Grazie PRODI
http://www.google.it/m/url?client=sa...n7IZtul2dFjB3A
Mercoledì 18 Luglio 2007 10:02Vendere cibi adulterati non sarà più reato: le nuove norme prevedono soltanto multe. E’ questo il contenuto della bozza per il nuovo Codice della sicurezza alimentare predisposto dal Dipartimento per la Sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute. Dura reazione di Federconsumatori.
Vendere cibi adulterati non sarà più reato: le nuove norme prevedono soltanto multe. Il pane contaminato da escrementi di roditore o le cozze infettate dal vibrione del colera potrebbero costare solo una banale multa a chi le produce e le offre in vendita ai consumatori. E così via anche per vini all’etanolo, bibite cancerogene, carni infette, mortadella agli escrementi, tonno all’istamina, salmone con coloranti cancerogeni, solo per citare alcuni dei casi più vergognosi recentemente scoperti in Italia. E’ questo lo sconcertante contenuto della bozza per il nuovo Codice della Sicurezza alimentare predisposto dal Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute. La bozza del Codice (un decreto legislativo) è stata sottoposta all’esame delle Regioni e dovrà essere discussa al tavolo tra Stato e Regioni.
La bozza, che ha già scatenato una levata di scudi da parte di buona parte delle associazioni dei consumatori e della società civile, di fatto legalizzerebbe l’avvelenamento dei cibi, anche doloso, trasformandolo in un semplice illecito amministrativo: nessun reato penale, niente carcere, niente più magistratura di mezzo, niente sequestri preventivi. In un momento storico in cui le frodi alimentari sono sempre più numerose la bozza di legge lascia attoniti, specie se si pensa che le nuove multe sarebbero spesso inferiori al guadagno che un produttore fraudolento può fare vendendo cibi ormai da buttare o falsando gli ingredienti. La bozza prevede - tra l’altro - una norma volta a limitare la libertà d’informazione riguardo le frodi alimentari.
Secondo Federconsumatori, la proposta di depenalizzare i reati alimentari “non sta né in cielo né in terra”. “Inoltre”, aggiungono Rosario Trafiletti di Federconsumatori ed Elio Lannutti di Adusbef, “un provvedimento del genere non è degno di un Paese civile, in quanto di fatto dà mano libera sia a chi è intenzionato a compiere frodi, sia a chi opera in maniera superficiale in un settore così delicato come quello alimentare. Ci batteremo perchè tale bozza obbrobriosa non sia convertita in legge: non solo depenalizza i reati di frode alimentare, ma tende a imbavagliare la libera informazione e a intimidire le sacrosante battaglie delle associazioni dei consumatori”.
Vanni Santoni
Scritto con un dispositivo mobile
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Mercoledì 18 Luglio 2007 10:02Vendere cibi adulterati non sarà più reato: le nuove norme prevedono soltanto multe. E’ questo il contenuto della bozza per il nuovo Codice della sicurezza alimentare predisposto dal Dipartimento per la Sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute. Dura reazione di Federconsumatori.
Vendere cibi adulterati non sarà più reato: le nuove norme prevedono soltanto multe. Il pane contaminato da escrementi di roditore o le cozze infettate dal vibrione del colera potrebbero costare solo una banale multa a chi le produce e le offre in vendita ai consumatori. E così via anche per vini all’etanolo, bibite cancerogene, carni infette, mortadella agli escrementi, tonno all’istamina, salmone con coloranti cancerogeni, solo per citare alcuni dei casi più vergognosi recentemente scoperti in Italia. E’ questo lo sconcertante contenuto della bozza per il nuovo Codice della Sicurezza alimentare predisposto dal Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute. La bozza del Codice (un decreto legislativo) è stata sottoposta all’esame delle Regioni e dovrà essere discussa al tavolo tra Stato e Regioni.
La bozza, che ha già scatenato una levata di scudi da parte di buona parte delle associazioni dei consumatori e della società civile, di fatto legalizzerebbe l’avvelenamento dei cibi, anche doloso, trasformandolo in un semplice illecito amministrativo: nessun reato penale, niente carcere, niente più magistratura di mezzo, niente sequestri preventivi. In un momento storico in cui le frodi alimentari sono sempre più numerose la bozza di legge lascia attoniti, specie se si pensa che le nuove multe sarebbero spesso inferiori al guadagno che un produttore fraudolento può fare vendendo cibi ormai da buttare o falsando gli ingredienti. La bozza prevede - tra l’altro - una norma volta a limitare la libertà d’informazione riguardo le frodi alimentari.
Secondo Federconsumatori, la proposta di depenalizzare i reati alimentari “non sta né in cielo né in terra”. “Inoltre”, aggiungono Rosario Trafiletti di Federconsumatori ed Elio Lannutti di Adusbef, “un provvedimento del genere non è degno di un Paese civile, in quanto di fatto dà mano libera sia a chi è intenzionato a compiere frodi, sia a chi opera in maniera superficiale in un settore così delicato come quello alimentare. Ci batteremo perchè tale bozza obbrobriosa non sia convertita in legge: non solo depenalizza i reati di frode alimentare, ma tende a imbavagliare la libera informazione e a intimidire le sacrosante battaglie delle associazioni dei consumatori”.
Vanni Santoni
Scritto con un dispositivo mobile
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