre i condensatori di miglior qualità arrivano a circa 10 uF (chi più chi meno), ma non certo a 2/300 o più uF richiesti da un passa alto sul woofer, inoltre quei pochi condensatori di media qualità in polipropilene che arrivano a 330 uF costano cifre importanti, cifre decisamente più elevate rispetto i migliori Jensen o Mundorf con valori sotto gli 0,1 uF usati sui passivi di linea.
Come tutte le tecniche i passivi di linea, i passivi di potenza o i crossover attivi devono essere usati con cognizione di causa vagliando pregi e difetti che questi componenti possono introdurre sul suono.
Per quanto riguarda i modulini esterni tipo i vecchi Fmod o i Mc Mantom sono componenti standard per impianti standard, la personalizzazione sia in passivo che con i passivi di linea è ben altra cosa.
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