"Metti da parte le parole Se vuoi capirne il valore e dar loro un nuovo sapore.Lascia sia il tuo onore a rilevare ogni errore, rivelare ogni errore, riparare a ogni errore
Insomma ti decidi o no? Spingi o viaggi al minimo? Non lasciare che ti deridano… ...è con queste mani che tiro su il mio domani!!!" Tormento
Il motociclista italiano forse stroncato da un attacco cardiaco
MILANO, 11 gen - Il motociclista italiano Fabrizio Meoni è morto oggi alla Dakar nel corso dell'11esima tappa, a quanto sembra per un arresto cardiaco. Meoni, toscano di Castiglion Fiorentino, 47 anni, aveva vinto la Dakar nel 2001 e nel 2002 e correva in sella a una Ktm. La notizia è stata data dal quotidiano francese "L'Equipe" e rapidamente confermata dall'organizzazione. Etienne Lavigne, uno degli organizzatori della corsa, ha comunicato: Meoni "è caduto dopo il secondo punto
di passaggio speciale alle 10 e 15 del mattino. Noi abbiamo inviato un elicottero che è giunto sul posto alle 10 e 36. Meoni è stato trovato già in situazione di arresto cardiaco. Purtoppo 45 minuti di massaggio cardiaco non sono stati sufficienti a salvarlo". Meoni lascia la moglie Elena e il figlio Gioele.
Il motociclista della Ktm è deceduto per infarto in Mauritania
Aveva vinto due edizioni della gara. Era secondo in classifica
Dakar, muore in Mauritania
l'azzurro Fabrizio Meoni
Questa, per lui, doveva essere l'ultima partecipazione
Proprio ieri era morto per un incidente lo spagnolo Perez
Fabrizio Meoni
KIFFA (MAURITANIA) - Il motociclista italiano Fabrizio Meoni è morto oggi alla Dakar nel corso dell'11/a tappa per un arresto cardiaco. Meoni, 47 anni, aveva vinto la Dakar nel 2001 e nel 2002. Questa, per lui doveva essere l'ultima corsa nel deserto. Era secondo in classifica con la sua Ktm.
La notizia della morte di Meoni, che lascia la moglie Elena e il figlio Gioele, è stata data dagli organizzatori della Dakar. Il vincitore del raid 2001 e 2002 era originario della Toscana, dov'era nato 47 anni fa a Castiglion Fiorentino.
Meoni è la quaratatreesima vittima in 27 edizioni di questa gara massacrante. Proprio ieri, in un incidente, era morto lo spagnolo José Manuel Perez. Anche l'inventore e primo organizzatore della gara, Thierry Sabine, è morto durante la Parigi-Dakar (allora si chiamava così) nel 1986: il suo elicottero precipitò e con lui morirono altre 4 persone. Nella stessa edizione morì anche l'italiano Giampaolo Marinoni (Cagiva): cadde a 40 chilometri dal traguardo dell'ultima proova speciale e spirò due giorni dopo in un ospedale di Dakar in seguito a un'infezione.
Nella tappa di ieri (Atar-Atar di 489 chilometri), Fabrizio Meoni era arrivato secondo alle spalle del compagno di squadra Cyril Després che lo precedeva in classifica di 9 minuti e 13 secondi. In quella prova, il motociclista italiano era caduto senza conseguenze. Meoni era molto addolorato per la morte di Perez. , intervistato, aveva detto: "Queste notizie rappresentano il lato brutto di questa gara. La Dakar ha fascino, fa parte della nostra passione, ma certe cose si vorrebbe che non succedessero mai".
Oggi, purtroppo, è toccata a lui: l'uomo che meglio rappresentava la passione e il sogno che deve avere dentro chi ha il coraggio di partecipare alla Dakar.
porca vacca
ieri sera avevo visto l'intervista che gli avevano fatto in diretta
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