Per la pubblicità della "Clio RS" da 200 CV, l'agenzia di comunicazione della Renault, la Saatchi & Saatchi, aveva pensato a un'immagine di sicura presa, soprattutto fra i giovani, la clientela d'elezione della potente vetturetta francese: una foto che riprende la "RS" da dietro, mentre si allontana a tutta velocità dopo che le sue ruote hanno letteralmente "piallato" un dissuasore di velocità e lasciato due vistose impronte nere sull'asfalto.
D'effetto, non c'è che dire. Anzi, di troppo effetto, visto che il Giurì dell'Autodisciplina pubblicitaria l'ha sonoramente bocciata, ritenendola, non iperbolica o paradossale (come hanno sostenuto i creativi dell'agenzia), ma una suggestiva esaltazione di uno stile di guida imprudente e pericoloso, e come tale in contrasto con l'articolo 12 del Codice di autodisciplina.
Secondo il Giurì, infatti, la grande enfasi e l'impatto emotivo con i quali vengono esaltate caratteristiche come la velocità e la potenza espongono i destinatari del messaggio alla tentazione di replicare comportamenti spregiudicati e rischiosi per la loro incolumità e per quella degli altri utenti della strada.
Cavolo e io che volevo provare, ci sono quelli al warner che so così fastidiosi
cmq Albè, fatte pagà ... se è donna/cicciona come te piace a te ... pure in natura ... se è donna/mora/liscia/magra/belculetto ... chiamame pure che te vengo a dà 'na mano!
Se mi vogliono sono così, di certo non posso cambiare:
perché io, di sentire dei cavalli che mi spingono la schiena,
ne ho bisogno come dell'aria che respiro.
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