DA VENERDI' 7 CREDO NN CON SICUREZZA CMQ HANNO FATTO OGGI LA PUBBLICITA SUL TELEGIORNALE DI ITALIA UNO AVRA' INIZIO UNA TRASMISSIONE DI 10 PUNTATE DI NOME "LUCIGNOLO", LA QUALE TRATTERA' ANKE DELLE GARE CLANDESTINE NELLE VARIE CITTA'.MI RACCOMANDO NN FATEVELO SCAPPARE.SE NE SAPETE DI + SU DI ESSA DITE PURE LA VOSTRA

Studio Aperto presenta: Lucignolo, la cronaca, le mode e i costumi visti dal mondo dei giovani
Ogni venerdì, a partire dal 7 febbraio 2003, protagonisti della seconda serata di Italia 1 saranno i giovani, il loro mondo e la loro realtà.
Con Studio aperto-Lucignolo prenderà il via il nuovo settimanale di approfondimento targato Studio Aperto che, in ciascuna delle 10 puntate, analizzerà un tema dall’angolo visivo dei giovani, per esplorare e conoscere il loro pianeta, quello delle mode e dei riti, dei simboli e della lotta, soprattutto quello “cattivo” che disubbidisce alle regole dei grandi, nascosto volutamente o che gli adulti non vogliono vedere, cattivo quindi come il personaggio de Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi.
Studio aperto-Lucignolo darà voce ai giovani e ai “Lucignolo”, al loro mondo fatto di divertimento e di scontro, di pace e violenza, di valori e ribellioni, attraverso interviste, testimonianze, storie che si intrecciano e filmati realizzati dagli inviati della redazione di “Studio Aperto”, diretta da Mario Giordano.
Certe notti è il tema della prima puntata che racconta come i “cattivi” ragazzi vivono le ore più buie. E così “Lucignolo”, grazie al Gatto e alla Volpe, riesce ad arrivare ad un rave party a Firenze, dove ripetutamente gli chiedono “vuoi paste?”, per offrirgli ogni tipo di pasticche ma quando lui le rifiuta i ragazzi si domandano: “Ma che c…. fa? Viene alle feste e non si droga?"
Poi Lucignolo prosegue il suo cammino nella notte, arriva a Bergamo e si trova coinvolto in una “demolition night”. Sulla pista da ballo una macchina di grossa cilindrata, una Porche, che i ragazzi distruggono a martellate per poi ballarci sopra, in una specie di carica distruttiva collettiva perché “così evito di picchiare la gente in giro e mi sfogo qua!”.
All’urlo di “vogliamo sfidare la morte” a Torino i ragazzi invitano Lucignolo in locali dove i tavoli sono bare da morto, alle pareti lumini e lapidi e poi la sfida a chi riesce a scavalcare il muro del cimitero, una prova di coraggio per vedere chi è un “figo”, un “giusto”.
La notte è lunga, le ore sembrano non finire mai, Lucignolo si trova nel bel mezzo di una corsa clandestina e anche se c’è chi ammette: “Ho visto i miei amici morire così”, la passione per la velocità continua a scorrere nelle vene perché “E’ come una lite, quando mi lancio sono pronto a tutto pur di vincere”. Poco importa se spesso a morire sono le persone ai bordi della strada!

Studio Aperto presenta: Lucignolo, la cronaca, le mode e i costumi visti dal mondo dei giovani
Ogni venerdì, a partire dal 7 febbraio 2003, protagonisti della seconda serata di Italia 1 saranno i giovani, il loro mondo e la loro realtà.
Con Studio aperto-Lucignolo prenderà il via il nuovo settimanale di approfondimento targato Studio Aperto che, in ciascuna delle 10 puntate, analizzerà un tema dall’angolo visivo dei giovani, per esplorare e conoscere il loro pianeta, quello delle mode e dei riti, dei simboli e della lotta, soprattutto quello “cattivo” che disubbidisce alle regole dei grandi, nascosto volutamente o che gli adulti non vogliono vedere, cattivo quindi come il personaggio de Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi.
Studio aperto-Lucignolo darà voce ai giovani e ai “Lucignolo”, al loro mondo fatto di divertimento e di scontro, di pace e violenza, di valori e ribellioni, attraverso interviste, testimonianze, storie che si intrecciano e filmati realizzati dagli inviati della redazione di “Studio Aperto”, diretta da Mario Giordano.
Certe notti è il tema della prima puntata che racconta come i “cattivi” ragazzi vivono le ore più buie. E così “Lucignolo”, grazie al Gatto e alla Volpe, riesce ad arrivare ad un rave party a Firenze, dove ripetutamente gli chiedono “vuoi paste?”, per offrirgli ogni tipo di pasticche ma quando lui le rifiuta i ragazzi si domandano: “Ma che c…. fa? Viene alle feste e non si droga?"
Poi Lucignolo prosegue il suo cammino nella notte, arriva a Bergamo e si trova coinvolto in una “demolition night”. Sulla pista da ballo una macchina di grossa cilindrata, una Porche, che i ragazzi distruggono a martellate per poi ballarci sopra, in una specie di carica distruttiva collettiva perché “così evito di picchiare la gente in giro e mi sfogo qua!”.
All’urlo di “vogliamo sfidare la morte” a Torino i ragazzi invitano Lucignolo in locali dove i tavoli sono bare da morto, alle pareti lumini e lapidi e poi la sfida a chi riesce a scavalcare il muro del cimitero, una prova di coraggio per vedere chi è un “figo”, un “giusto”.
La notte è lunga, le ore sembrano non finire mai, Lucignolo si trova nel bel mezzo di una corsa clandestina e anche se c’è chi ammette: “Ho visto i miei amici morire così”, la passione per la velocità continua a scorrere nelle vene perché “E’ come una lite, quando mi lancio sono pronto a tutto pur di vincere”. Poco importa se spesso a morire sono le persone ai bordi della strada!
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