apro un thead apposito perche' penso sia di interesse comume
La moneta unica europea fa il suo ingresso ufficiale anche nel codice della strada. Dal 6 Ottobre infatti, pena l'annullamento, anche le contravvenzioni dovranno riportare l'importo della multa in euro. Il caso ha preso le mosse pochi giorni fa ad Alessandria dove il prefetto - informa l'Unione nazionale consumatori - ha accolto il ricorso di un automobilista, annullando il verbale di una contravvenzione stradale perché non recante anche l'importo in euro.
Ai sensi dell'articolo 51 del decreto legislativo n.213/98, ha ricordato il prefetto, ''dal primo gennaio '99 ogni sanzione pecuniaria penale o amministrativa espressa in lire nelle vigenti disposizioni normative si intende espressa anche in euro secondo il tasso di conversione irrevocabilmente fissato ai sensi del Trattato''. La norma, precisano i consumatori, non stabilisce tassativamente che debba essere indicato anche l'importo in euro, ma l'articolo 48 dello stesso decreto legislativo prevede che, sempre dal primo gennaio '99, ''nei rapporti con le pubbliche amministrazioni i creditori possano, a richiesta, ottenere i pagamenti in euro e i debitori possano effettuare in euro i versamenti, qualora le operazioni non avvengano in contanti''.
[b]I multati, insomma, devono essere messi nelle condizioni di conoscere l'importo in euro della contravvenzione senza che lo richiedano perché potrebbero scegliere di pagare con assegno anziché in contanti.(fonte: ANSA). [b]
La moneta unica europea fa il suo ingresso ufficiale anche nel codice della strada. Dal 6 Ottobre infatti, pena l'annullamento, anche le contravvenzioni dovranno riportare l'importo della multa in euro. Il caso ha preso le mosse pochi giorni fa ad Alessandria dove il prefetto - informa l'Unione nazionale consumatori - ha accolto il ricorso di un automobilista, annullando il verbale di una contravvenzione stradale perché non recante anche l'importo in euro.
Ai sensi dell'articolo 51 del decreto legislativo n.213/98, ha ricordato il prefetto, ''dal primo gennaio '99 ogni sanzione pecuniaria penale o amministrativa espressa in lire nelle vigenti disposizioni normative si intende espressa anche in euro secondo il tasso di conversione irrevocabilmente fissato ai sensi del Trattato''. La norma, precisano i consumatori, non stabilisce tassativamente che debba essere indicato anche l'importo in euro, ma l'articolo 48 dello stesso decreto legislativo prevede che, sempre dal primo gennaio '99, ''nei rapporti con le pubbliche amministrazioni i creditori possano, a richiesta, ottenere i pagamenti in euro e i debitori possano effettuare in euro i versamenti, qualora le operazioni non avvengano in contanti''.
[b]I multati, insomma, devono essere messi nelle condizioni di conoscere l'importo in euro della contravvenzione senza che lo richiedano perché potrebbero scegliere di pagare con assegno anziché in contanti.(fonte: ANSA). [b]
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