raga postiamo qui tutte le poesie...racconti...piccole frasi che ci fanno pensare
Non so dove i gabbiani abbiano il nido, ma so che, come loro, anch'io sono sempre alla ricerca di qualcosa...
Volano alti su una distesa indistinta ed io li invidio, li invidio moltissimo... hanno tutto quel blu, solo per loro, ed io così tanto grigio intorno...
Si bagnano per primi dei tiepidi raggi di un sole nascente, ogni mattino, e la notte si stagliano nella luna, con le stelle a far da palco e scenografia...
Amo la vita, più di me stesso...
L'assaporo, la guardo, la studio e, spesso, la sfido...
Ed a volta anche, m'arrabbio..
Amo la quiete, ascoltare in silenzio quel soffio di vento che mi circonda e sostiene mentre corro nella notte, di solo incontro al buio, al nulla, a cavallo di un sogno, di una passione che non tutti comprendo e, probabilmente, non comprenderanno mai....
Per molti, per chi si fermerà ad una conoscenza sterile di me e della mia strana personalità, io rimarrò semplicemente un pazzo...
Ma toccare due gocce di pioggia mentre mi solcano la visiera e mi sferzano il corpo e l'anima...
Veleggiar nel silenzio assoluto di un volo a vela, a motore spento, in piedi sulle pedane e a braccia larghe, scendendo attraverso quelle strade che ormai solo noi vagabondi conosciamo...
Fermarsi sul bordo scoceso di una scogliera per riempirsi le narici e l'anima di odori e fragranze che non interessano più a nessuno... o quasi... E rimaner ipnotizzato dal musicato cadenzar delle onde che s'infrangono contro gli scogli...
Sedersi a contar le stelle poi perder il conto e ricominciare, e perderlo ancora e ancora ricominciare, steso sulla sabbia con accanto a me la moto ed i miei angeli a cavallo di essa... A volte mi sembra di vederli davvero... A volte gli parlo... So che mi sentono, mi ascoltano, mi proteggono...
Ma so anche di essere di passaggio, perciò cerco di vivere, vivere davvero ed intensamente...
Vivere il più intensamente possibile la mia vita, il mio tempo, i miei sogni...
Non mi è concesso saper quanto tempo mi rimane, ma quello che ho fino ad ora nessuno potrà mai levarmelo...
I ricordi li assaporo dolcemente come si assapora l'ultimo boccone del doce più buono che possa aver mangiato... Ne voglio sempre di più...
Ed il futuro... il domani lo immagino curiosamente... come un bimbo che cresce...
Una sola chiedo, esigo sempre da me stesso, specialmente ora che son qui, sulla spiaggia, ad attendere che il sole sorga e mi bagni con i suoi liquidi caldi raggi del mattino...
Di vivere, non sopravvivere, vivere e nient'altro, fino alla fine...
E adesso, chi è il pazzo?
Non so dove i gabbiani abbiano il nido, ma so che, come loro, anch'io sono sempre alla ricerca di qualcosa...
Volano alti su una distesa indistinta ed io li invidio, li invidio moltissimo... hanno tutto quel blu, solo per loro, ed io così tanto grigio intorno...
Si bagnano per primi dei tiepidi raggi di un sole nascente, ogni mattino, e la notte si stagliano nella luna, con le stelle a far da palco e scenografia...
Amo la vita, più di me stesso...
L'assaporo, la guardo, la studio e, spesso, la sfido...
Ed a volta anche, m'arrabbio..
Amo la quiete, ascoltare in silenzio quel soffio di vento che mi circonda e sostiene mentre corro nella notte, di solo incontro al buio, al nulla, a cavallo di un sogno, di una passione che non tutti comprendo e, probabilmente, non comprenderanno mai....
Per molti, per chi si fermerà ad una conoscenza sterile di me e della mia strana personalità, io rimarrò semplicemente un pazzo...
Ma toccare due gocce di pioggia mentre mi solcano la visiera e mi sferzano il corpo e l'anima...
Veleggiar nel silenzio assoluto di un volo a vela, a motore spento, in piedi sulle pedane e a braccia larghe, scendendo attraverso quelle strade che ormai solo noi vagabondi conosciamo...
Fermarsi sul bordo scoceso di una scogliera per riempirsi le narici e l'anima di odori e fragranze che non interessano più a nessuno... o quasi... E rimaner ipnotizzato dal musicato cadenzar delle onde che s'infrangono contro gli scogli...
Sedersi a contar le stelle poi perder il conto e ricominciare, e perderlo ancora e ancora ricominciare, steso sulla sabbia con accanto a me la moto ed i miei angeli a cavallo di essa... A volte mi sembra di vederli davvero... A volte gli parlo... So che mi sentono, mi ascoltano, mi proteggono...
Ma so anche di essere di passaggio, perciò cerco di vivere, vivere davvero ed intensamente...
Vivere il più intensamente possibile la mia vita, il mio tempo, i miei sogni...
Non mi è concesso saper quanto tempo mi rimane, ma quello che ho fino ad ora nessuno potrà mai levarmelo...
I ricordi li assaporo dolcemente come si assapora l'ultimo boccone del doce più buono che possa aver mangiato... Ne voglio sempre di più...
Ed il futuro... il domani lo immagino curiosamente... come un bimbo che cresce...
Una sola chiedo, esigo sempre da me stesso, specialmente ora che son qui, sulla spiaggia, ad attendere che il sole sorga e mi bagni con i suoi liquidi caldi raggi del mattino...
Di vivere, non sopravvivere, vivere e nient'altro, fino alla fine...
E adesso, chi è il pazzo?
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